Distribuzione di Coronella girondica (Daudin, 1803) in Romagna (Reptilia: Squamata: Colubridae) Christian Pastorelli1, Paolo Laghi2, Luigi Melloni3 1Via Cerchia di S. Egidio, 2205, I-47023 Cesena (FC), Italy. E-mail: pastorellic@libero.it 2Museo Civico di Ecologia e Centro Visitatori «Mirco Bravaccini», Via alla Rocca 21, I-47014 Meldola (FC), Italy. Corresponding author. E-mail: spelerpes@aliceposta.it 3Via Madonna 16/B, I-48010 Bagnara di Romagna (RA), Italy Abstract. The authors report a brief overview of the present knowledges about the distribution of Coronella girondica in Romagna geographical region, as well as seven unpublished records of occurrence of the species. Riassunto. Gli autori riportano un breve quadro delle conoscenze attuali sulla distri- buzione di Coronella girondica nella Romagna geografica e segnalano il ritrovamento di nuovi reperti. Keywords. Coronella girondica, distribution, Amphibians, Reptiles, Romagna geo- graphical region. INTRODUZIONE Il Colubro di Ricciòli (Coronella girondica) è una specie a distribuzione mediterra- neo-occidentale, diffusa in Africa nord-occidentale ed Europa sud-occidentale; in Europa è presente la sola sottospecie nominale. In Italia la specie risulta più comune lungo il ver- sante tirrenico che su quello adriatico ma il quadro distributivo nel nostro Paese è tuttora lacunoso (cfr. Lanza, 1993; Razzetti e Bonini, 2006). Nell’ambito di ricerche volte ad incre- mentare le conoscenze sulla distribuzione dell’ofidiofauna in Romagna sono stati rilevati sette nuovi reperti relativi a questo colubride, che vengono qui discussi insieme a una sin- tesi delle attuali conoscenze sulla sua distribuzione nell’area di studio. MATERIALI E METODI L’area di studio coincide con la Romagna delimitata dai suoi confini naturali, così come defi- niti da Zangheri (1966). Si tratta di un territorio esteso su una superficie di circa 6.400 km2 che comprende le attuali province di Forlì-Cesena, Rimini e la Repubblica di S. Marino nella loro tota- Acta Herpetologica 2(2): 121-217, 2007 ISSN 1827-9643 (online) © 2007 Firenze University Press 122 C. Pastorelli, P. Laghi and L. Melloni lità, nonché parte delle province di Arezzo, Ferrara (marginalmente), Firenze, Bologna, Pesaro- Urbino e gran parte della provincia di Ravenna. I dati riportati nel presente contributo derivano dall’analisi della letteratura specifica, dalla consultazione della Banca Dati Erpetologica dell’Emilia- Romagna (cfr. Mazzotti and Stagni, 1996; Mazzotti et al., 1999), depositata presso il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara (in seguito abbreviata in «BDER» per semplicità) e da ricerche sul campo effettuate dagli scriventi. I sopralluoghi, a cadenza irregolare, sono stati condotti in diversi ambienti romagnoli, dal livello del mare al piano montano. I rilievi coprono il periodo compreso tra il 1998 e la primavera del 2006. Gli animali sono stati ricercati allo scoperto e all’interno di potenziali rifugi (lastre di arenaria o altre rocce, tronchi d’albero a terra, ecc.), durante il periodo di vita attiva del- la specie. Nonostante i costumi elusivi dell’ofidio rendano difficoltosa l’osservazione di esemplari in attività, solo una minor parte delle nostre osservazioni deriva dalla raccolta di animali investiti dagli autoveicoli sulle strade (cfr. Silvano e Sindaco, 1998; Vanni e Nistri, 2006). RISULTATI La Tabella 1 riporta le segnalazioni di C. girondica finora note per il territorio della Romagna geografica. Di seguito si elencano le nuove stazioni di presenza individuate nel corso della ricerca, accompagnate, ove possibile, da brevi descrizioni dell’habitat e delle erpetocenosi rilevate. (I) Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, comune di Bagno di Romagna, locali- tà S. Paolo, 43°52’28,7’’N-11°57’56,9’’E, 612 m s.l.m. Una femmina (lunghezza totale: 50,0 cm, su reperto conservato) investita sulla Strada Provinciale 26 «Passo del Carnaio», rac- colta il 5.IX.1999, leg. et det. P. Laghi e C. Pastorelli. La stazione si trova in un impianto