emergency care journal assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 27 emergency care journal assistenzaÊ infermieristica MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 27 IlÊ TriageÊ EmergencyÊ MethodÊ VersioneÊ 2Ê (TEMÊ v2)Ê UnÊ nuovoÊ metodoÊ diÊ triageÊ intraospedaliero Nicola Parenti, Vito Serventi1, Rossella Miglio2, Stefano Masi3, Leopoldo Sarli4 Medico, Università di Parma, 1Infermiere, Professore presso Università di Parma, 2Professore di Biostatistica Università di Bologna, 3Dipartimento di Pediatria e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Meyer, Firenze, 4Medico, Professore, Università di Parma. Il nostro scopo è stato di verificare se il TEM v1, un nuovo metodo di triage intraospedaliero con buona affidabilità inter- ed intraope- ratore, raggiungesse un largo consenso tra esperti di triage italiani. Infine abbiamo cercato di migliorare il modello e creare un nuovo modello: il TEM v2. È stato condotto uno studio Delphi modificato con due rounds che includeva 25 esperti di triage. Il livello di consenso predeterminato è stato dell’80%. La percentuale di ritorno dei questionari è stata del 72% per il pri- mo round e 92% per il secondo. Dopo il primo round un insieme di 11 domande sul TEM v2 è stata inviata nuovamente ai partecipanti. Otto delle suddette domande hanno raggiunto un consenso dell’80% nell’ultimo round. Usando una tecnica Delphi modificata abbiamo sviluppato dal TEM v1 (Triage Emergency Method versione 1) il nuovo TEM v2 che ha raggiunto un largo consenso tra esperti di triage. A quanto ci risulta, questo è il primo studio italiano che usa una tecnica Delphi per raggiungere consenso su un metodo di triage e per migliorarlo. SINTESI Introduzione Il triage è il primo strumento di valutazione e selezione usato in Pronto Soccorso (PS) per stimare la priorità di valutazione medica dei pazienti. I più comuni sistemi di triage sono il traffic director, lo spot-check e il triage globale1. I principali metodi di triage in uso sono basati sulla misura di scale di priorità-gravità e sono a tre, quattro o cinque livelli di priorità. L’Australasian Triage Scale2, il Canadian Triage and Acuity Scale (CTAS)3, il Manchester Triage System (MTS)4 e l’Emergency Severity Index (ESI)5-8 sono tutti metodi di triage a 5 codici. Le linee guida sul triage in Italia suggeriscono un triage a quat- tro codici-colore di priorità9. Di conseguenza nel 2006-2007 abbiamo sviluppato un nuovo si- stema di triage a 4 codici di priorità: il Triage Emergency Method (TEM v1, Figura 2 e Tabella 1 basato sulle linee guida italiane9. Questo nuovo metodo consta di un algoritmo decisionale e di una tabella allegata e richiede solo poche ore di formazione10. Inoltre il TEM v1 ha il vantaggio di stimare la quantità di risorse necessarie in PS per il paziente valutato. In un precedente studio pilota10, il TEM v1 ha mostrato una buona affidabilità inter- e intraoperatore relativa alla codifica di codici di priorità di triage e una buona ac- curatezza predittiva di possibile ricovero10. In Italia ci sono molte linee guida di triage sviluppate con il consenso di gruppi di lavoro e basate su flow-chart relative a sintomi guida presentati al triage. Ma, a quanto ci risulta, ci sono pochi dati sulla loro validità e affidabilità e pochi modelli in uso sono basati su largo consenso11. Lo scopo di questo studio è di verificare, attraverso un tecnica simile al metodo Delphi, se il TEM v1, un modello con buona affidabilità inter- e intraoperatore per rating di priorità, raggiun- ga un largo consenso tra esperti italiani di triage. In questo caso, attraverso questo largo panel di esperti, cercheremo di migliora- re il modello attuale e sviluppare un nuovo modello: il TEM v2. MetodiÊ DisegnoÊ delloÊ studio Uno studio tipo Delphi modificato è stato condotto da settembre 2008 a maggio 2009. Abbiamo seguito la metodologia Delphi descritta in precedenti studi e review12-16. Sono stati reclutati esperti di triage da 25 ospedali italiani: 19 infermieri e 6 medici. ProtocolloÊ delloÊ studio Il protocollo dello studio è mostrato nella Figura 1. Entrambi i rounds sono stati eseguiti usando questionari inviati con mail. La differenza principale tra il nostro studio e un classico studio Delphi è stata che in quest’ultimo tipo di studi gli esperti costru- iscono il consenso su un argomento generale sul quale c’è noto- ria discordanza e dissenso, in questo studio, invece, gli esperti esprimono il loro parere e consenso su uno specifico metodo di triage già sviluppato. Quindi, abbiamo seguito la metodologia Delphi (due rounds sviluppati secondo i criteri di precedenti stu- di Delphi, criteri e definizioni di consenso e di “esperti” mediati dai suddetti studi) per raccogliere opinioni di esperti di triage su un nuovo metodo. Prima di iniziare, abbiamo perciò inviato Our aim was to check if TEM v1, a new four-level in-hospital triage with good inter- and intra-rater reliability, reaches a large consen- sus among Italian triage experts. Finally we tried to improve the model and to create a new model: TEM v2. A 2 round modified Delphi study was conducted including 25 triage experts. The predetermined consensus level was considered 80%. Total return rate was 72% (18/25), the return rate for round one and two was 92% (23/25) and 78% (18/23) respectively. After the first round, a set of 11 questions was sent with the new TEM v2. Eight items of round 2 reached more than 80% of consensus. Using the Delphi technique we developed from TEM v1, the new triage tool TEM v2 which reached a large consensus among a panel of triage experts. This is, to our knowledge, the first Italian study which uses the Delphi technique to reach consensus on a triage system and to im- prove it. Key words: triage; emergency department; Delphi technique; Ital- ian emergency triage system. ABSTRACT assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 2828 con mail l’algoritmo TEM v1 (Figura 2 e Tabella 1) e una bre- ve guida a tutti i partecipanti. Abbiamo inoltre intervistato te- lefonicamente gli stessi per verificare il grado di comprensione dell’algoritmo. Per stabilire il protocollo dello studio e i criteri del primo round, è stata condotta una riunione con un gruppo di 4 clinici (2 in- fermiere e 2 medici con più di 10 anni di esperienza al triage e in medicina d’urgenza), 2 statistici (esperti di metodologia Delphi) e 2 amministrativi. Tutti gli esperti presenti alla suddetta riunio- ne avevano ricevuto una copia del TEM v1 (Figura 2 e Tabella 1) con una breve guida all’uso del nuovo metodo e bibliografia relativa al TEM v1 e alla metodologia Delphi. Nel corso della riunione, dopo una presentazione del TEM v1 e della metodo- logia Delphi, fu loro chiesto di segnalare i criteri di inclusione e selezione dei partecipanti al processo tipo Delphi e di sviluppare il questionario del primo e secondo round del processo. Il gruppo in accordo con precedenti studi12-16, ha considerato “esperto” un medico dell’emergenza con esperienza di almeno 5 anni di triage. Poiché la prima figura professionale che gestisce un paziente all’arrivo in Pronto Soccorso è, di solito, un infer- miere, il gruppo decise di arruolare nel “gruppo di consenso” più infermieri che medici. Gli statistici decisero, in accordo con i clinici, il numero di partecipanti e i criteri di inclusione. Dopo la riunione fu sviluppato il primo questionario con 22 do- mande semistrutturate (Tabella 2): 18 con risposte tipo “sì” o “no” (domande 1-18) e 4 con un grading di consenso su ogni parte dell’algoritmo TEM v1 (domande 19-22). Per ogni doman- da i partecipanti potevano scrivere commenti e dovevano giusti- ficare e motivare le loro risposte. In particolare, durante il primo round i partecipanti dovevano esprimere il loro consenso e/o dissenso su ogni parte dell’algorit- mo (Step 1-3 della Figura 2) e della Tabella 1 usando una scala di con 5 livelli con da un massimo di 5 = pienamente d’accordo a un minimo di 1 = completamente in disaccordo. Inoltre, se con- sideravano incompleta la lista di “sintomi guida” della Tabella 1 o l’algoritmo del TEM v1 dovevano suggerire una nuova lista e apportare modifiche integrative all’algoritmo. Abbiamo inviato con mail: i questionari del primo round, il TEM v1 (Figura 2 e Tabella 1) e una breve guida di tre pagine del TEM v1. Fu mante- nuto l’anonimato tra i partecipanti allo studio ai quali fu chiesto di rispondere entro quattro settimane ai questionari. In accordo con precedenti studi12-14, è stato considerato un livello di consenso raggiunto quello dell’80%, con 20/25 membri del gruppo in accordo. Il nostro scopo originale era quello di verifi- care se il gruppo di esperti ritenesse utilizzabile nei Pronto Soc- corso italiani il TEM v1. Altre domande poste agli esperti furono: il TEM v1 è sembrato scientificamente corretto; completo; facile da comprendere e memorizzare; facile e veloce da consultare? Il questionario del secondo round fu inviato a tutti i partecipanti che avevano risposto al questionario del primo round. A quel- li che non rispondevano furono inviati tre solleciti a intervalli di due settimane dal primo invio. I punti sui quali non si era raggiunto un consenso nel primo round furono illustrati a tutti i membri del gruppo con il riassunto dei risultati relativi agli altri punti dei questionari. Alla fine fu considerato raggiunto un consenso per i punti sui quali c’era una concordanza di pareri nell’80% dei membri del gruppo. PartecipantiÊ alloÊ studio Furono selezionati 25 partecipanti (19 infermiere e 6 medici) provenienti da sei regioni italiane. Poiché il sistema sanitario italiano è formato da Pronto Soccorso a basso e alto volume di pazienti (e crediamo che questa variabile potrebbe influenzare l’organizzazione del triage), abbiamo incluso tale variabile nei criteri di inclusione dei partecipanti. Così i criteri di inclusione dei partecipanti erano: infermieri e Fig. 1 - Protocollo di studio (metodo Delfi). Fig. 2 - Algoritmo TEM v1. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V I n um er o 3 • S et te m br e 20 10 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 29 medici con più di 5 anni di esperienza in triage che al momento dello studio lavoravano in PS a basso (< 25.000 visite/anno) o alto (> 25.000 visite/anno) volume di pazienti. I partecipanti re- clutati nello studio dovevano completare un questionario riguar- dante la loro esperienza lavorativa, dati anagrafici e formazione. RaccoltaÊ eÊ analisiÊ deiÊ dati I dati furono raccolti e archiviati da un ricercatore che era all’oscuro dello scopo dello studio. La qualità della raccolta dati fu curata da altri due ricercatori in doppio cieco. I partecipan- ti allo studio diedero il loro consenso al trattamento dei dati. Essendo uno studio di qualità non riguardante dati clinici e/o sensibili non sono state richieste altre autorizzazioni. Risultati La mediana dell’esperienza in triage intraospedaliero tra i par- tecipanti era di 10 anni (min-max = 5-18) con dodici “grandi esperti” (> 10 anni di esperienza). La percentuale totale di compilazione dei due questionari fu del 72% (18/25) con una percentuale di compilazione del 92% (23/25) e del 78% (18/23) al primo e secondo round. Gli esperti provenivano da 8 ospedali con PS a basso volume di pazienti e 13 ad alto volume. Negli ospedali dei membri del gruppo era svolto un triage al PS tipo spot-check e globale nel 39% (9/23) e 61% (14/23); in due PS non vi erano linee guida o protocolli di triage. Dopo il primo round, 10 dei 18 (56%) punti raggiunsero il li- vello di consenso prestabilito dell’80% (Tabella 2). Un punto raggiunse il 100% del consenso: “lo Step 1 è facile da capire”. I partecipanti