Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati Clinical Management Issues 33 Marina Conese 1, Grace Massiah 2, Piero Oberto de Cavi 3 IntroduzIone L’obesità, particolarmente comune in tutti i Paesi industrializzati, sta raggiungendo una prevalenza piuttosto elevata anche in Euro- pa, dove è stato stimato che la percentuale di soggetti sovrappeso (ovvero con Body Mass Index, BMI > 25 kg/m2) sia circa del 40%, mentre il numero di obesi (BMI > 30 kg/ m2) si aggira intorno al 15%. L’obesità è stata definita dalla World Health Organization ( WHO) come “epidemia globale”: essa va infatti intesa come una vera e propria patologia ad andamento cronico; inoltre rappresenta uno dei principali fattori di rischio per molte altre malattie gravi, quali il diabete mellito non-insulino dipendente e le patologie cardiovascolari. La WHO ha inoltre fornito una classificazione dei livelli di sovrappeso sulla base del BMI, riportata in Tabella I [1]. È ormai appurato che una dieta equi- librata è fondamentale per il trattamento del sovrappeso. Tuttavia, nel caso in cui la Valutazione clinico- epidemiologica in pazienti in sovrappeso e obesi dopo applicazione del “metodo dCd” Abstract The article describes an experimental observation performed for 2 years on 200 patients: 150 female and 50 male between 25 and 65 years old, overweight with class I, II and III obesity ( WHO classification). Patients with overt diabetic pathology and with “borderline” hyperglycemia, hypertriglyceridemia and hypercholesterolemia are subjected to “DCD method ” (appropriate dietary education associated to New-Electrosculpture) in Bari (DCD office). The aim of the study is weight loss, with patients’ life quality improvement. What we have obtained is an ideal body weight recover without anti-obesity drug use, with maintenance of the results obtained for 18 months. Keywords: DCD method, New-Electrosculpture, obesity, diet Clinical-epidemiological evaluation in overweight and obese patients after “DCD method” application CMI 2009; 3(1): 33-41 1 Medico Chirurgo, specialista in Dermatologia e Venereologia, DCD Bari 2 Medico Chirurgo, specialista in Chirurgia Plastica, DCD Roma 3 Medico Chirurgo e Farmacista, DCD Roma Corresponding author Dott.ssa Marina Conese dottmarinaconese@tiscali.it Gestione clinica dieta da sola non sia sufficiente, è possibile associarla a metodiche complementari; una di queste metodiche è rappresentata dalla New-Electrosculpture. La New-Electrosculpture, considerata in un certo senso l’evoluzione della Electro- sculpture elaborata all’inizio degli anni ’80 da André Lapasset, è una metodica che si basa sul principio dell’elettroforesi: il paziente, avvolto in un bendaggio apposito, viene col- legato all’apparecchio che emette corrente elettrica continua di bassa intensità galvanica (da 5,5 a 6,5 mA). Detta emissione ha lo sco- po di ripolarizzare la membrana dell’adipocita aprendo i canali di membrana e favorendo in tal modo sia gli scambi intercellulari (con una più efficace eliminazione di tossine) sia la dismissione del grasso disciolto nella cellula stessa. Grazie a questo metodo le cellule ini- ziano a funzionare in maniera più fisiologica, smaltendo meglio i prodotti del loro metabo- lismo e le tossine (effetto “anti-age”). Durante il trattamento non vengono vei- colati alcun tipo di farmaci e/o creme di qual- Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 34 Valutazione clinico-epidemiologica in pazienti in sovrappeso e obesi dopo applicazione del “metodo DCD” siasi genere; la metodica non presenta effetti collaterali ed è completamente indolore. Nonostante questa tecnica sia utilizzata da svariati anni con buoni risultati in numerosi centri di dimagrimento (DCD), al momento non sono disponibili in letteratura veri e pro- pri trial clinici mirati a valutarne l’efficacia da un punto di vista scientifico. In ambito italiano il primo lavoro effet- tuato sull’uso dell’Electrosculpture risale al 1985, anno in cui è stata condotta un’ana- lisi da parte dell’Istituto di Terapia Medica Sistematica del