Imp.Balini GSSP DEFINITI IN ITALIA STATO DELL'ARTE PER IL TRIASSICO Marco Balini Dipartimento di Scienze della Terra “Ardito Desio”, Università degli Studi di Milano, Via Mangiagalli 34, 20133 Milano. ABSTRACT: M. Balini, The GSSP defined in Italy. State of the art for the Triassic. In the last 10 years the Subcommission on Triassic Stratigraphy increased speed in the definition of the GSSP of the Triassic Standard Global Chronostratigraphic Scale. In 2001 the base of the Induan has been defined in China and few years later in 2005 the base of the Ladinian has been defined in Italy. Among the GSSP candidate sections which are at the present under discussion there are two sec- tions in Italy with a great potential. Prati di Stuores/Stuores Wiesen (Dolomites) has been finally selected by the Task Group as the only candidate for the base of the Carnian stage and the final ballot is in progress. Pizzo Mondello (Agrigento) is one of the two candidates for the definition of the base of the Norian stage and a final decision is expected by 2009. The italian successions exposed in Lagonegro and western Sicily might also have some potential for the definition of the base of the Rhaetian, but more work is necessary to come to a selection of a possible candidate section. Parole chiave: Trias, GSSP, Italia. Keywords: Trias, GSSP, Italy Il Quaternario Italian Journal of Quaternary Sciences 21(1A), 2008 - 11-16 LA DEFINIZIONE DELLA SCALA CRONOSTRATIGRAFICA DEL TRIASSICO La definizione della scala cronostratigrafica stan- dard globale (Standard Global Chronostratigraphic Scale: SGCS) per il Sistema Triassico è compito della Subcommission on Triassic Stratigraphy (STS, International Commission on Stratigraphy). La STS, come tutte le altre sottocommissioni della ICS, è com- posta da volontari, che servono in qualità di correspon- ding members, voting members, Task Group members, T.G. chairman, ed Executives. Il Task Group è un grup- po di lavoro su un problema specifico che viene costi- tuito in modo aperto e gerarchicamente flessibile. All'atto della costituzione di un T.G. l'inserimento è aperto a tutti, anche ai non membri della STS, purchè sia chiaro l'interesse ed il potenziale contributo dei can- didati. Le relazioni con l'ICS sono tenute formalmente dagli Executives (chairman, vice-chairman e segretario), il chairman è inoltre di diritto membro votante della ICS. La STS nel suo complesso è tenuta a rispettare le sca- denze di lavoro imposte dall'ICS, e che sono a loro volta legate ai rapporti annuali, ed alle sessioni plenarie dell'IUGS. Il mandato principale che hanno tutte le Subcommission, tranne la ISSC, è quello di provvedere a proporre i GSSP (Global Stratotype Section and Point) per le unità cronostratigrafiche di ordine pari o superiore al piano della Standard Global Chronostratigraphic Scale non ancora formalmente definite secondo i canoni della International Stratigraphic Guide (SALVADOR, 1994). TASK GROUPS ATTIVI NELLA STS Il Sistema Triassico è suddiviso in 7 piani, ma solo l'Induano ed il Ladinico sono definiti con un GSSP ratifi- cato. L'Induano è definito sulla base della comparsa del conodonte Hindeodus parvus nello strato 27c della sezione di Meishan D (Cina: YIN et al., 2001). Il Ladinico è definito in Italia, nella sezione di Bagolino B, sulla base della comparsa dell'ammonoide Eoprotrachyceras curionii (BRACK et al., 2005). I cinque piani per i quali non è ancora stato defini- to il GSSP rappresentano un problema piuttosto grosso per la SGCS del Triassico, su cui la Subcommission investe gran parte della sua attività. Sono attivi nella STS 5 Task Group, ognuno dei quali è incaricato di analizzare le migliori successioni in cui è documentato l'intervallo del limite di un piano specifico. I T.G. attivi sono i seguenti: Induano/Olenekiano, Olenekiano/ Anisico, Ladinico/Carnico, Carnico/Norico, Norico/ Retico. A questi