di rimboschimento a Pinus nigra Arn., che si estende tanto a monte quanto a valle della strada, inserito in un’area caratterizzata da un mosaico ambientale con alternanza di calanchi, colture foraggere, querceti mesofili e orno- ostrieti (cfr. Laghi e Pastorelli, 2001). Erpetofauna simpatrica: Rana italica Dubois, 1987, Zamenis longissimus (Laurenti, 1768), Hierophis viridiflavus (Lacépède, 1789), Anguis fragi- lis Linnaeus, 1758, Podarcis muralis (Laurenti, 1768), Lacerta bilineata Daudin, 1802, Bufo bufo (Linnaeus, 1758) (P. Laghi e C. Pastorelli, dati inediti). (II) Emilia-Romagna, Provincia di Forlì-Cesena, comune di Galeata, Monte delle Forche, località Frontina, 44°00’27,3’’N-11°53’45,1’’E, 528 m s.l.m. Un maschio (lunghez- za totale: 66,5 cm, su reperto conservato) catturato il 30.V.2004, leg. et det. P. Laghi e C. Pastorelli. Documentazione fotografica presso gli autori. L’ambiente circostante la stazione è caratterizzato da un rimboschimento artificiale a Pinus nigra su versanti argillosi scoscesi, nella fascia degli orno-ostrieti e querceti xerofili a dominanza di Quercus pubescens Willd. Erpetofauna simpatrica: Podarcis muralis, Lacerta bilineata (P. Laghi e C. Pastorelli, dati inediti). (III) Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, comune di Brisighella, Parco Regiona- le della Vena del Gesso Romagnola, località Monte Mauro, strada per Rio Ferrato, 470 m s.l.m., versante sud. Un esemplare giovane (lunghezza totale: circa 20 cm) investito, raccolto il 9.IV.2006, leg. et det. L. Melloni. L’animale aveva da poco ingollato un maschio di Podarcis muralis, fuoriuscito in parte dal corpo del serpente in seguito allo schiacciamento. L’esem- plare è stato rinvenuto nel versante Sud del Parco Regionale, sulla strada inghiaiata per Rio Ferrato, in zona aperta, assolata e calda, caratterizzata da gariga gipsofila con elementi flori- 123Distribuzione di Coronella girondica in Romagna Ta be lla 1 . S eg na la zi on i di C . g ir on di ca p er l a R om ag na g eo gr afi ca . I d at i ch e po rt an o la d ic itu ra « B D ER » so no s ta ti d es un ti d al la B an ca D at i Er pe to lo gi ca de ll’ Em ili a- R om ag na – M us eo C iv ic o di S to ri a N at ur al e di F er ra ra [ cf r. M az zo tt i e St ag ni ( 19 96 ) e M az zo tt i et a l. (1 99 9) ]. M Z U F = E se m pl ar e co ns er va to pr es so il M us eo Z oo lo gi co d el l’U ni ve rs ità d i F ir en ze . D at a Lo ca lit à C om un e Pr ov in ci a Q uo ta (m s .l. m .) Fo nt e/ R ile va to re 18 55 Im ol a Im ol a B O 47 BD ER ( le g. M us . C iv . S c. N at . V er on a) 10 .V I.1 98 4 Sp in el lo , P og gi o C ar na io Sp in el lo FC 75 0 BD ER ( le g. C . C ia ni ) 19 89 C a’ N ov et ta Fi re nz uo la FI 45 0 B as si , 1 98 9; c fr . M az zo tt i, 19 89 II I.1 99 1 Po zz i Z am pi ro li, Z at ta gl ia Br is ig he lla R A 30 0 BD ER ( le g. L . M el lo ni ) 3. IV .1 99 1 Z at ta gl ia Br is ig he lla R A 30 0 La nd i e t a l., 1 99 1 7. V I.1 99 3 Pr em ilc uo re Pr em ilc uo re FC 55 0 Sc ar av el li, 1 99 4 10 .IV .1 99 4 Se gu no C iv ite lla d i R om ag na FC 45 0 BD ER ( le g. S . B as si ) V I.1 99 4 V ol tr e, S eg un o C iv ite lla d i R om ag na FC 27 0 BD ER ( le g. S . B as si ) 7. V II .1 99 4 Pr ed ap pi o B as sa Pr ed ap pi o FC 15 0 BD ER ( le g. M . M ila nd ri ) V II I.1 99 5 Is ol a S. S ofi a FC 37 5 BD ER ( le g. G . T ed al di ) 4. X .1 99 5 Is ol a S. S ofi a FC 35 0 BD ER ( le g. G . T ed al di ) 3. V II .1 99 6 Po nt e Fa nt el la Pr em ilc uo re FC 33 0 BD ER ( le g. G . T ed al di ) 3. V II I.1 99 8 C el le Fa en za R A ca . 5 0 Le g. G . Z in za ni , i n: M el lo ni e G at te lli , 2 00 2 29 .V II I.2 00 2 C ri ve lla ri , C as a Sa ss o, B or go R iv ol a R io lo T er m e R A 30 0 M el lo ni e G at te lli , 2 00 2 5. IX .2 00 5 30 0 m a S d i C as a de lla C ro ce P al az zu ol o su l S en io FI 43 0 S. V an ni ( co m . p er s. ) (l eg . S . V an ni , A . N is tr i, S. C ia nf an el li e E. L or i) — Tr a il Pa ss o de i T re F ag gi e C av al lin o S. G od en zo FI ca . 