Policlinico Umberto I di Roma. Lo studio, eseguito su 10 donne di età compresa tra 17 e 45 anni affette da li- podistrofia distrettuale, aveva permesso di evidenziare la riduzione di massa grassa, misurata in termini di circonferenza di co- scia, caviglia e polpaccio, dopo 15 sedute di trattamento di 30 minuti ciascuna. Successivamente, un’analisi più ampia (condotta su 30 pazienti) è stata svolta da Verna e coll. presso l’Università La Sapienza di Roma [2]. Lo studio, mirato a verificare efficacia e sicurezza del metodo, ha concluso che è innanzitutto essenziale, per ottenere un dimagrimento adeguato e duraturo, associare la New-Electrosculpture alla dieta CADN (ossia la Crono Alimentazione Dissociata Normocalorica, che sarà descritta meglio in seguito). L’analisi inoltre ha consentito di confermare che questo trattamento è privo di rischi e che non modifica in alcun modo né i segni vitali né l’ECG. Al contrario, è effica- ce nel migliorare alcuni parametri connessi con la massa grassa, poiché determina una diminuzione dei trigliceridi, del colesterolo totale e del colesterolo-LDL e un aumento del colesterolo-HDL. Inoltre il suo utilizzo è legato a un decremento, seppur modera- to, delle gamma-glutamil-transpeptidasi, il che mostra la sua azione positiva sul meta- bolismo. Al fine di fornire ulteriori dati sulla New- Electrosculpture in associazione con la dieta CADN, abbiamo deciso di condurre il primo trial clinico su un numero più consistente (statisticamente significativo) di pazienti, in modo da verificare gli esiti del trattamen- to e fornire un razionale scientifico alla sua efficacia. MAterIAlI e MetodI Il nostro studio è stato condotto su un cam- pione di 200 pazienti trattati negli anni 2007- 2008 presso la DCD sede di Bari, di cui 150 di sesso femminile (pari al 75% del numero totale dei pazienti) e 50 di sesso maschile (pari al 25%) di età compresa tra 25 e 65 anni (le caratteristiche principali del campione esaminato sono riportate in Tabella II). Questo campionamento è stato ottenuto tenendo presente i seguenti criteri di inclu- sione/esclusione: sono stati y inclusi nello studio i pazienti in sovrappeso, con obesità di classe I, II e III (secondo la classificazione della World Health Organization, Tabella I), quelli con patologia diabetica franca e con ipergli- cemie borderline, ipertrigliceridemie e ipercolesterolemie, pazienti con terapia tiroidea manifesta (in terapia sostitutiva ormonale) e borderline; sono stati y esclusi dallo studio tutti quei pazienti che assumevano sistematica- mente farmaci antiepilettici, tranquillanti maggiori e minori, antidepressivi e stabi- lizzanti dell’umore, cortisonici; Classificazione BMI (kg/m2) Sottopeso < 18,50 Magrezza grave y < 16,00 Magrezza leggera y 16,00-16,99 Magrezza moderata y 17,00-18,49 Valori normali 18,50-24,99 Sovrappeso ≥ 25,00 Pre-obesità y 25,00-29,99 Obesità ≥ 30,00 Classe I y 30,00-34,99 Classe II y 35,00-39,99 Classe III y ≥ 40,00 tabella I Classificazione delle categorie di peso corporeo stilata dalla World Health Organization [1] BMI = Body Mass Index Sesso Pazienti Fascia di età (anni) Pazienti n. % n. % F 150 75 28-40 50 33 40-65 100 67 M 50 25 25-40 20 40 40-65 30 60 tabella II Campione esaminato ripartito per sesso e fasce di età Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 35 M. Conese, G. Massiah, P. O. de Cavi sono stati y esclusi i pazienti con epilessia, sindromi ansioso-depressive e turbe com- portamentali, pazienti portatori di pace- maker o che avevano subito cardioversione farmacologica o elettrica. Per ogni paziente arruolato è stata compi- lata una cartella clinica specifica (Figura 1). L’uso di tale cartella clinica ha garantito l’uniformità e la completezza della raccolta dei dati. Al momento della visita, prima di aderire al trattamento, sono stati richiesti per ogni paziente esami ematochimici di routi- ne ed esami ormonali tiroidei: emocromo completo con formula e piastrine, sidere- mia, protidogramma elettroforetico, proti- demia, glicemia, Hb glicosilata, azotemia, creatininemia, uricemia, esame