T.G. si affianca un gruppo di lavoro dedicato alle suddivisioni del Triassico non marino. Infine alcuni membri della STS partecipano all'enorme gruppo di lavoro sul limite Triassico/Giurassico (più di cento membri), ma la gestione di questo grossissimo problema (7 sezioni potenzialmente candidate) spetta alla Subcommission on Jurassic Stratigraphy. SEZIONI STRATIGRAFICHE ED EVENTI MARKER IN DISCUSSIONE Per le facies marine del Triassico la bio- crono- 12 M. Balini stratigrafia a più alta risoluzione è basata sugli Ammonoidi ed i Conodonti, per cui è tra questi due gruppi che solitamente vengono ricercati gli eventi marker dei GSSP. Le specie di Ammonoidi offrono in assoluto il maggiore potere di risoluzione, con specie che spesso hanno un range inferiore o uguale alla dura- ta di una subzona, mentre le specie di Conodonti hanno una distribuzione un pò più lunga, in generale superiore alla durata di una zona. I Conodonti peraltro sono più frequenti degli Ammonoidi nelle successioni sedimentarie, per cui spesso si definiscono GSSP usando bioeventi a Conodonti in quanto questi sono più uno strumento piu' pratico. Le attività dei Task Group sono complesse, ed i processi di verifica e discussione delle successioni migliori richiedono molto tempo, variabile da 10 a 20 anni. Le motivazioni sono numerose e varie, quali la scarsità di specialisti in tanti settori soprattutto paleon- tologici e biostratigrafici, la difficoltà di comporre gruppi di lavoro multidisciplinari, la scarsità dei finanziamenti. A queste si devono talvolta aggiungere (purtroppo) per- sonalismi e nazionalismi. Il fattore principale che condi- ziona i tempi delle approvazioni dei GSSP, è rappresen- tato dal fatto che la sezione stratigrafica perfetta, che rispetti tutti i requisiti segnalati da SALVADOR (1994), non esiste, perciò si devono analizzare sezioni “imper- fette”, la cui valutazione presenta margini di divergenze. Lo stato attuale delle discussioni nei vari Task Group della STS è illustrato in Fig. 1. Al momento tre Task Group sono arrivati alla votazione finale: Induano/Olenekiano, Ladinico/Carnico e Olenekiano/ Anisico. Per gli altri T.G. il momento della votazione è prossimo, ma non imminente. Vediamo anzitutto lo stato dell'arte per quei limiti che vengono o verranno definiti all'estero (Olenekiano ed Anisico) e poi esamine- remo con maggior dettaglio le possibilità di GSSP in Italia. Il dibattito sul limite Induano/Olenekiano da tre anni si è focalizzato su due sezioni stratigrafiche: Mud nell'Himalaya dell'India e Chaohu in Cina. Il T.G. ha rag- giunto ormai accordo sul marker event della base dell'Olenekiano, che è la comparsa del conodonte Neospathodus waageni, però esiste profonda discordia su quale delle due sezioni sia la migliore, tanto che si hanno due proposte di GSSP contrapposte. Attualmente (ottobre-novembre 2007) è in corso la seconda votazione da parte del T.G., necessaria dato che nella prima votazione nessuna delle due proposte ha raggiunto la maggioranza del 60% di consensi. Il T.G. Olenekiano/Anisico si trova in una altro tipo di difficoltà, pur essendo attesa una votazione per la fine di quest'anno (2007). Il T.G. ha individuato già nel 1999 la più completa sezione stratigrafica a Desli Çaira in Romania. Questa sezione è stata studiata da un team internazionale, che ha acquisito i dati relativi a cono- donti, foraminiferi, magnetostratigrafia e variazione degli isotopi stabili. Il T.G. ha già dibattuto sulla scelta del marker event, votando in favore della comparsa del conodonte Neogondolella timorensis. Con queste pre- messe ci si aspetterebbe una soluzione facile e rapida dei lavori, invece la definizione del GSSP è bloccata da anni sulla difficoltà di conclusione dello studio degli ammonoidi, che rappresentano il gruppo chiave per calibrare l'isocronia della comparsa di N. timorensis. PROSPETTIVE PER GSSP DEFINITI IN ITALIA Le