concordavano sui seguenti punti: l’algoritmo TEM si poteva usare nei PS italiani; era scientificamente corretto e facile da capire. Inoltre risposero che gli Step 1 e 2 e la tabella allegata erano completi e facili da apprendere, lo Step 3 era facile da apprendere. Nessuna domanda con il grading di consenso (domande 19-22) raggiunse un consenso completo: valore me- diano 3 o 4. I partecipanti non concordarono completamente su 8 punti: il TEM è completo, esaustivo e facile da memorizzare e consultare, veloce da consultare e potrebbe esser usato nell’at- tuale versione nei loro PS (Tabella 2). Infine, non pensavano che lo Step 3 fosse completo e che il TEM v1 necessitasse di un quinto livello di priorità. In particolare, il loro principale commento fu che il TEM v1 non era completo Tabella 1 Tabella sintomi guida allegata all’algoritmo TEM v1. CODE SYMPTOMÊ ANDÊ SITUATIONÊ GUIDE RED VeryÊ highÊ riskÊ situations SevereÊ acuteÊ painÊ (VASÊ =Ê 9-10),Ê shock,Ê AMIÊ arrhythmia:Ê actualÊ chestÊ painÊ withÊ syncopeÊ and/orÊ arrhythmiaÊ and/orÊ dyspnea. AphasiaÊ and/orÊ numbnessÊ <Ê 3Ê h.Ê DyspneaÊ withÊ wheezeÊ orÊ laryngospasm.Ê MajorÊ trauma:Ê penetrating injury, severe facial trauma or cranial trauma with GCS ≤ 14, thoracic trauma with volet or dyspnea, abdominal trauma with SBP ≤ 90 mmHg, rachis trauma with sensitive-motor deficit, amputation of long bones,Ê openÊ fracturesÊ ofÊ long bones, 2nd or 3rd degree skin burns (> 30% adult or > 20% babies), eyes or airway burns, RTS ≤ 10. MultipleÊ traumaÊ withÊ majorÊ mechanismsÊ (fallÊ fromÊ 5Ê meters;Ê ejectionÊ outsideÊ aÊ vehicle;Ê orÊ pedestrianÊ runÊ down;Ê ageÊ <Ê 5Ê years.Ê SevereÊ intoxicationÊ (quantityÊ orÊ kindÊ ofÊ substanceÊ orÊ substanceÊ unknown)Ê withÊ dysphonia,Ê dysphagia,Ê chestÊ orÊ abdominalÊ pain.Ê StatusÊ epilepticus.Ê Headache with altered level of consciousnessÊ orÊ meningism,Ê seizuresÊ orÊ syncope. Hematemesis or other severe haemorrhage in action. Severe allergic reactions with dyspnea, dysphonia or severe hypotension. EmergencyÊ delivery;Ê eclampsia,Ê severeÊ vaginalÊ bleeding.Ê Children: severe dehydration, headache with GCS ≤ 14 orÊ lethargyÊ orÊ hypotonia,Ê abuse. YELLOW HighÊ riskÊ situations Cardiac: chest pain ≤ 6 h, syncope, arrhythmia, limbs ischemia, hypertension crisis (SBP > 200 mmHg), unstable hypotension (SBP < 100mmHg). Pneumology:Ê mildÊ dyspneaÊ (SaO 2 Ê 88-92%). Abdomen: Ê acuteÊ abdominalÊ pain,Ê vomitÊ andÊ diarrheaÊ withÊ dehydration,Ê hypovolemiaÊ (hypotension-tachycardia),Ê hematemesis,Ê melena,Ê severeÊ rectalÊ bleedingÊ inÊ action. Neurology: headache or with SBP > 200 mmHg,Ê headacheÊ afterÊ cranialÊ traumaÊ ifÊ anticoagulants.Ê ConsciousnessÊ alterationsÊ (agitation, drowsiness, acute confusion), GCS 8-14, aphasia or sensitive-motor deficit < 3 h, convulsions. Alcohol or drug abuse. Severe dizziness/vertigo or with headache or motor deficit.Ê ModerateÊ painÊ (VASÊ =Ê 7-8).Ê MinorÊ intoxication,Ê severeÊ allergicÊ reactionsÊ (extensiveÊ nettleÊ rash,Ê dysphonia,Ê angioedema,Ê multipleÊ hymenopteraÊ stingsÊ inÊ historyÊ ofÊ anaphylaxis). Infections: fever with lethargy, severe infection (rash or purpura), temperature > 39°, fever in immunodeficiency. Trauma:Ê concussiveÊ cranialÊ traumaÊ orÊ anticoagulants,Ê longÊ bones,Ê dislocation,Ê boneÊ deformation,Ê openÊ fractures,Ê severeÊ lacerations, crush syndrome, limb trauma without pulse, multiple trauma, major dynamic. Acute lumbar pain (if age > 40 yrs or in case of hypertension); severe glycemic failure in diabetes (40 mg/dl < glycemia > 300 mg/dl); sexual assault, severe or painful haemorrhageÊ orÊ mildÊ butÊ persistentÊ inÊ anticoagulantsÊ orÊ hypertensionÊ crisis. Renal-genitourinary:Ê scrotumÊ pain,Ê anuriaÊ orÊ oliguria. GynaecologyÊ andÊ obstetrics:Ê vaginalÊ bleedingÊ inÊ theÊ elderlyÊ orÊ pregnancyÊ withÊ pain;Ê deliveryÊ withÊ activeÊ contractionsÊ <Ê 5Ê min;Ê pre- eclampsia;Ê pelvicÊ pain.Ê Eye injury with alkali or acid, visual deficit; psychiatric symptoms in patient suffering from mental illness. SevereÊ orÊ mildÊ haemorrhageÊ (anyÊ cause) Child:Ê NewbornÊ <Ê 3Ê months;Ê moderateÊ dehydration,Ê severeÊ vomitingÊ orÊ diarrhea.Ê RecentÊ traumaÊ <Ê 12Ê h;Ê neonatalÊ crying,Ê recentÊ convulsion VASÊ =Ê VisualÊ AnalogicÊ Scale;Ê AMIÊ =Ê acuteÊ myocardialÊ ischemia;Ê GCSÊ =Ê GlasgowÊ ComaÊ Score;Ê SBPÊ =Ê systolicÊ bloodÊ pressure;Ê RTSÊ =Ê revisedÊ traumaÊ score;Ê SaO 2 Ê (%)Ê =Ê percentageÊ ofÊ oxygenÊ saturation. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 30 MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. ed esaustivo perché mancava di alcuni sintomi della sezione pe- diatrica e la tabella allegata (Tabella 1) all’algoritmo necessitava di sintomi relativi ai livelli di priorità inferiore (3, verde e 4, bianco). Altri commenti frequenti furono che: • il TEM v1 probabilmente necessitava di un software applicati- vo per rendere più facile e veloce la consultazione della tabella; • lo Step 3 necessitava di altri elementi per aiutare l’assegnazio- ne del livello di priorità. Alcuni partecipanti suggerirono che l’ECG avrebbe potuto esser utile all’assegnazione del codice di priorità nei sintomi cardiaci e che i pazienti “fragili” (anziani e bimbi) avrebbero dovuto esser visitati più velocemente. Seguendo i commenti, le opinioni e le raccomandazioni dei membri del gruppo di esperti, l’algoritmo TEM e la tabella alle- gata furono modificati e rispediti per il secondo round. La nuova versione del TEM (TEM v2) è basata su un nuovo algoritmo e una nuova tabella (Figura 3 e Tabella 3). Le principali modifiche dell’algoritmo riguardano lo Step 3. Inoltre, per ridurre la sovrastima (over-triage), abbiamo cambia- to il cut-off della frequenza cardiaca nel Box 1 (Figura 3). La nuova tabella include i sintomi guida per le priorità “verdi” e “bianchi” e una sezione pediatrica (Tabella 3). Dopo l’analisi del primo, round, un set di 11 domande fu inviato con mail relative al nuovo TEM v2 e un documento-guida al nuovo modello di 2 pagine (Tabella 4). Nel secondo round, abbiamo inviato gli otto punti che non rag- giungevano il consenso nel primo round riguardanti il nuovo TEM v2 e tre nuove domande suggerite dai membri del gruppo di esperti riguardanti l’ECG e i pazienti fragili (Tabella 4). Tutti i punti del secondo sul nuovo TEM v2 raggiunsero più Domande RisposteÊ S“ Ê %Ê (n) 1)Ê PensiÊ cheÊ ilÊ TEMÊ potrebbeÊ esserÊ usatoÊ perÊ eseguireÊ triageÊ neiÊ PSÊ italiani? 