Acta Herpetologica - 2006 - 1 - Primi dati sulla dieta della lucertola ocellata «Timon lepidus» (Daudin, 1802) in Italia Primi dati sulla dieta della lucertola ocellata Timon lepidus (Daudin, 1802) in Italia Sebastiano Salvidio 1, Gaia Calvi 1, Luca Lamagni 2, and Giulio Gardini 1 1 Dipartimento per lo Studio del Territorio e delle sue Risorse, DIP.TE.RIS., Università degli Studi di Genova, Corso Europa 26, I-16132 Genova, Italia. E-mail: salvidio@dipteris.unige.it 2 Via Monti 1, I-17100 Savona, Italia La lucertola ocellata Timon lepidus (daudin, 1802) è diffuso nella penisola iberica, nel sud della Francia e nella Liguria occidentale e centrale (Mateo e Cheylan, 1997), regione che costituisce il limite orientale della sua distribuzione (Camerano, 1885; Bruno, 1982; Ferri et al., 1991). In Italia, l’areale della specie è frammentato (doria e Salvidio, 1994) con popolazioni isolate, spesso minacciate dalla continua alterazione degli habitat idonei e in particolare dagli incendi e dalla continua edificazione delle aree costiere (Salvidio et al., 2004). L’interesse biogeografico e conservazionistico di queste popolazioni al limite di areale è pertanto evidente, ma i dati sulla biologia di questo lacertide in Italia sono ancora scarsi e le informazioni riportate da Corti e Lo Cascio (1999) si riferiscono solo alle popo- lazioni spagnole e francesi. In questa breve nota sono presentati i risultati di uno studio sull’alimentazione di alcuni esemplari di T. lepidus della Liguria occidentale. La ricerca si è svolta da giugno 2000 a settembre 2001 in un sito della piana di Alben- ga (SV) dove la presenza della lucertola ocellata è accertata dal 1999. Non sono disponibili dati sull’abbondanza di T. lepidus nell’area di studio; in ogni caso, solo 4 individui diversi sono stati osservati contemporaneamente durante i sopralluoghi (Lamagni e Salvidio, oss. pers.). È quindi assai probabile che alcuni degli escrementi esaminati siano stati depositati dagli stessi individui. Inoltre, poiché i risultati presentati riguardano un solo sito, caratte- rizzato da un limitato numero di individui, essi non possono essere generalizzati ad altre popolazioni della specie presenti nel nostro paese. Nell’area di studio sono presenti altri due lacertidi, il ramarro occidentale Lacerta bili- neata e la lucertola muraiola Podarcis muralis. Sono stati pertanto raccolti solo gli escre- menti con dimensioni maggiori di 2,5 cm (Hódar et al., 1996), escludendo dalle analisi anche gli individui giovani di lucertola ocellata. In laboratorio gli escrementi sono stati ammorbiditi in acqua ed osservati al microscopio binoculare. I resti animali sono stati identificati, utilizzando le collezioni di confronto di uno degli autori (G. G.) e conservati in alcohol. I conteggi delle prede rappresentano il numero minimo di esemplari e alcuni taxa, come i Gasteropodi Polmonati, sono stati sicuramente sottostimati, in quanto i gusci risultavano fortemente frammentati. I resti vegetali (semi e spighette) sono stati identifica- ti utilizzando collezioni di confronto e Berggren (1969). Acta Herpetologica 1: 73-76, 2006 74 S. Salvidio et alii Nel corso della ricerca sono stati raccolti 39 escrementi sicuramente attribuiti a T. lepi- dus: 21 nei mesi primaverili (da aprile a giugno) e 18 in quelli estivi (da luglio a settem- bre). In totale le prede identificate sono state 249, con una media di 6,4 prede per escre- mento. I taxa maggiormente rappresentati erano Coleotteri, Imenotteri, ortotteri e Eterot- teri che costituivano l’86% delle prede identificate (Tabella 1). Le dimensioni stimate delle prede variavano da 2 mm (ad es. piccoli Formicidi) a circa 60 mm (ad es.. alcuni Acridi- dae e Mantidae). Negli escrementi non sono stati rinvenuti resti attribuibili a vertebrati. Tabella 1. dieta di Timon lepidus in un sito della piana di Albenga (SV). n = numero di escrementi analizzati. Taxa Primavera (n = 21) Estate (n = 18) Totale (n = 39) Numero prede Numero feci Numero prede Numero feci Numero prede Numero feci Gastropoda Polmonata 11 11 4 4 15 15 Crustacea Isopoda 8 2 1 1 9 3 Aranea