successioni sedimentarie italiane hanno un grande significato per la formalizzazione del Triassico superiore, che almeno in buona parte ha ottime possi- bilità di venire definito con GSSP in Italia. GSSP del Carnico La definizione della base del Carnico, e quindi della Serie Triassico superiore, è alla fine della procedu- ra di formalizzazione. Il T.G. Ladinico/Carnico dopo circa 9 anni di lavoro è giunto alla conclusione della sua attività, ed è in corso la votazione finale (novembre- dicembre 2007) da parte dei membri. La votazione riguarda una sola proposta, ovvero il FAD dell'ammo- noide Daxatina nel livello SW4 della sezione di Prati di Stuores/Stuores Wiesen (Dolomiti, Italia; Fig. 2) (MIETTO et al., in press), per cui si può dire con ragionevole tran- quillità, che il Carnico verrà definito in Italia. La proposta in votazione è sostanzialmente ugua- le a quella presentata nel 1999 (BROGLIO LORIGA et al., 1999), ma questa continuità non vuol dire che il T.G. abbia svolto poca attività. Al contrario nei 9 anni di lavoro, la necessità di verificare la correlabilità tra le sezioni migliori al mondo, ha costituito uno stimolo fon- damentale per l'approfondimento della bio- e crono- stratigrafia integrata dell'intervallo del limite. Le tre sezioni migliori al mondo (Prati di Stuores, Dolomiti; Spiti, Himalaya e South Canyon, Nevada, USA) sono state studiate da team interdisciplinari, ed i risultati Sezioni significative/candidate Marker event Decisione Retico Steinbergkogel (Austria) Conodonti (2 opzioni) 2009 Superiore Norico Pizzo Mondello (It.), Black Bear Ridge (Can.) Conodonti (4 opzioni) 2008 Carnico Prati di Stuores (Italia) FAD Daxatina 2007 Medio Ladinico Bagolino (Italia) FAD E. curionii 2005 Anisico Desli Caira (Ro.), West Pingdinshan (Cina) FAD Ng. timorensis 2007 Inferiore Olenekiano Chaohu (Cina), Mud (India) FAD Ns. waageni 2007 Induano Meishan (Cina) FAD H. parvus 2001 Fig. 1 - Stato dell'arte della definizione della Scala Cronostratigrafica Standard del Triassico. A parte i piani Induano e Ladinico, definiti con GSSP, tutti gli altri piani del Triassico sono ancora in via di definizione. State of the art in the definition of the Standard Chronostratigraphic scale of the Triassic. Only the Induan and Ladinian stages are pro- vided by a GSSP, while the GSSP of the other stages are still in progress. T R IA S S IC O hanno incluso anche la revisione della scala cronostratigrafca nordamericana. Le sezioni analizzate erano in una certa misura complementari e non alternative, come spesso capita nell'a- nalisi di candidati GSSP. Prati di Stuores ha un buon record ad ammo- noidi, cui si aggiungono gruppi minori, ed un segnale paleomagnetico prima- rio. Elementi negativi sono l'influenza paleoambientale sul record a conodon- ti che probabilmente spiega l'assenza di Daonelle ed Halobie. Spiti ha un ricco record a bivalvi pelagici ed a conodonti, ma presenta una documen- tazione ad ammonoidi piuttosto limita- ta, inoltre è rimagnetizzata. In ultimo South Canyon presenta sicuramente la migliore documentazione ad ammonoi- di e un buon record a bivalvi pelagici, cui si accompagnano purtroppo un'e- sposizione scadente ed un record a conodonti limitato a una parte della successione, peraltro rimagnetizzata. I punti principali che sono stati approfonditi negli ultimi anni sono la posizione stratigrafica relativa degli ammonoidi Frankites, Daxatina e Trachyceras, che nel 1999 non sembrava corrispondere tra il Nord America e le sezioni tetidiane di Prati di Stuores e Spiti, e la posi- zione del FAD del conodonte Paragondolella poly- gnathiformis, che per lungo tempo è stato un possibile candidato marker per la base del Carnico, ma che sem- brava avere posizioni molto diverse nelle diverse aree paleogeografiche. La scelta finale è stata indirettamente influenzata dagli specialisti di conodonti, che hanno abbandonato il sostegno del FAD