Il perché di una nuova Academy Il percorso di un paziente acuto è, nella sua globali- tà, trasversale e complesso e, in una grande percen- tuale dei casi, coinvolge molte e differenti profes- sionalità, in diversi ambiti di cura: dalla Medicina del territorio al Pronto Soccorso, fino alle Unità specialistiche ospedaliere di diagnosi e cura. In tale ottica ci sembra chiaro come, accanto ai Medici d’Urgenza (ospedalieri e universitari) e agli Infermieri, debbano entrare quali attori co-protago- nisti Professionisti appartenenti ad altre discipline mediche o esperti in diversi campi del sapere, ai quali spetta il compito di collaborare ad approfon- dire i temi dell’organizzazione, della ricerca e della formazione nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Per questo motivo, per unire cioè le conoscenze e le competenze dei professionisti clinici con quelle di esperti in altri settori (epidemiologia, metodo- logia, formazione, comunicazione, organizzazio- ne, tecnologia sanitaria e altro ancora) si è deciso di fondare un’associazione scientifica trasversale e interdisciplinare denominata Academy of Emergency Medicine and Care (AcEMC). La parola “academy”, nell’accezione più comune, sta a significare un insieme di persone che si occu- pano di formazione e ricerca, un’associazione con connotati preminentemente culturali e scientifici dove le conoscenze acquisite vengono diffuse a chi opera nel campo oggetto di studio, nel nostro caso quello dell’emergenza-urgenza, ovunque essa si ve- rifichi. Il termine “care” ha invece il significato di attenzione, di presa in carico della persona in ma- niera globale, di riferimento valoriale ed etico. La frase “Improving Knowledge and Scientific Inter- change in Emergency Medicine”, che chiude come un sommario la denominazione dell’associazione, coglie bene gli scopi dell’Academy, i quali vengono esplicitati nell’articolo 1 dello Statuto, che recita: “L’associazione è interdisciplinare e riunisce medici con ogni specializzazione, altri professionisti e cul- tori che (…) operano nell’ambito della medicina d’emergenza-urgenza nonché nella progettazione e realizzazione di tecnologie biomediche nel settore della medicina d’emergenza-urgenza”. Infatti, la “cura” del paziente acuto richiede eleva- te e differenti competenze professionali, tecniche e gestionali. Inoltre, chi lavora in questi ambiti ha spesso la necessità di assumere decisioni, anche È stata fondata AcEMC: Academy of Emergency Medicine and Care contemporaneamente, su più pazienti e in tempi molto brevi, operando in ambienti costantemente caratterizzati da un’elevata densità decisionale e da un notevole carico di stimoli (sensoriali, emozio- nali, interpersonali ecc). Tutto ciò, associato alla necessità di non sbagliare, fa sì che l’organizzazione del lavoro in Urgenza sia assimilabile a quella di or- ganizzazioni complesse ad “alta affidabilità” (High Reliability Organisation) e che gli operatori dell’Ur- genza siano accomunabili ad altri che lavorano in ambiti non sanitari, come ad esempio i controllori del traffico aereo e i piloti. Un’organizzazione di questo tipo e con le finalità che le sono proprie deve poter contare su profes- sionisti che abbiano seguito un adeguato percorso formativo. Non ci stiamo riferendo al pur fonda- mentale iter accademico raggiunto con l’istituzio- ne della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza e Urgenza e a quelli delle altre Scuole di Specializzazione già esistenti, ma all’acquisizione di una formazione che preveda di migliorare l’inte- razione scientifica, organizzativa e professionale fra chi opera nel campo dell’emergenza e gli specialisti di riferimento. In questo contesto sono inoltre fon- damentali sia l’utilizzo estensivo della simulazione come metodologia didattica per migliorare le com- petenze tecniche e quindi le performances, sia l’ap- prendimento delle non technical skills, vale a dire di quelle abilità cognitive personali e sociali che ne sono l’aspetto complementare e che contribuiscono alla realizzazione di performances sicure, efficienti e affidabili. Oltre alle finalità formative AcEMC in- tende realizzare attività di ricerca prevalentemente a carattere multidisciplinare, sempre nel contesto dell’Emergenza-Urgenza. Le idee e gli intenti espressi in questo editoriale, che sono lo spirito che ha portato alla fondazione di AcEMC, verranno presentati e potranno essere dibattuti nell’ambito del Congresso fondativo che si terrà a Bologna nei giorni 11 e 12 marzo 2010. Organo editoriale e veicolo della produzione scientifica, delle opinioni, delle riflessioni e del- le proposte sarà la rivista Emergency Care Journal (www.cgems.it), già nota a chi opera nel campo dell’Emergenza-Urgenza. Lo Statuto, gli eventi congressuali, i corsi e i se- minari e tutte le altre informazioni sui contenuti scientifici prodotti dall’Academy sono disponibili in formato elettronico nel sito http://www.acemc.it. I soci fondatori: Nicola Di Battista, Ivo Casagranda, Mario Cavazza, Daniele Coen, Tiziano Lenzi, Carlo Locatelli, Federico Miglio, Massimo Pesenti Campagnoni, Carolina Prevaldi, Bruno Tartaglino emergency care journal editoriale em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V I n um er o I • M ar zo 2 01 0 • w w w .e cj .it Materiale protetto da copyright. Non fotocopiare o distribuire elettronicamente senza l’autorizzazione scritta dell’editore. 4