8 00 Te da ld i, 20 03 ; S . V an ni ( co m . p er s. ) — D in to rn i d i F ir en zu ol a Fi re nz uo la FI ca . 4 30 n. 2 78 2 M Z U F (l eg . B . L an za ) 124 C. Pastorelli, P. Laghi and L. Melloni stici mediterranei, termofili e xerofili tipici delle bancate gessose. La strada è fiancheggiata da Terebinto (Pistacia terebinthus L.) e Roverella (Quercus pubescens) allo stato arbustivo. (IV) Toscana, provincia di Firenze, Palazzuolo sul Senio, mulattiera per Valdonica- Corecchio, m 380 s.l.m.; un esemplare adulto osservato il 25.IV.1998, ai bordi della scarpa- ta su suolo marnoso-arenaceo, con scarsa vegetazione erbacea; obs. et det. L. Melloni. (V) Toscana, provincia di Firenze, Palazzuolo sul Senio, loc. San Ilario, 730 m s.l.m.; un esemplare adulto osservato il 12.V.1999, su suolo marnoso-arenaceo, in ambiente assolato, con radi arbusti di Ginestra comune (Spartium junceum L.) e Roverella; obs. et det. L. Melloni. (VI) Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Casalfiumanese, loc. Gesso, 400 m s.l.m., un esemplare adulto osservato il 15.V.2002; obs. et det. Umberto Fusini (com. pers.). (VII) Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna, Brisighella, loc. Monte Rontana e Mon- ticino, tre adulti investiti osservati negli anni ’90 (Sandro Bassi, com. pers.; obs. Ivano Fab- bri, det. I. Fabbri e S. Bassi). DISCUSSIONE C. girondica è un serpente termoxerofilo che frequenta zone a clima mediterraneo o atlantico, prevalentemente fino a 400 m di quota, ove predilige le aree pietrose ad elevata insolazione e dimostra talvolta una certa antropofilia (cfr. Razzetti e Bonini, 2006). Si trat- ta di un serpente a costumi crepuscolari e notturni, di indole mitissima e molto lento nei movimenti (Lanza, 1987). In Emilia-Romagna la specie, più frequente nei territori orienta- li, è diffusa nella fascia collinare e submontana, principalmente tra 200 e 400 m, fino a 880 (1086) m s.l.m. e predilige i querceti xerofili e gli orno-ostrieti (cfr. Mazzotti et al., 1999; Melloni e Gattelli, 2002). La sua presenza entro i confini naturali della Romagna è stata accertata per le provin- ce di Bologna, Firenze, Forlì-Cesena e Ravenna (Tabella 1 e Fig. 1), principalmente tra 200 e 500 m di quota (Fig. 2). Non siamo a conoscenza di dati che documentino la presenza della specie a Nord della via Emilia e ad Est del fiume Savio (Forlì-Cesena), nei territori geograficamente romagnoli delle province di Arezzo, Pesaro-Urbino e Rimini (cfr. Maz- zotti et al., 1999; Poggiani e Dionisi, 2002; Razzetti e Bonini, 2006; Vanni e Nistri, 2006). In Romagna sembra prediligere la zona di media e alta collina degli orno-ostrieti e querceti xerofili a dominanza di Quercus pubescens Willd. e gli arbusteti assolati della bas- sa collina con elementi floristici mediterranei, termofili e xerofili. Alla luce delle considerazioni di cui sopra riteniamo che esistano sul territorio in esa- me numerosi habitat idonei ad ospitare la specie, la cui distribuzione potrebbe pertanto essere tuttora sottostimata. RINGRAZIAMENTI Si ringraziano per aver fornito dati e/o suggerimenti: Umberto Fusini di Pianoro, Stefano Mazzotti del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, Stefano Vanni del Museo Zoologico «La Specola» dell’Università di Firenze, Sandro Bassi e Ivano Fabbri di Faenza e Maurizio Sirotti di Forlì. 125Distribuzione di Coronella girondica in Romagna Fig. 2. Distribuzione altitudinale di C. girondica in Romagna. Fig. 1. Distribuzione di C. girondica nella Romagna geografica (la base cartografica è tratta da Zangheri, 1961, modificata). ■ = dati finora noti; • = nuovi dati risultanti dalla presente ricerca. 126 C. Pastorelli, P. Laghi and L. Melloni BIBLIOGRAFIA Bassi, S. (1989): Un ritrovamento insolito per l’Emilia-Romagna. Natura e Montagna 36: 36. Laghi, P., Pastorelli, C. (2001): Le Orchidaceae presenti in un rimboschimento a Pinus nigra Arn., sito nell’Appennino Romagnolo. Jour. Eur. Orch. 33: 477-482. Landi, E., Landi, L., Melloni, L. 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