87Ê (20/23) 2)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ completi? 57Ê (13/23)Ê 3)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ esaustivi? 52Ê (12/Ê 23) 4)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ siano scientificamente corretti? 83Ê (19/23) 5)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ faciliÊ daÊ memorizzare? 65Ê (15/23) 6)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ faciliÊ daÊ imparare? 83Ê (19/23) 7)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ faciliÊ daÊ consultare? 61Ê (14/23) 8)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ sianoÊ velociÊ daÊ consultare? 57Ê (13/23) 9)Ê PensiÊ cheÊ lÕ algoritmoÊ TEMÊ eÊ laÊ tabellaÊ potrebberoÊ essereÊ usatiÊ nelÊ suoÊ PS? 70Ê (16/23) 10)Ê LoÊ StepÊ 1Ê dellÕ algoritmoÊ TEMÊ •Ê completo? 96 (22/23) 11)Ê LoÊ StepÊ 1Ê •Ê facileÊ daÊ imparare? 100Ê (23/23)Ê Ê 12)Ê LoÊ StepÊ 2Ê •Ê completo? 87Ê (20/23) 13)Ê LoÊ StepÊ 2Ê •Ê facileÊ daÊ capire? 91Ê (21/23) 14)Ê LoÊ StepÊ 3Ê • Ê completo? 78Ê (18/23) 15)Ê LoÊ StepÊ 3Ê •Ê facileÊ daÊ imparare? 91Ê (21/23) 16) La tabella dell’algoritmo TEM è completa? 83Ê (19/23) 17)Ê LaÊ tabellaÊ •Ê facileÊ daÊ imparare? 91Ê (21/23) 18)Ê PensiÊ cheÊ unÊ 5¡ Ê livelloÊ diÊ triageÊ potrebbeÊ essereÊ aggiuntoÊ alÊ TEM? 57Ê (13/23) 19)Ê QuantoÊ concordiÊ conÊ ilÊ contenutoÊ delloÊ StepÊ 1?Ê 3 20)Ê QuantoÊ concordiÊ conÊ ilÊ contenutoÊ delloÊ StepÊ 2? 3 21)Ê QuantoÊ concordiÊ conÊ ilÊ contenutoÊ delloÊ StepÊ 3?Ê 4 22)Ê QuantoÊ concordiÊ conÊ ilÊ contenutoÊ dellaÊ tabellaÊ delÊ TEM? 3 Nota:Ê laÊ percentualeÊ diÊ rispostaÊ perÊ ilÊ primoÊ round Ê fuÊ delÊ 92%Ê (23/25). Legenda:Ê InÊ nerettoÊ leÊ domandeÊ cheÊ nonÊ raggiunseroÊ ilÊ consenso. Ê ConcordanzaÊ •Ê espressaÊ nellaÊ medianaÊ conÊ unÊ rangeÊ =Ê 1Ê (totaleÊ discordanza)Ê ÐÊ 5Ê (totaleÊ concordanza). Ê TEMÊ =Ê TriageÊ EmergencyÊ Method;Ê PSÊ =Ê ProntoÊ Soccorso. Tabella 2 Questionario del primo round. Fig. 3 - Algoritmo TEM v2. CODICE PEDIATRICOÊ <Ê 12Ê anni (se non specificate valgono situazioni come nellÕ adulto) SINTOMIÊ EÊ SITUAZIONIÊ GUIDA ROSSO SituazioniÊ adÊ altissimoÊ rischio: PolsiÊ centraliÊ ridottiÊ conÊ marezzatureÊ oÊ palloreÊ cutaneoÊ <Ê 5Ê anniÊ 80Ê <Ê FCÊ >Ê 180 > 5 anni 60 < FC > 160 < 6 anni PAS < 60 mmHg > 6 anni PAS < 80 mmHg Dispnea con cianosi e/o FR < 15 o > 60 min SaO 2 Ê <Ê 90%Ê ApneeÊ >Ê 10Ê secÊ DisidratazioneÊ severaÊ conÊ shock,Ê cefaleaÊ conÊ GCSÊ <Ê 13Ê oÊ letargiaÊ oÊ ipotonia.Ê UstioneÊ 2¡Ê oÊ 3¡Ê >Ê 20%Ê bimbi,Ê PTS ≤ 9 ConvulsioneÊ febbrileÊ inÊ atto 40 < Glic. > 300 CattivoÊ aspettoÊ (cuteÊ pallida,Ê sudataÊ fredda,Ê marezzata,Ê cianosi,Ê estremamenteÊ sofferente) SituazioniÊ adÊ altissimoÊ rischio: Cardiologico:Ê arrestoÊ cardiaco,Ê aritmieÊ maggiori,Ê doloreÊ toracico*Ê suggestivoÊ perÊ SCA,Ê segniÊ diÊ shock Pneumologico:Ê intubato,Ê dispneaÊ inÊ attoÊ severa Dolore:Ê doloreÊ inÊ attoÊ insopportabileÊ (NRSÊ =Ê 10) Neurologico: coma (GCS ≤ 8), afasia e/o deficit motori < 3 h. Male epilettico o convulsioneÊ inÊ atto.Ê AgitazioneÊ incontenibileÊ inÊ psicoticoÊ TraumaÊ maggiore:Ê ferite penetranti, facciale grave o cranico con GCS ≤ 14, toracico con volet o dispnea, addome con PAS < 90 mmHg, rachide con deficit sensitivo-motori,Ê amputazioneÊ sovraÊ polsoÊ oÊ caviglia,Ê ustioneÊ 2¡Ê oÊ 3¡Ê gradoÊ (>Ê 30%Ê adulto),Ê RTSÊ <Ê 10;Ê conÊ FRM*Ê IntossicazioneÊ grave:Ê conÊ FRM* Emorragie:Ê ematemesiÊ oÊ altraÊ emorragiaÊ inÊ attoÊ massiva ReazioniÊ allergicheÊ severeÊ conÊ disfoniaÊ eÊ stridor Ostetrici:Ê PartoÊ espulsivo,Ê eclampsia SeveraÊ disfunzionesegniÊ vitali *DoloreÊ toracicoÊ conÊ cattivoÊ aspetto,Ê segniÊ neurovegetativi,Ê tipico:retrosternaleÊ oÊ braccia-collo-mandibola,Ê pressoÊ rio-stretta-morsa,Ê profondo.Ê LÕ ECGÊ tipoÊ STEMIÊ pu˜ Ê confermareÊ codiceÊ rosso **FRMÊ =Ê fattoriÊ diÊ rischioÊ maggioreÊ (inÊ listaÊ 2Ê allegata) GIALLO AbusiÊ (rich.Ê magistratoÊ e/oÊ atteggiamentoÊ sospetto) SonnolenzaÊ immotivata PalloreÊ e/oÊ aritmiaÊ sintomatica ModestaÊ cianosiÊ perioraleÊ e/oÊ dispneaÊ Distress respiratorio moderato (FR 45-60 atti/min) SaO 2 91-94% <Ê 50Ê GlicÊ >Ê 200 Trauma cranico con riferita pdc < 12 h e/o ≥ 2 episodi Vomito; priapismo, parafimosi, ritenz. urinaria Infezioni: Ê febbreÊ conÊ letargiaÊ oÊ conÊ infezioneÊ severaÊ o:Ê rush,Ê porporaÊ oÊ petecchie;Ê febbreÊ inÊ immunodepresso,Ê febbreÊ (>Ê 38,5)Ê inÊ neonatoÊ (<Ê 1Ê mese)Ê oÊ >Ê 39C¡Ê bimbo(≤ 3 mesi). ConfusioneÊ febbrileÊ risoltaÊ daÊ <Ê 30Õ Ê oÊ conÊ esitiÊ post- critici;Ê scrotoÊ acuto+tumefaz. DoloreÊ addominaleÊ inÊ attoÊ graveÊ intensoÊ (NRSÊ =Ê 7-9) BimboÊ <Ê 3Ê mesiÊ sintomatic.Ê DisidratazioneÊ moderataÊ (tempo refill > 3 sec), vomito o diarrea severa e ripetuta;Ê vomitoÊ biliareÊ ripetutoÊ (nelÊ lattanteÊ <Ê 30Ê ggÊ ancheÊ 1Ê episodio),Ê disidratazioneÊ conÊ statoÊ mentaleÊ alterato.Ê RecenteÊ traumaÊ <Ê 12Ê h,Ê piantoÊ inconsolabileÊ nelÊ neonato,Ê recenteÊ convulsioni.Ê TumefazioneÊ addominaleÊ irriducibile,Ê marcataÊ distenzioneÊ addome UstioniÊ 5-10%Ê bimbiÊ <Ê 2Ê aa UstioniÊ 10-15%Ê bimbiÊ >Ê 2aa UstioniÊ circonferenzialiÊ eÊ cavoÊ oraleÊ e/oÊ 2-3¡Ê testa,Ê arti,Ê genitali SituazioniÊ adÊ altoÊ rischio: Cardiache: dolore toracico acuto (≤ 6 h) o 6-24 h + FR*,Ê sincopeÊ conÊ *FR,Ê tachicardiaÊ o bradicardia (Box 1), segni ischemia arti, crisi ipertensiva (PAS > 200 mmHg) Pneumologiche: Ê dispneaÊ inÊ attoÊ oÊ conÊ *FR Gastriche: Ê dolore addominale in atto moderato o intenso (NRS = 4-9) o acuto (≤ 6 h) o con FR*.