delle urine completo con sedimento, colesterolemia totale e frazionata, trigliceridi, GOT, GPT, γGT, bilirubina totale e frazionata, TSH, F T3, F T4, anticorpi anti-microsomiali, anticorpi anti-tireoglobulina, anti-TPO e insulinemia basale. Nel 7% dei casi, grazie alla capillarità de- gli esami condotti, abbiamo reso evidente come, dietro all’incapacità di dimagrire di alcuni pazienti, si nascondessero proble- matiche ormonali (pazienti del tutto ignari di essere portatori di tiroiditi autoimmuni, ipotiroidismi e/o iperglicemie o diabete franco!). Si sottolinea, quindi, ancora una volta l’importanza degli esami ematochi- mici e ormonali, che vanno assolutamente condotti prima di iniziare ogni trattamento. In questa maniera si studia il paziente più approfonditamente, consigliando regole ali- mentari adeguate e personalizzate per ogni caso clinico in esame. Nella scheda clinica opportunamente re- datta sono stati registrati per ogni paziente alcuni parametri antropometrici quali statu- ra, peso, misura della circonferenza polpac- cio (pd), margine superiore della rotula (r1), circonferenza alla radice delle cosce (cd), diametro bitrocanterico (db), circonferenza della vita (v), circonferenza dell’ombelico (o), circonferenza del seno all’altezza dei capez- zoli (cir-se), lunghezza margine superiore clavicola-capezzolo (sd). Ciascuno dei pazienti è stato sottoposto al cosiddetto “metodo DCD”, consistente nell’associazione tra New-Electrosculpture e dieta dissociata specifica. Ogni soggetto è stato sottoposto a un minimo di 20 sedute di trattamento New-Electrosculpture, del- la durata di 30 minuti l’una, seguendo un protocollo ben preciso: per le prime due settimane le sedute erano eseguite tre volte Data di nascita s Data archivio Figlist Psicolabile Mestruazioni Pillola Sindrome premestruale Difficoltà digestive Alimentazione Digestione Acqua vbCo Fumo Fegato ca CaffèEpatite Colite Gastrite Altezza Circolazione Taglia Sedentarietà Sport Lavoro Diete passate Pressione sistolica Pressione diastolica Note Dolce Salato Peso max raggiunto Peso forma Interventi chirurgici Hps Cort Allergie Intolleranze Terapia in corso ID Cd R1 Pd Bd Db O V Sd Cir-se Peso visita Peso alla 5 Peso alla 15 Peso alla 20 Peso alla 31 Cd 20 R1 20 Pd 20 Bd 20 Db 20 O 20 V 20 Sd 20 Cir-se 20 Cd 31 R1 31 Pd 31 Bd 31 Db 31 O 31 V 31 Sd 31 Cir-se 31 Paz. diabetico Paz. ipotiroideo Dieta dissociata Dieta vegetariana Dieta per diabetici Figura 1 Fac-simile cartella clinica dei pazienti pd = misurazione della circonferenza polpaccio; r1 = margine superiore della rotula; cd = circonferenza alla radice delle cosce; db = diametro bitrocanterico; v = circonferenza della vita; o = circonferenza dell’ombelico; cir-se = circonferenza seno all’altezza dei capezzoli; sd = lunghezza margine superiore clavicola-capezzolo Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 36 Valutazione clinico-epidemiologica in pazienti in sovrappeso e obesi dopo applicazione del “metodo DCD” a settimana, e dalla terza settimana in poi con frequenza bisettimanale. Inoltre, nel corso della prima seduta sono state consegnate a ogni paziente delle “regole alimentari” da seguire nell’arco dei tratta- menti. Si è proceduto in questo modo: se il corporea: «Dottoressa questa è la nostra ulti- ma spiaggia» era la frase ricorrente all’inizio della visita): le regole alimentari associate all’incremento dell’attività fisica sono state molto vantaggiose per sbloccare questo stato d’animo. Ai pazienti diabetici con ipertri- gliceridemie è stato consigliato uno schema dietetico a parte, lievemente ipocalorico (di circa 1.625,3 kcal), che prevede la riduzio- ne dei carboidrati in presenza di generosi quantitativi di fibra alimentare. Raggiunto l’obiettivo del calo ponderale fissato alla pri- ma visita, si è consigliato il “mantenimento” cioè l’introduzione graduale di tutti gli ali- menti, e soprattutto la graduale associazione di carboidrati + proteine + lipidi al consumo dei pasti principali. AnAlISI deI dAtI Nei 200 pazienti arruolati in questo stu- dio