di P. polygnathiformis come possibile marker event della base del Carnico, per cui questo evento è stato ridimensionato ad proxy del limite, insieme alla comparsa di Halobiidae primiti- ve. Nel complesso la definizione del GSSP del Carnico rappresenta un successo per l'Italia e per la ricerca italiana. Le attività svolte dal T.G. Ladinico/Carnico hanno visto sempre i ricercatori italia- ni in primo piano. La direzione del T.G. è stata effettua- ta da M. Gaetani (Milano), con la collaborazione dello scrivente nel corso dell'ultimo anno. Le sezioni strati- grafiche analizzate dal T.G. sono tre (Prati di Stuores, Spiti e South Canyon) e sono state studiate tutte da team condotti da italiani. Le fondamentali ricerche a Prati di Stuores sono state coordinate prima da C. Broglio Loriga (Ferrara), poi da P. Mietto (Padova), ed hanno visto come protagonisti numerosi ricercatori di Padova, Ferrara, Perugia Modena e Milano. Lo scriven- te ha coordinato le ricerche sia in in Spiti (Himalaya, India) con A Nicora (Milano) e specialisti austriaci ed indiani, che a South Canyon (Nevada, USA), in collabo- razione con specialisti americani e canadesi. GSSP del Norico Al momento attuale (autunno 2007), il T.G. Carnico/Norico è arrivato a selezionare due successioni di per la definizione del GSSP del Norico: Black Bear Ridge in British Columbia (Canada) e Pizzo Mondello nella Sicilia occidentale (Agrigento). 13GSSP definiti in Italia. Stato dell’arte... La sezione di Black Bear Ridge (ORCHARD et al. 2001) è esposta lungo la riva del bacino artificiale del Lago Williston, nella parte nord occidentale della British Columbia. La sezione è stata studiata da un gruppo molto ben organizzato di specialisti canadesi ed ameri- cani, in gran parte facenti capo al Geological Survey of Canada. La successione ha un record a conodonti molto ricco ed una documentazione a bivalvi molto buona. Gli ammonoidi sono abbastanza rari e non ben conservati, tuttavia permettono di riconoscere le ultime due cronozone del Carnico e la prima del Norico. Elementi aggiuntivi sono i brachiopodi, e forse le varia- zioni degli isotopi stabili, mentre non ci sono dati di radiolari, e la magnetostratigrafia non è applicabile in quanto la successione è rimagnetizzata. La sezione di Pizzo Mondello (Monti Sicani, Sicilia occidentale) presenta numerosi elementi di grande inte- resse. Anzitutto la successione affiorante in questo sito sono i Calcari con selce (equivalente alla Formazione di Scillato), che raggiungono uno spessore di circa 400m. La sezione è molto bene affiorante (Fig. 3), essendo svi- luppata in una cava attiva negli anni '70, e l'esposizione consente di seguire lateralmente gli strati anche per 100-200 metri. La facies è pelagica-emipelagica, con una costanza e regolarità veramente inusuale per un intervallo di tempo così lungo (Carnico superiore-Retico basale). La sezione è stata presentata a livello interna- zionale a metà degli anni '90 (BELLANCA et al., 1995, GULLO, 1996; MUTTONI et al., 2001; 2004), ed è diventa- ta un riferimento importantissimo per il record magne- tostratigrafico e le variazioni del δ18O e δ13C, tuttavia presenta anche delle grossissime potenzialità bio- cro- nostratigrafiche (Fig. 4). I Calcari con selce del bacino Sicano, sono noti dal XIX secolo (GEMMELLARO, 1882 e 1904) per il ricco contenuto in Ammonoidi e Halobie, inoltre la facies è molto interessante per i Radiolari. Per valorizzare queste grosse potenzialità bio- cronostrati- grafiche ed arrivare ad un proposta formale di GSSP per Pizzo Mondello, si è recentemente costituito un ampio gruppo di lavoro composto da specialisti italiani (Università di Milano, Ferrara, Padova, Palermo e Fig. 2 - La sezione di Prati di Stuores/Stuores Wiesen. The Prati di Stuores/Stuores Wiesen section. Perugia) e stranieri (MIT e Cortland, USA; Lausanne, Svizzera). I primi dati disponibili sono stati presentati