Ê VomitoÊ oÊ diarreaÊ conÊ disidratazione,Ê ematemesi,Ê melena-rettorragiaÊ profusaÊ inÊ atto. Neuro:Ê 1¡epi s.Ê diÊ cefaleaÊ oÊ conÊ FR*, afasia o deficit senso-motori 3-24 h, convulsioni, vertiginiÊ conÊ FR*,Ê agitazioneÊ inÊ psicotico DoloreÊ intensoÊ inÊ atto Ê (NRSÊ =Ê 8-9)Ê Intossicazioni:Ê sostanzeÊ tossicheÊ oÊ graveÊ perÊ quantitˆ Ê oÊ sostanzaÊ sconosciuta, Ê abusoÊ diÊ alcolÊ oÊ drogheÊ ReazioniÊ allergicheÊ severeÊ (orticariaÊ estesa,angioedema)Ê oÊ conÊ FRÊ Infezioni:Ê febbreÊ conÊ letargia,Ê infezioneÊ severa:Ê rushÊ oÊ porpora,Ê tÊ >39¡, Ê febbreÊ inÊ immunodepresso Traumi:Ê cranicoÊ commotivo,Ê amnesicoÊ oÊ inÊ TAO,Ê oÊ conÊ statoÊ confusionaleÊ oÊ cefaleaÊ diffusa,Ê frattureÊ ossaÊ lunghe,Ê lussazioni,Ê deformitˆ Ê ossee,Ê fratturaÊ esposta,Ê severeÊ lacerazioni,Ê crushÊ sindrome,Ê traumiÊ artiÊ senzaÊ polsoÊ distale,Ê politrauma**,Ê amputaz.Ê sottoÊ polso e caviglia; ustioni 3° o 2° 9-30% sup.; 40 < Glic. > 300. Genito-urinario:Ê niolenzeÊ sessuali,Ê menorragiaÊ conÊ doloreÊ oÊ profusa;Ê doloreÊ scrotale,Ê sanguinamentoÊ vaginaleÊ inÊ gravida;Ê partoÊ conÊ contraz.Ê 5-10Ê min;Ê pre-eclampsia,Ê dolore pelvico o addome o annessiale in gravida o moderato-forte (NRS = 4-8) in atto o ≤ 24 h. Pre-eclampsia. Anuria x 24 h. Oculistiche: lesioni occhio con alcali o acidi, deficit visivi Ê EmorragiaÊ moderata-severaÊ persistenteÊ conÊ *FR *FRÊ =Ê fattoriÊ diÊ rischioÊ inÊ listaÊ 2Ê allegata **Politrauma ≥ 2 distretti maggiori (torace, addome, bacino, cranio, rachide) VERDE AbusiÊ senzaÊ atteggiamentoÊ sospetto BimboÊ <Ê 3Ê mesiÊ asintomatico AritmiaÊ asintomatica DispneaÊ eÊ lieveÊ alterazioneÊ dellaÊ FRÊ eÊ SaO 2 ≥ 95% FebbreÊ >Ê 39¡C Ê inÊ attoÊ oÊ ancheÊ riferitaÊ seÊ >Ê 3Ê mesi Dolore addome acuto in atto moderato (NRS = 4-6) VomitoÊ eÊ diarreaÊ conÊ disidratazioneÊ moderataÊ insorgenza acuta (+ episodi) tempo refill 2-3 sec e/oÊ ipotensioneÊ ortostatica,Ê diarreaÊ emorragica,Ê disidratazioneÊ eÊ irritabilitˆ PetecchieÊ artiÊ oÊ voltoÊ senzaÊ febbre,Ê sospettaÊ malattiaÊ contagiosa,Ê orticariaÊ diffusaÊ acutaÊ (senzaÊ dispnea) Glic. < 60 Tr.Ê cranicoÊ senzaÊ pdcÊ e/oÊ <Ê 2Ê episodiÊ vomito Cardio:Ê palpitazioni, dolore toracico > 6 ore senza FR*Ê conÊ ECGÊ ndp,Ê ipertensione,Ê sincopeÊ senzaÊ FRV* Pneumo: Ê dispneaÊ soggettivaÊ e/oÊ riferita Gastro: dolore addominale > 6 h lieve-moderato e senza FR, vomito, diarrea senzaÊ disidratazione,Ê melenaÊ riferita,Ê rettorragiaÊ lieve,Ê ernieÊ asintomatiche,Ê dispepsia,Ê emorroidi Neuro/psico:Ê cefalea senza FR, afasia, deficit sensitivo-motori, disartria > 24 h; parestesie/insensibilitˆ ,Ê tremori;Ê diplopia,Ê vertiginiÊ senzaÊ FR;Ê problemiÊ psichiatriciÊ noti,Ê crisiÊ dÕ ansia,Ê sintomiÊ psichiatriciÊ minoriÊ Dolore: moderato in atto (NRS = 4-7) o moderato-insopportabile (NRS = 4-10) ultime 24 h ReazioniÊ allergiche Ê inÊ attoÊ minori Ortopedici:Ê lombalgia moderata non traumatica (NRS = 4-7); dolori artro-muscolo- scheletrici moderati (NRS = 4-7), stiramenti muscolari, distorsioni minori Tabella 3 Tabella sintomi guida allegata all'algoritmo TEM v2. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V I n um er o 3 • S et te m br e 20 10 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 31 MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. CODICE PEDIATRICO < 12 anni (se non specificate valgono situazioni come nellÕ adulto) SINTOMI E SITUAZIONI GUIDA ROSSO SituazioniÊ adÊ altissimoÊ rischio: PolsiÊ centraliÊ ridottiÊ conÊ marezzatureÊ oÊ palloreÊ cutaneoÊ <Ê 5Ê anniÊ 80Ê <Ê FCÊ >Ê 180 >Ê 5Ê anniÊ 60Ê <Ê FCÊ >Ê 160 <Ê 6Ê anniÊ PASÊ <Ê 60Ê mmHg >Ê 6Ê anniÊ PASÊ <Ê 80Ê mmHg DispneaÊ conÊ cianosiÊ e/oÊ FRÊ <Ê 15Ê oÊ >Ê 60Ê minÊ SaO 2 Ê <Ê 90%Ê ApneeÊ >Ê 10Ê secÊ Disidratazione severa con shock, cefalea con GCS < 13 o letargia o ipotonia. Ustione 2° o 3° > 20% bimbi, PTS ≤ 9 Convulsione febbrile in atto 40 < Glic. > 300 CattivoÊ aspettoÊ (cute pallida, sudata fredda, marezzata, cianosi, estremamente sofferente) SituazioniÊ adÊ altissimoÊ rischio: Cardiologico:Ê arrestoÊ cardiaco,Ê aritmieÊ maggiori,Ê doloreÊ toracico*Ê suggestivoÊ perÊ SCA,Ê segniÊ diÊ shock Pneumologico:Ê intubato,Ê dispneaÊ inÊ attoÊ severa Dolore:Ê dolore in atto insopportabile (NRS = 10) Neurologico: coma (GCS ≤ 8), afasia e/o deficit motori < 3 h. Male epilettico o convulsioneÊ inÊ atto.Ê AgitazioneÊ incontenibileÊ inÊ psicoticoÊ Trauma maggiore: ferite penetranti, facciale grave o cranico con GCS ≤ 14, toracico con volet o dispnea, addome con PAS < 90 mmHg, rachide con deficit sensitivo-motori, amputazione sovra polso o caviglia, ustione 2° o 3° grado (> 30% adulto),Ê RTSÊ <Ê 10;Ê conÊ FRM*Ê IntossicazioneÊ grave:Ê conÊ FRM* Emorragie:Ê ematemesiÊ oÊ altraÊ emorragiaÊ inÊ attoÊ massiva ReazioniÊ allergicheÊ severe con disfonia e stridor Ostetrici:Ê PartoÊ espulsivo,Ê eclampsia Severa disfunzionesegni vitali *DoloreÊ toracicoÊ conÊ cattivoÊ aspetto,Ê segniÊ neurovegetativi,Ê tipico:retrosternaleÊ oÊ braccia-collo-mandibola, presso rio-stretta-morsa, profondo. L’ECG tipo STEMI può confermare codice rosso **FRM = fattori di rischio maggiore (in lista 2 allegata) GIALLO AbusiÊ (rich.Ê magistratoÊ e/oÊ atteggiamentoÊ sospetto) SonnolenzaÊ immotivata PalloreÊ e/oÊ aritmiaÊ sintomatica ModestaÊ cianosiÊ perioraleÊ e/oÊ dispneaÊ DistressÊ respiratorioÊ moderatoÊ (FRÊ 45-60Ê atti/min)Ê SaO 2 Ê 91-94% < 50 Glic > 200 Trauma cranico con riferita pdc < 12 h e/o ≥ 2 episodi Vomito; priapismo, parafimosi, ritenz. urinaria Infezioni: febbre con letargia o con infezione severa o: rush, porpora o petecchie; febbre in immunodepresso, febbre (> 38,5) in neonato (< 1 mese) o > 39C° bimbo(≤ 3 mesi). Confusione febbrile risolta da < 30’ o con esiti post- critici; scroto acuto+tumefaz. Dolore addominale in atto grave intenso (NRS = 7-9) BimboÊ <Ê 3Ê mesiÊ sintomatic.