Araneidae 1 1 - - 1 1 diplopoda Julidae 3 2 - - 3 2 Mantoidea Mantidae - - 1 1 1 1 orthoptera Acrididae 3 3 10 10 13 13 Indeterminati 1 1 6 3 7 4 Hemiptera Coreidae - - 6 2 6 2 Pentastomidae 8 7 4 2 12 9 Indeterminati 6 3 - - 6 3 Coleoptera Buprestidae 1 1 - - 1 1 Carabidae 6 6 3 2 8 8 Cholevidae 1 1 - - 1 1 Coccinellidae 1 1 1 1 2 2 Crysomelidae - - 1 1 1 1 Curculionidae 14 10 9 7 23 17 dermestidae 1 1 - - 1 1 Elateridae 1 1 3 2 4 3 Histeridae 2 1 1 1 3 2 oedemeridae 1 1 - - 1 1 Tenebrionidae 1 1 - - 1 1 Scarabeidae 25 14 9 5 34 19 Indeterminati 5 4 2 2 7 6 Hymenoptera Apidae 3 3 5 3 6 Formicidae 16 6 12 6 12 Mutillidae 4 3 7 3 6 Vespidae 1 1 16 3 4 Indeterminati 5 2 17 8 10 diptera 1 1 - - 1 1 Lepidoptera (bruchi) 1 1 - - 1 1 Numero totale prede 131 118 249 Prede per escremento 6,24 6,56 6,38 75dieta Timon lepidus Nell’area di studio T. lepidus si ciba prevalentemente di artropodi terrestri o che fre- quentano le parti aeree di piante erbacee e arbustive. Tali osservazioni concordano con quelle riportate per le popolazioni di T. lepidus dell’isola di Berlenga in Portogallo (Vicente et al., 1995) e della Spagna (Castilla et al., 1991; Hernández et al., 1991; Hódar et al., 1996) In 16 escrementi, 10 primaverili e 6 estivi, sono stati ritrovati resti di fibre vegetali, spighette e semi, in particolare dei generi Carex (in 9), Solanum (in 2), Prunus e Bra- chypodium (entrambi in un solo escremento). Queste osservazioni indicano che i vege- tali costituiscono elemento integrante nella dieta di T. lepidus nell’area di studio, come riportato precedentemente da Castilla et al. (1991) e Hódar et al. (1996) per popolazioni spagnole. RINGRAZIAMENTI Si ringraziano Laura Cornara e Luigi Minuto (dIP.TE.RIS., Università di Genova) per la determinazione dei resti vegetali. BIBLIoGRAFIA Berggren, G. (1969): Atlas of seeds and small fruits of Northwest-European plant species with morphological description. Part 2. Cyperaceae. Stockholm, Swedish Natural Science Research Council. Bruno, S. (1982): Catalogo sistematico, zoogeografico e geonemico dei Lacertidae di Cor- sica, Italia e Isole Maltesi. Natura Bresciana 19: 39-95. Camerano, L. (1885): Monografia dei Sauri italiani. Mem. R. Accad. Sci. Fis. Mat. Nat. Torino, Ser. 2 37: 491-591. Castilla, A., Bauwens d., Llorente G. A. (1991): diet composition of the lizard Lacerta lepida in Central Spain. J. Herpetol. 25: 30-36. Corti, C., Lo Cascio, P. (1999): I Lacertidi italiani. Palermo, L’Epos. doria, G., Salvidio, S. (1994): Atlante degli anfibi e rettili della Liguria. Catalogo dei beni naturali 2. Genova, Regione Liguria. Ferri, V., dell’Acqua, A., Salvidio, S. (1991): distribuzione dei Rettili nella fascia costiera della Liguria occidentale: I. Lacerta l. lepida e Malpolon m. monspessulanus. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina 16: 217-220. Hernández A., Alegre J., Salgado J. M. (1991): Ecología trófica de Lacerta lepida en la pro- vincia de León, noroeste de España. Amphibia-Reptilia 12: 283-292. Hódar, J. A., Campos, F., Rosales, B. A. (1996): Trophic ecology of the ocellated lizard Lacerta lepida in an arid zone of southern Spain: relationships with availability and daily activity of prey. J. Arid Environm. 33: 95-107. Mateo, J. A., Cheylan, M. (1997): Lacerta lepida daudin, 1802. In: Atlas of Amphibians and Reptiles in Europe, p. 246-247. Gasc, J.-P., Cabela, A., Crnobrnja-Isailovic, J., dolmen, d., Grossenbacher, K., Haffner, P., Lescure, J., Martens, H., Martinez Rica, J. P., Maurin, H., oliveira, M. E., Sofianidou, T. S., Veith, M., Zuiderwijk, A. 76 S. Salvidio et alii Eds. Paris, Societas Europaea Herpetologica, Muséum National d’Histoire Natu- relle. Salvidio, S., Lamagni, L., Bombi, P., Bologna, M.A. (2004): distribution, ecology and con- servation status of the ocellated lizard (Timon lepidus) in Italy. (Reptilia, Lacertidae). It. J. Zool., 71 (Suppl. 1): 125-134. Vincente, L.A., Araújo, P.R., Barbault, R. (1995): Ecologie trophique de Podarcis bocagei berlengensis et de Lacerta lepida (Sauria, Lacertidae) sur l’île de Berlenga (Portugal). Rev. Ecol. 50: 317-351.