sono stati presi in esame i seguenti pa- rametri: il calo ponderale correlato al sesso; y il calo ponderale correlato a patologie; y la perdita di peso medio; y il blocco o l’aumento del peso correlato ai y farmaci assunti durante il trattamento; l’influenza dell’assunzione del contrac- y cettivo orale; l’ influenza del metodo DCD nei pazienti y con ipertensione arteriosa. Esaminiamo di seguito i diversi parametri. Calo ponderale correlato al sesso Dalla nostra casistica è possibile eviden- ziare come un calo ponderale più rapido in seguito al metodo DCD (a parità di dieta impartita ed età dei soggetti presi in esame), interessi più il sesso maschile e meno quello femminile (Tabelle III e IV ). Questa va- riazione è da rapportarsi quasi sicuramente a una diversificazione ormonale. Tenendo presente le schede delle donne in età fertile trattate, si è notato che quasi tutte (eccetto quelle che assumevano contraccettivi orali) avevano dei picchi di aumento del loro peso (fino a 1,5-2 kg!) in periodo periovulatorio e preciclo (ossia qualche giorno prima di avere le mestruazioni). Calo ponderale correlato a patologie I pazienti diabetici e/o con tireopatie e/o con sindrome metabolica hanno un calo tabella III Risultati ottenuti per i pazienti di sesso femminile Sesso Fascia di età (anni) n. Pazienti che hanno raggiunto il peso forma dopo 20 sedute dopo 30 sedute n. % n. % F 28-40 50 38 76 48 96 40-65 100 50 50 95 95 Sesso Fascia di età (anni) n. Pazienti che hanno raggiunto il peso forma dopo 20 sedute dopo 30 sedute n. % n. % M 25-40 20 17 85 19 95 40-65 30 20 67 29 97 tabella IV Risultati ottenuti per i pazienti di sesso maschile paziente visitato aveva tutte le analisi ema- tochimiche richieste nei limiti, si consigliava di seguire un regime alimentare “dissociato” (CADN) frazionando, cioè, il pasto nell’arco della giornata: prevalentemente carboidrati a mezzogiorno e proteine la sera a cena con generosi quantitativi di fibra alimentare. Si tratta di un regime normocalorico per- ché pari a circa 1.794,9 kcal (di cui 23% di proteine, 25% di lipidi e 52% di carboidrati delle calorie totali), che rispetta a ogni pa- sto la biochimica della digestione (separare gli alimenti, e quindi separare carboidrati e proteine in base alle leggi biochimiche del nostro organismo), basandosi sulla conce- zione che gli alimenti che formano la nostra nutrizione devono essere considerati sia dal punto di vista quali-quantitativo che della loro combinazione. Ai pazienti è stato raccomandato di bere almeno 2 litri al giorno di acqua oligo-mi- nerale, avente un minimo di residuo fisso (e quindi più diuretica). Si è inoltre cercato di modificare il loro stile di vita comporta- mentale per favorire un progressivo recupero delle abitudini all’attività fisica, consigliando loro di camminare a passo veloce almeno mezz’ora al giorno e di fare le scale a piedi. L’85% dei nostri pazienti viveva una situa- zione di “stallo, disagio psico-fisico” (con deflessioni dell’umore, e quindi scarsa auto- stima e distorsione della propria immagine Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 37 M. Conese, G. Massiah, P. O. de Cavi ponderale più lento rispetto ai pazienti nel- le medesime condizioni di età e di sesso in assenza di patologie. Perdita di peso medio Sesso femminile Delle 150 pazienti trattate (75% del tota- le) il 33% tra 28 e 40 anni risultano avere un calo ponderale maggiore a parità di sedute e tempo di inizio della dieta rispetto al 66% delle pazienti di fascia di età tra 40 e 65 anni, giustificabile per i medesimi motivi (assun- zione maggiore di farmaci nelle pazienti di età superiore a 40 anni e metabolismo basale più lento rispetto alle pazienti più giovani) (Tabella III). Sesso maschile Nei 50 pazienti trattati (25% dei pazienti totali) il 40% tra 25 e 40 anni risultano avere perdita di peso molto più marcata rispetto al restante 60% dei pazienti di fascia di età tra 40 e 65 anni; questo molto probabilmente è dipeso dal fatto che nel corso dei tratta- menti i pazienti di “prima fascia” (25-40 anni) hanno