Ê DisidratazioneÊ moderataÊ (tempo refill > 3 sec), vomito o diarrea severa e ripetuta;Ê vomitoÊ biliareÊ ripetutoÊ (nelÊ lattanteÊ <Ê 30Ê ggÊ ancheÊ 1Ê episodio),Ê disidratazioneÊ conÊ statoÊ mentaleÊ alterato.Ê RecenteÊ traumaÊ <Ê 12Ê h,Ê piantoÊ inconsolabileÊ nelÊ neonato,Ê recenteÊ convulsioni.Ê Tumefazione addominale irriducibile, marcata distenzioneÊ addome UstioniÊ 5-10%Ê bimbiÊ <Ê 2Ê aa UstioniÊ 10-15%Ê bimbiÊ >Ê 2aa Ustioni circonferenziali e cavo orale e/o 2-3° testa, arti, genitali SituazioniÊ adÊ altoÊ rischio: Cardiache: dolore toracico acuto (≤ 6 h) o 6-24 h + FR*,Ê sincopeÊ conÊ *FR,Ê tachicardiaÊ oÊ bradicardiaÊ (BoxÊ 1),Ê segniÊ ischemiaÊ arti,Ê crisiÊ ipertensivaÊ (PASÊ >Ê 200Ê mmHg) Pneumologiche: Ê dispneaÊ inÊ attoÊ oÊ conÊ *FR Gastriche: Ê dolore addominale in atto moderato o intenso (NRS = 4-9) o acuto (≤ 6Ê h)Ê oÊ conÊ FR*.Ê VomitoÊ oÊ diarreaÊ conÊ disidratazione,Ê ematemesi,Ê melena-rettorragiaÊ profusa in atto. Neuro: 1°epis. diÊ cefalea o con FR*, afasia o deficit senso-motori 3-24 h, convulsioni, vertiginiÊ conÊ FR*,Ê agitazioneÊ inÊ psicotico DoloreÊ intensoÊ inÊ atto Ê (NRS = 8-9)Ê Intossicazioni:Ê sostanzeÊ tossicheÊ oÊ graveÊ perÊ quantitˆ Ê oÊ sostanzaÊ sconosciuta, Ê abusoÊ diÊ alcolÊ oÊ drogheÊ ReazioniÊ allergicheÊ severeÊ (orticariaÊ estesa,angioedema)Ê oÊ conÊ FRÊ Infezioni:Ê febbre con letargia, infezione severa: rush o porpora, t >39°, febbre in immunodepresso Traumi: cranico commotivo, amnesico o in TAO, o con stato confusionale o cefalea diffusa, fratture ossa lunghe, lussazioni, deformità ossee, frattura esposta, severe lacerazioni,Ê crushÊ sindrome,Ê traumiÊ artiÊ senzaÊ polsoÊ distale,Ê politrauma**,Ê amputaz.Ê sottoÊ polso e caviglia; ustioni 3° o 2° 9-30% sup.; 40 < Glic. > 300. Genito-urinario: niolenze sessuali, menorragia con dolore o profusa; dolore scrotale,Ê sanguinamentoÊ vaginaleÊ inÊ gravida;Ê partoÊ conÊ contraz.Ê 5-10Ê min;Ê pre-eclampsia,Ê dolore pelvico o addome o annessiale in gravida o moderato-forte (NRS = 4-8) in atto o ≤ 24 h. Pre-eclampsia. Anuria x 24 h. Oculistiche: lesioni occhio con alcali o acidi, deficit visivi Ê Emorragia moderata-severaÊ persistenteÊ conÊ *FR *FR = fattori di rischio in lista 2 allegata **Politrauma ≥ 2 distretti maggiori (torace, addome, bacino, cranio, rachide) VERDE AbusiÊ senzaÊ atteggiamentoÊ sospetto BimboÊ <Ê 3Ê mesiÊ asintomatico AritmiaÊ asintomatica DispneaÊ eÊ lieveÊ alterazioneÊ dellaÊ FRÊ eÊ SaO 2 ≥ 95% Febbre > 39°C in atto o anche riferita se > 3 mesi Dolore addome acuto in atto moderato (NRS = 4-6) VomitoÊ eÊ diarreaÊ conÊ disidratazioneÊ moderataÊ insorgenza acuta (+ episodi) tempo refill 2-3 sec e/oÊ ipotensioneÊ ortostatica,Ê diarreaÊ emorragica,Ê disidratazioneÊ eÊ irritabilitˆ Petecchie arti o volto senza febbre, sospetta malattia contagiosa, orticaria diffusa acuta (senza dispnea) Glic. < 60 Tr.Ê cranicoÊ senzaÊ pdcÊ e/oÊ <Ê 2Ê episodiÊ vomito Cardio:Ê palpitazioni,Ê doloreÊ toracicoÊ >Ê 6Ê oreÊ senzaÊ FR* con ECG ndp, ipertensione, sincopeÊ senzaÊ FRV* Pneumo: Ê dispnea soggettiva e/o riferita Gastro:Ê doloreÊ addominaleÊ >Ê 6Ê hÊ lieve-moderatoÊ eÊ senzaÊ FR,Ê vomito,Ê diarreaÊ senza disidratazione, melena riferita, rettorragia lieve, ernie asintomatiche, dispepsia, emorroidi Neuro/psico:Ê cefalea senza FR, afasia, deficit sensitivo-motori, disartria > 24 h; parestesie/insensibilitˆ ,Ê tremori;Ê diplopia,Ê vertiginiÊ senzaÊ FR;Ê problemiÊ psichiatriciÊ noti,Ê crisiÊ dÕ ansia,Ê sintomiÊ psichiatriciÊ minoriÊ Dolore: moderato in atto (NRS = 4-7) o moderato-insopportabile (NRS = 4-10) ultimeÊ 24Ê h ReazioniÊ allergiche Ê inÊ attoÊ minori Ortopedici:Ê lombalgia moderata non traumatica (NRS = 4-7); dolori artro-muscolo- scheletrici moderati (NRS = 4-7), stiramenti muscolari, distorsioni minori Tabella 3 Tabella sintomi guida allegata all'algoritmo TEM v2. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 32 CODICE PEDIATRICO < 12 anni (se non specificate valgono situazioni come nellÕ adulto) SINTOMI E SITUAZIONI GUIDA VERDE SostanzaÊ aÊ bassaÊ tossicitˆ ,Ê causticoÊ nonÊ sintomatico,Ê pazienteÊ asintomatico ZoppiaÊ acuta TraumaÊ minoreÊ daÊ <Ê 12Ê h PatologiaÊ canaleÊ inguinale EruzioneÊ aÊ improntaÊ emorragica EruzioneÊ generalizzÊ daÊ <Ê 6Ê h EmaturiaÊ macroscopica Balanopostite PiantoÊ prolungatoÊ inÊ bimboÊ >Ê 6Ê mesi Tumefazione addominale riducibile UstioniÊ <Ê 5%Ê bimbiÊ <Ê 2Ê aa UstioniÊ <Ê 10%Ê bimbiÊ >Ê 2Ê aa Ê Ê Emorragie lievi in atto (no ematemesi) o < 6 h, facilmente controllabili Scompenso glicemico lieve (glic. = 40-300 mg/dl) IntossicazioniÊ minoriÊ (sostanzeÊ inerti,Ê nonÊ tossiche)Ê senzaÊ sintomi Infezioni: febbre in atto o con FR Traumi:Ê dinamicaÊ minore,Ê diÊ segmentiÊ minoriÊ oÊ 1Ê diÊ torace,Ê cranio,Ê addome,Ê bacino,Ê rachideÊ senzaÊ FR*; ferite minori, superficiali non complicate; distorsioni e lussazioniÊ segmentiÊ minoriÊ Ustioni 1° o di 2° con < 9% superfice corporea Urologici:Ê stranguria,Ê disuria,Ê pollachiuria,Ê oliguria,Ê ritenzioneÊ urina,Ê macroematuria,Ê herpesÊ genitale Ostetrici:Ê travaglioÊ conÊ contrazioniÊ >Ê 10Ê min Gineco:Ê mastiti,Ê sanguinamentiÊ vaginali,Ê leucorrea,Ê doloreÊ mestruale,vaginiti ORL: otalgia con febbre e/o otorrea, corpo estraneo Dermato:Ê esantemi-ecchimosi-petecchieÊ moltoÊ estesi Oculistici: dolore occhio, iperemia congiuntivale, fosfeni, fotopsie, metamorfopsie, emorragieÊ subcongiuntivali Odontostomatologici:Ê avulsione dente, frattura dente *FR = fattori di rischio in lista 2 allegata BIANCO VomitoÊ e/oÊ diarreaÊ senzaÊ segniÊ diÊ disidratazioneÊ aÊ insorgenza non acuta tempo refill < 2 sec Ustioni 1° estensione < 5% IngestioneÊ diÊ sostanzaÊ innocua,Ê pazienteÊ asintomatico TuttoÊ ci˜Ê cheÊ nonÊ rientraÊ negliÊ altriÊ codiciÊ colore Richieste Ê diÊ esami,Ê immunizzazione,Ê