©SEEd Tutti i diritti riservati Clinical Management Issues 2011; 5(2) 43 Clinical Management Issues Maria Rosa Luppino 1 Prescrizione off-label: un’assunzione di responsabilità Editoriale 1 Dirigente Farmacista, Azienda ULSS 20, Verona Corresponding author Dott.ssa Maria Rosa Luppino mluppino@unime.it Nell’accezione comune, la prescrizione al di fuori delle indicazioni terapeutiche auto- rizzate viene definita “off-label”. In realtà, la normativa in vigore nel nostro Paese defini- sce “off-label” l’impiego di un farmaco non solo in termini di indicazioni terapeutiche ma anche di posologie non previste, secondo modalità di somministrazione non formal- mente autorizzate oppure di prescrizioni in popolazioni di età non comprese o addirittu- ra controindicate nell’ambito del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP), ossia della scheda tecnica. Tale materia, in Italia, è regolamentata da normative ben precise che individuano sostanzialmente due modalità principali attraverso le quali, in mancanza di valide al- ternative terapeutiche, può essere effettuata una prescrizione off-label: Legge n. 648/1996; y Legge 94/1998. y La netta distinzione tra i due atti nor- mativi può essere individuata, innanzitutto, nella rimborsabilità al cittadino della pre- scrizione off-label, che, nel caso della prima norma, viene consentita solo se il principio attivo rientra negli elenchi periodicamente aggiornati dalla Agenzia regolatoria (AIFA) mentre con la seconda non può essere im- plementata. Va da sé che, per entrambe le ti- pologie di prescrizione, è perentorio rendere consapevole il paziente dei possibili rischi o dell’assoluta incertezza che sottende la pre- scrizione off-label attraverso la sottoiscrizio- ne del cosiddetto “consenso informato”. Se da un lato, tuttavia, il prescrittore che ritiene opportuno somministrare un farmaco inclu- so negli elenchi AIFA ai sensi della Legge n. 648/1996 può sentirsi legittimato alla prescrizione stessa dall’Autorità regolatoria che ha già valutato le evidenze disponibili, la Legge n. 94/1998 lascia al medico la respon- sabilità piena della scelta terapeutica. A questo proposito, tra le situazioni cli- niche nelle quali più frequentemente si re- gistra l’uso off-label va rilevato sicuramente l’impiego nella popolazione pediatrica di farmaci autorizzati nella popolazione adulta. Ciò avviene a causa dell’esiguità e, in certi casi, della mancanza assoluta di sperimen- tazioni cliniche condotte in questo target di pazienti. A questo proposito, si pensi al paziente pediatrico affetto da patologie di tipo psichiatrico per il quale le opzioni te- rapeutiche disponibili, tra cui alcune sono propriamente off-label, sono state ogget- to a più riprese di comunicazioni da parte delle Agenzie regolatorie. Questo è il caso della classe terapeutica degli antidepressivi SSRI (inibitori selettivi del reuptake della serotonina), il cui utilizzo soprattutto nel- la popolazione pediatrica è stato correlato all’aumento del rischio di sviluppare com- portamenti autolesivi o suicidari. Altro target di popolazione “trascurato” potrebbe essere considerato quello costitui- to dalle donne in gravidanza, per le quali la maggior parte dei farmaci è controin- dicata a causa del potenziale teratogeno. Può anche accadere che nell’ambito della medesima classe terapeutica, l’uso di alcuni principi attivi sia regolarmente autorizzato in gravidanza mentre altri non lo siano. Em- blematico il caso delle eparine a basso peso molecolare. Mentre, infatti, per nadroparina, parnaparina e reviparina (e dalteparina solo ©SEEd Tutti i diritti riservati Clinical Management Issues 2011; 5(2)44 Editoriale per la formulazione da 100.000 UI/4 ml) i rispettivi RCP riportano chiaramente la controindicazione d’uso in gravidanza, per tutte le altre EPBM, nella sezione gravidan- za, si raccomanda cautela e/o la verifica della assoluta necessità della prescrizione ma non una controindicazione formale. Le incertezze sulla sicurezza di impiego, come evidenziato nei casi sopra citati do- vrebbero indurre il prescrittore a una mag- giore cautela nella sua scelta terapeutica so- prattutto se sono a disposizione alternative, con un rapporto rischio/beneficio meno sfavorevole. Per chi desidera approfondire Prescrizione off-label. Normative e applicazioni (formato ebook) Achille Patrizio Caputi, Maria Rosa Luppino Prezzo: 11,28 € ISBN 978-88-8968-866-3 Acquistabile su www.edizioniseed.it Aggiornato ad aprile 2011 Le domande che il medico si pone in relazione alla prescrizione dei farmaci in modalità off-label, ossia al di fuori di quanto previsto dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto autorizzato, sono numerose e spesso non è semplice trovare le risposte. A partire dalle normative che regolano la prescrizione off-label, il testo fornisce indicazioni per usare i farmaci in modo consapevole, sulla base delle evidenze scientifiche e in modo conforme a quanto stabilito dalle Leggi italiane. Alcuni esempi, nell ’ambito della pediatria, dell ’oncologia e della psichiatria, ne chiariscono l ’uso corretto nella pratica clinica. eB oo k http://www.edizioniseed.it/libro.aspx?id=443 Prescrizione off-label: un’assunzione di responsabilità Maria Rosa Luppino 1 Sifilide congenita in una bambina di due mesi Daniele Serranti 1, Danilo Buonsenso 1, Piero Valentini 1 Un caso di iperinflazione polmonare nello scompenso cardiaco cronico: il ruolo della terapia diuretica e della riabilitazione cardiorespiratoria Claudio Di Gioia 1, Giuseppe De Simone 1, Antonio Di Sorbo 1, Gabriele Borzillo 1, Giovanni D’Addio 1, Alessandro Ciarimboli 1, Ilernando Meoli 2, Massimo Romano 3, Andrea Bianco 4 Possibili implicanze genetiche nella risposta alla terapia di resincronizzazione biventricolare in un paziente affetto da scompenso cardiaco Natalia Pezzali 1, Marco Metra 1, Livio Dei Cas 1 Sindrome di Hopkins Maria Roberta Longo 1, Raffaele Falsaperla 1, Catia Romano 1, Eleonora Passaniti 1, Piero Pavone 1