assunto meno farmaci rispetto agli altri e/o semplicemente perché i più giovani hanno un metabolismo più attivo (Tabella IV ). Blocco o aumento del peso con l’assunzione di farmaci durante il trattamento (antinfiammatori, antistaminici e antibiotici) Spesso nel corso dei trattamenti i pazienti, per svariati motivi (febbre, influenza, tonsil- liti, allergie, ecc.), hanno dovuto far ricorso a uno o più farmaci appartenenti alle seguenti categorie: FANS (soprattutto nimesulide), antibiotici, antistaminici di ultima genera- zione e anti-leucotrienici. In particolare, in seguito a interventi di chirurgia orale con anestesia e pratiche chirurgiche varie (usu- razione di impianti e/o gengivectomie e/o estrazioni, ecc.) successivamente associate ad antinfiammatori e/o antibiotici, abbia- mo assistito ad aumenti di peso da 1,5-2 kg protratti oltre la fine dell’assunzione dei farmaci stessi. Complessivamente abbiamo stimato in 10-15 giorni l’influenza negativa sul calo ponderale di queste pratiche endo-orali. Ab- biamo notato quanto queste classi di farmaci svolgano un’azione fortemente “sodio-riten- tiva”. Alla seduta successiva alla loro assun- zione, infatti, si è evinto un netto aumento del peso (anche di 2 kg), che regrediva poi lentamente alla sospensione degli stessi far- maci. Anche gli inalanti tipo spray o puff al cortisone usati per pazienti asmatici hanno inciso negativamente sulla perdita momen- tanea di peso. Influenza dell’assunzione del contraccettivo orale Nello studio le 23 pazienti che assume- vano contraccettivi orali non hanno avu- to una differenza di diminuzione di peso statisticamente significativa rispetto alle pazienti della stessa fascia di età che non li assumevano. Possiamo pertanto concludere che, per quanto concerne i soggetti inclusi nel nostro studio, l’uso di contraccettivi orali non ha avuto influenza nel decorso del calo ponderale. Influenza del metodo dCd nei pazienti con ipertensione arteriosa Il 55% dei pazienti arruolati seguivano già una loro terapia anti-ipertensiva. Abbiamo monitorato in questi pazienti i valori pressori e abbiamo assistito a una normalizzazione fino a una netta discesa dei valori pressori sia di massima che di minima. In accordo con il curante o con lo specialista cardio- logo, si è proceduto, in alcuni di loro, a una riduzione della posologia farmacologica fino addirittura a una sospensione della terapia anti-ipertensiva stessa, con la raccomanda- zione ai pazienti di monitoraggio costante della loro pressione arteriosa. rISultAtI Dalle misurazioni effettuate al termine del ciclo delle 20 sedute di New-Electro- sculpture confrontate con le misurazioni antropometriche prese alla prima visita del paziente, si è evinto che la riduzione degli stessi parametri è stata più che soddisfa- cente. Nei casi che si sono sottoposti a più sedute (fino a 30), i risultati ottenuti sono stati sicuramente più evidenti, in quanto accompagnati da un’ulteriore riduzione dei volumi e delle taglie. Obiettivamente questi dati sono andati di pari passo con un’atte- nuazione marcata della patologia cellulitica (PEFS) con corrispondente miglioramento del microcircolo, del tono e dell’elasticità cutanei e conseguentemente un importante rimodellamento dell’armonia delle forme. È Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 38 Valutazione clinico-epidemiologica in pazienti in sovrappeso e obesi dopo applicazione del “metodo DCD” doveroso sottolineare che nella gran parte dei pazienti (92%) non si sono evidenziati effetti collaterali durante tutto il ciclo. Solo nell’8% dei pazienti con fototipo II e III, con capelli chiari, occhi chiari, cute chiara e pallida (di cui 3% con anamnesi positiva per diatesi al- lergica) sono state evidenziate manifestazio- ni orticariodi-simili (dermografismo) nelle zone fasciate, per altro regredite dopo alcune ore dalla seduta di New-Electrosculpture. In questi casi è bastato ridurre l’intensità dell’apparecchio nella seduta successiva (por- tandolo a 3,5 mA) perché il problema non si ripresentasse. Il regime dietetico instaurato