consulenzeÊ (tranneÊ cardiologica,Ê neurologica,Ê chirurgica),Ê contraccezione,Ê rimozioniÊ punti ProblemiÊ sociali Traumi:Ê lesioni minori (abrasioni superficiali < 10 cm, contusioni di segmenti minori,Ê puntureÊ conÊ aghi,Ê contattoÊ materialeÊ organico) Stipsi cronica (NB no se alvo chiuso a gas e feci), singhiozzo Dolore lieve (NRS = 0-3) in atto e/o cronico Urologici:Ê pruritoÊ genitali,Ê problemiÊ genitaliÊ minori Gineco: alterazioniÊ mestruali,Ê problemiÊ genitaliÊ minori,Ê noduliÊ seno ORL: otalgia; faringodinia e/o rinite e/o sinusite senza altri sintomi e segni associati, tappoÊ cerume Dermato:Ê macule, foruncoli, pediculosi, zecche, esantemi circoscritti, cisti, noduli, ascessiÊ <Ê 4Ê cm,Ê dermatitiÊ daÊ contatto,Ê geloni,Ê ustioniÊ solari,Ê verruche,Ê idrossiadenite,Ê unghiaÊ incarnita,Ê pruritoÊ isolato Oculistici, calazi, blefariti, corpo estraneo con obiettività normale Odontostomatologia:Ê gengivorragia, carie, odontalgie lievi, afta, vescicole bocca (HVS),Ê gengivite,Ê candidosi,Ê linguaÊ rossa Ortopedici:Ê torcicollo,Ê ematomaÊ subungueale,Ê giraditoÊ (pusÊ periungueale),Ê morsiÊ animali,Ê puntureÊ insetti TuttoÊ ci˜Ê cheÊ nonÊ rientraÊ negliÊ altriÊ codiciÊ colore Risposte Sì % (n) 1) Pensi che l’algoritmo TEM e la tabella modificati siano completi? 83Ê (15/18) 2) Pensi che l’algoritmo TEM e la tabella modificati siano esaustivi? 89Ê (16/18) 3) Pensi che lo Step 2, modificato, dell’algoritmo TEM sia ora completo? 94Ê (17/18) 4) Pensi che la tabella modificata, dell’algoritmo TEM è ora completa? 94Ê (17/18) 5) Pensi che l’ECG potrebbe aiutare nella codifica al triage? 83Ê (15/18) 6) Se sì alla domanda 5, pensi che l’ECG potrebbe esser incluso nell’algoritmo TEM? 83Ê (15/18) 7) Pensi che i pazienti fragili dovrebbero esser visitati prima? 78Ê (14/18) 8) Pensi che un programma potrebbe rendere più facile da memorizzare il TEM? 89Ê (16/18) 9) Pensi che un programma potrebbe rendere l’algoritmo TEM più facile da consultare? 89Ê (16/18) 10)Ê PensiÊ cheÊ unÊ programmaÊ rendebbeÊ ilÊ TEMÊ v2Ê pi•Ê veloceÊ daÊ consultare? 89Ê (16/18) 11)Ê PensiÊ cheÊ ilÊ TEMÊ v2Ê potrebbeÊ esserÊ usatoÊ nelÊ tuoÊ PS? 94Ê (17/18) Nota:Ê laÊ percentualeÊ diÊ rispostaÊ perÊ ilÊ secondoÊ round fu del 78% (18/23). Legenda:Ê InÊ nerettoÊ leÊ domandeÊ cheÊ nonÊ raggiunseroÊ ilÊ consenso. Concordanza è espressa nella mediana con un range = 0 (totale discordanza) – 5 (totale concordanza). TEM = Triage Emergency Method; PS = Pronto Soccorso.Ê Tabella 4 Questionario del secondo round. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 33 CODICE PEDIATRICO < 12 anni (se non specificate valgono situazioni come nellÕ adulto) SINTOMI E SITUAZIONI GUIDA VERDE SostanzaÊ aÊ bassaÊ tossicitˆ ,Ê causticoÊ nonÊ sintomatico,Ê pazienteÊ asintomatico ZoppiaÊ acuta TraumaÊ minoreÊ daÊ <Ê 12Ê h PatologiaÊ canaleÊ inguinale EruzioneÊ aÊ improntaÊ emorragica EruzioneÊ generalizzÊ daÊ <Ê 6Ê h EmaturiaÊ macroscopica Balanopostite PiantoÊ prolungatoÊ inÊ bimboÊ >Ê 6Ê mesi Tumefazione addominale riducibile UstioniÊ <Ê 5%Ê bimbiÊ <Ê 2Ê aa UstioniÊ <Ê 10%Ê bimbiÊ >Ê 2Ê aa Ê Ê Emorragie lievi in atto (no ematemesi) o < 6 h, facilmente controllabili Scompenso glicemico lieve (glic. = 40-300 mg/dl) IntossicazioniÊ minoriÊ (sostanzeÊ inerti,Ê nonÊ tossiche)Ê senzaÊ sintomi Infezioni: febbre in atto o con FR Traumi:Ê dinamicaÊ minore,Ê diÊ segmentiÊ minoriÊ oÊ 1Ê diÊ torace,Ê cranio,Ê addome,Ê bacino,Ê rachideÊ senzaÊ FR*; ferite minori, superficiali non complicate; distorsioni e lussazioniÊ segmentiÊ minoriÊ Ustioni 1° o di 2° con < 9% superfice corporea Urologici:Ê stranguria,Ê disuria,Ê pollachiuria,Ê oliguria,Ê ritenzioneÊ urina,Ê macroematuria,Ê herpesÊ genitale Ostetrici:Ê travaglioÊ conÊ contrazioniÊ >Ê 10Ê min Gineco:Ê mastiti,Ê sanguinamentiÊ vaginali,Ê leucorrea,Ê doloreÊ mestruale,vaginiti ORL: otalgia con febbre e/o otorrea, corpo estraneo Dermato:Ê esantemi-ecchimosi-petecchieÊ moltoÊ estesi Oculistici: dolore occhio, iperemia congiuntivale, fosfeni, fotopsie, metamorfopsie, emorragieÊ subcongiuntivali Odontostomatologici:Ê avulsione dente, frattura dente *FR = fattori di rischio in lista 2 allegata BIANCO VomitoÊ e/oÊ diarreaÊ senzaÊ segniÊ diÊ disidratazioneÊ aÊ insorgenza non acuta tempo refill < 2 sec Ustioni 1° estensione < 5% IngestioneÊ diÊ sostanzaÊ innocua,Ê pazienteÊ asintomatico TuttoÊ ci˜Ê cheÊ nonÊ rientraÊ negliÊ altriÊ codiciÊ colore Richieste Ê diÊ esami,Ê immunizzazione,Ê consulenzeÊ (tranneÊ cardiologica,Ê neurologica,Ê chirurgica),Ê contraccezione,Ê rimozioniÊ punti ProblemiÊ sociali Traumi:Ê lesioni minori (abrasioni superficiali < 10 cm, contusioni di segmenti minori,Ê puntureÊ conÊ aghi,Ê contattoÊ materialeÊ organico) Stipsi cronica (NB no se alvo chiuso a gas e feci), singhiozzo Dolore lieve (NRS = 0-3) in atto e/o cronico Urologici:Ê pruritoÊ genitali,Ê problemiÊ genitaliÊ minori Gineco: alterazioniÊ mestruali,Ê problemiÊ genitaliÊ minori,Ê noduliÊ seno ORL: otalgia; faringodinia e/o rinite e/o sinusite senza altri sintomi e segni associati, tappoÊ cerume Dermato:Ê macule, foruncoli, pediculosi, zecche, esantemi circoscritti, cisti, noduli, ascessiÊ <Ê 4Ê cm,Ê dermatitiÊ daÊ contatto,Ê geloni,Ê ustioniÊ solari,Ê verruche,Ê idrossiadenite,Ê unghiaÊ incarnita,Ê pruritoÊ isolato Oculistici, calazi, blefariti, corpo estraneo con obiettività normale Odontostomatologia:Ê gengivorragia, carie, odontalgie lievi, afta, vescicole bocca (HVS),Ê gengivite,Ê candidosi,Ê linguaÊ rossa Ortopedici:Ê torcicollo,Ê ematomaÊ subungueale,Ê giraditoÊ (pusÊ periungueale),Ê morsiÊ animali,Ê puntureÊ insetti TuttoÊ ci˜Ê cheÊ nonÊ rientraÊ negliÊ altriÊ codiciÊ colore dell’80% del consenso. I partecipanti concordavano sull’intro- duzione dell’ECG nel TEM v2. Non credevano che il paziente fragile avrebbe dovuto avere un percorso più veloce (Tabella 4). Discussione In