al congresso “The Global Triassic” di Albuquerque (GUAIUMI et al., 2007) e sono in stampa (NICORA et al., in press). I nuovi risultati hanno riscosso un notevole inte- resse tanto che il T.G. Carnico/Norico ha dilazionato la votazione sul candidato GSSP al 2008, per poter tener conto degli studi in corso a Pizzo Mondello. Nel corso del 2008 il team multidisciplinare che lavora a Pizzo Mondello programma di selezionare un bioevento a conodonti da presentare come candidato GSSP, con il sostegno di bio- cronostratigrafia ad ammonoidi, halo- biidae, radiolari, dinoflagellate, magnetostratigrafia, ciclostratigrafia, variazioni degli isotopi stabili e, proba- bilmente, datazioni radioisotopiche di tufiti. Le speranze di una selezione in Italia sono quindi ben fondate. GSSP del Retico Il Retico pressoché da sempre è il Piano del Triassico più difficile e discusso. In Italia le successioni norico-retiche sono potenti e diffuse, ed è possibile che il nostro paese possa fornire spunti importanti anche per la soluzione del problema del limite Norico/Retico. Al momento attuale il dibattito sulla definizione della base del Retico è poco sviluppato, tuttavia nel 2007 è stata delineata una proposta di GSSP (KRYSTYN et al., 2007), sulla sezione di Steinberkogel in Alpi Settentrionali (Austria). Questa sezione, ubicata nella regione storicamente importante di Hallstatt, è molto interessante per la presenza di ammonoidi, conodonti e bivalvi, per la buona qualità del segnale paleomagneti- co e le variazioni degli isotopi stabili, però è spessa solo 4 metri e quindi molto probabilmente condensata. Il marker event non è ancora stato selezionato ma secondo KRYSTYN va individuato con i conodonti. Il team multidisciplinare che lavora a Pizzo Mondello sul limite Carnico/Norico sta valutando anche la possibilità di presentare una proposta di GSSP per il Retico. Le sezioni/aree che si stanno esaminando sono Pizzo Mondello, Lagonegro e le Alpi orientali. In queste successioni, come a Steinberkogel, si lavora principal- mente sui conodonti. Le sezioni in studio sembrano essere purtroppo un po' carenti per quanto riguarda ammonoidi e bivalvi pelagici, ma ci sono ottime poten- zialità per quanto riguarda magnetostratigrafia e varia- zioni degli isotopi stabili. Le indagini programmate per il 2008 sarenno determinanti per chiarire se esistono real- mente elementi per una proposta di GSSP in Italia anche per il Retico. BIBLIOGRAFIA B ELLANCA A., D I S TEFANO P. & N ERI R. (1995) - Sedimentology and isotope geochemistry of Carnian deep-water marl/limestone deposits from the Sicani Mountains, Sicily: Environmental impli- cations and evidence for planktonic source of lime mud. Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, 114, 111-129. BRACK P., RIEBER, H., NICORA A. & MUNDIL R. 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Balini 15 -9 0 9 00 VGP lat it ude ( °) 0 2 4 δ1 3 C ( per mil)δ1 8 O ( per mil) -4 -2 0 2 PM1 PM2 PM3 PM4 n PM5 n PM6 PM7 PM8 PM9 PM1 0 PM1 1 PM1 2 Pizzo Mondello ( Mut t oni et al., 2 0 0 4 ) Magnet ic polarit y PM4 r PM5 r IN T E R V A L O F IN T E R E S T IN T H IS P A P E R Fig. 4 - La sezione di Pizzo Mondello con magnetostratigrafia e variazioni degli isotopi stabili (da NICORA et al., in press, modificato da MUTTONI et al. 2004). The Pizzo Mondello section showing magnetostratigraphy and variation of the stable isotopes (from NICORA et al., in press, partly modi- fied from MUTTONI et al. 2004). GSSP definiti in Italia. Stato dell’arte... ROGHI G. (1999) - The Prati di Suores/Stuores Wiesen Section (Dolomites, Italy): a candidate Global Stratotype Section and Point for the base of the Carnian stage. Riv. It. Paleont. Strat., 105, 37-78. GEMMELLARO G.G. (1882) - Sul Trias della regione occi- dentale della Sicilia. Mem. Acc. Lincei, s. 3, 12, 451-473. GEMMELLARO G.G. 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