nel metodo DCD è stato facilmente accet- tato dai nostri pazienti al fine di raggiungere alcuni scopi fondamentali: recupero del peso ideale sia nel paziente y obeso sia nel paziente obeso affetto da diabete; dieta equilibrata in tutti i casi seguiti con y rispetto dei quantitativi glicidici, proteici e lipidici ripartiti nell’arco della giornata; mantenimento (con controlli bimensili y a distanza di un anno e mezzo dal peso ideale raggiunto) dei risultati con minime escursioni di peso. Infatti il recupero del peso perso risulta essere l’aspetto più delu- dente e controverso di quasi tutte le diete, per non parlare poi del cosiddetto mecca- nismo a elastico, altamente devastante sia dal punto di vista psicologico che fisico per questa tipologia di pazienti; migliore qualità di vita del paziente trat- y tato col metodo DCD. In particolare il miglioramento della qualità della vita tiene conto dei seguenti aspetti: attenuazione o scomparsa del gonfiore y e senso di pesantezza degli arti inferiori lamentata nel 90% dei pazienti alla pri- ma visita; miglioramento della fase digestiva: ridu- y zione o scomparsa dell’acidità, eruttazione, meteorismo, sonnolenza e senso di peso post-prandiale segnalato in prima visita dal 98% dei pazienti; alvo regolarizzato (più dell’80% dei nostri y pazienti soffrivano di stitichezza); riduzione dei valori pressori negli ipertesi y fino alla normalizzazione dei valori stessi. Nel 5% dei pazienti riduzione della terapia farmacologica e nel 2% eliminazione del- la terapia anti-ipertensiva stessa che loro assumevano (decisione terapeutica presa in accordo col curante, con ovvio monito- raggio costante dei valori pressori); gratificazione e profonda soddisfazione y psicologica in quasi tutti i pazienti trattati; ciò ha portato a modificare radicalmente il loro stile di vita, incrementando l’attività fisica e modificando le loro iniziali scor- rette abitudini alimentari. ConCluSIonI L’obesità e il sovrappeso rappresentano un problema che nei Paesi occidentali assume proporzioni sempre più importanti. Un’ali- mentazione corretta previene l’obesità, che Figura 2 Risultati in due pazienti (A e B) partecipanti allo studio A B Clinical Management Issues 2009; 3(1) ©SEEd Tutti i diritti riservati 39 M. Conese, G. Massiah, P. O. de Cavi è dimostrato essere uno dei maggiori fatto- ri di rischio delle patologie cardiovascolari, per cui un corretto calo ponderale fino al raggiungimento di un normo-peso non può che ridurre significativamente tale fattore di rischio. Il metodo New-Electrosculpture, asso- ciato alla dieta CADN, può rappresentare un ulteriore aiuto per i pazienti obesi o so- vrappeso che si rivolgono ai centri di dima- grimento. Il presente studio, che, rispetto alle altre analisi fino ad ora condotte per stimare l’ef- ficacia di questa metodica, ha coinvolto un numero più elevato di pazienti (200 vs 10 e 30 degli studi precedenti), ha consentito di evidenziare l’utilità dell’uso di questa me- todica nel trattamento dei pazienti obesi. Questa valutazione clinico-epidemiologica, pertanto, consente di suggerire che l’uso del metodo DCD (New-Electrosculpture + regole alimentari specifiche) può rappre- sentare una valida alternativa in tutti quei casi in cui il paziente rifiuti un intervento più cruento (deviazione bilio-pancreatica, bendaggio gastrico, liposuzione, ecc.). Infatti i risultati ottenuti nella sede DCD di Bari, riguardanti sia il calo ponderale che il man- tenimento successivo del risultato raggiunto nel tempo, l’assenza dell’uso dei farmaci e la notevole compliance dei pazienti, evidenziano l’efficacia del metodo DCD e il suo succes- so protratto nel tempo. Questo trial clinico, dunque, può aprire la strada ad altri e più ampi studi che permettano di confermare ulteriormente la validità della metodica. BIBlIoGrAFIA World Health Organization. Obesity: preventing and managing the global epidemic. Report of a 1. WHO Consultation. WHO Technical Report Series 894. Geneva: World Health Organization, 2000. 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