questo studio, il TEM v1 era considerato applicabile in PS da un ampio gruppo di esperti italiani di triage. Usando la metodo- logia degli studi di consenso tipo Delphi, abbiamo sviluppato dal TEM v1, il nuovo metodo di triage TEM v2 che ha raggiunto un largo consenso tra gli esperti di triage inclusi in questo stu- dio. Questo è, a quanto ci risulta, il primo studio italiano che usa una metodologia Delphi con mail per raggiungere un consenso su un metodo di triage e per migliorarlo. Inoltre pochi studi hanno usato la tecnica Delphi applicata al triage. In passato sono stati condotti studi per costruire la validità di modelli di triage16-17 o per identificare il livello di consenso tra un gruppo di esperti in medicina d’urgenza su un set di indicato- ri di sovraffollamento in PS18. Molti sistemi di triage in uso sono basati sul consenso: l’Australasian Triage Scale2, il Canadian Triage and Acuity Scale (CTAS3, il Manchester Triage System (MTS)4 e l’Emergency Severity Index (ESI)5-8. Anche in Italia, tutti i metodi di triage sono basati sul consenso di esperti “locali”, pochi comunque raggiungono largo consenso e diffusione11. A parer nostro, i modelli di triage basati solo su consenso non costruito con una “metodologia” validata (tipo Delphi) sono de- boli e aperti a obiezioni, ad esempio: perdita di rappresentatività degli esperti (potrebbero esser reclutati solo esperti con singole competenze)19, possibilità di conflitto di interessi tra singoli e tra società. Quindi, per migliorare la “qualità” del loro consenso, i metodi di triage dovrebbero esser sviluppati con metodologie validate per servizi di assistenza sanitaria19,20 come la tecnica Delphi o quella dei “gruppi nominali”. Il metodo Delphi è una tecnica di costruzione del consenso svi- luppata per migliorare il decision making in una particolare area di interesse, dove le informazioni pubblicate sono inadeguate o contraddittorie20. Le principali caratteristiche sono20: • l’anonimato tra i partecipanti; • la “iterazione” (il processo si sviluppa in rounds, permetten- do ai singoli di cambiare opinione); • il “feedback controllato” con la rappresentazione delle ri- sposte del gruppo e relative percentuali di consenso (in- dicando la risposta di ogni individuo e la sua precedente risposta); • l’analisi statistica delle risposte del gruppo (usando misure dei risultati del giudizio del gruppo sulle questioni poste). In questo studio abbiamo deciso di usare il metodo Delphi per- ché in Italia non esiste unanimità sui metodi di triage: le linee guida italiane9 suggeriscono metodi di triage basati su 4 livelli di priorità ma non suggeriscono un unico metodo di triage in- traospedaliero. Di conseguenza sono in uso, nel nostro Paese, numerosi e differenti metodi e protocolli di triage, con il risul- tato paradossale che questa difformità si riproduce all’interno di una stessa regione. Inoltre, nessuno di questi metodi di triage, a quanto ci risulta, è stato studiato con indicatori di affidabilità e validità. Abbiamo scelto di verificare il consenso sul TEM v1 tra un grande gruppo di esperti di triage italiani perché questo model- lo aveva mostrato, in un precedente studio pilota10, una buona affidabilità inter- e intraoperatore nell’assegnazione di codici di priorità di triage e accuratezza nel predire il ricovero dei pazienti valutati. Inoltre, potrebbe esser semplice da insegnare, impara- re e consultare perché basato su un’unica flow-chart e tabella. Queste caratteristiche potrebbero rendere il TEM più fruibile in Pronto Soccorso. In questo studio la principale differenza con il metodo Delphi era che avevamo già un argomento specifico (il metodo di triage TEM v1) sul quale volevamo testare il grado di consenso tra un gruppo di esperti. Infatti, prima di iniziare lo studio, abbiamo inviato con mail, il TEM v1 e una breve guida a tutti i parteci- panti. Abbiamo poi usato i criteri e la metodologia Delphi per modificare e migliorare il modello. Invece, gli altri studi Delphi in genere partono da un argomento generico sul quale si tenta di raggiungere un consenso. In questo studio ci fu una discreta percentuale di nuovo invio dopo due rounds: 72% (18/25) con un significativo decremento dopo il secondo round (dal 98% al 78%). Molti partecipanti non inviarono nuovamente il questionario per ragioni personali. Dopo il primo round emerse che il TEM v1 poteva esser usato nei PS Italiani solo dopo modifiche (Tabella 2). In particolare, il gruppo di esperti pensava che non era sempli- ce da memorizzare e consultare e non rapidamente consultabile per la tabella allegata (Tabella 1). Inoltre, gli esperti considera- vano questa tabella incompleta perché priva della sessione pe- diatrica e dei principali sintomi dei codici di priorità inferiori (3, verde e 4, bianco). Seguendo queste indicazioni abbiamo sviluppato un nuovo mo- dello di triage, il TEM v2 (Figura 3, Tabella 3). Il principale li- mite del nuovo metodo è che potrebbe esser ugualmente difficile da consultare perché la tabella è ancora complessa. Comunque, prima di un’eventuale divulgazione e uso nei Pronto Soccorso, stiamo elaborando un software per agevolare la consultazione della tabella. Il TEM v2 raggiunse un largo consenso tra gli esperti di triage (Tabella 4). Questo studio ha i limiti legati alla metodica Delphi e al metodo TEM v2. Il primo è che potrebbe esserci un potenziale bias nella selezione dei partecipanti esperti20 perché non c’è accordo su chi sia un “esperto”. Abbiamo usato una rigorosa randomizzazione per selezionare i partecipanti: un gruppo molto ampio di infer- mieri e medici (per rappresentare tutte le figure professionali coinvolte nell’argomento), provenienti da ospedali e centri uni- versitari, da ospedali con basso e alto volume di pazienti in PS e da PS con diversi metodi e organizzazioni di triage (triage globa- le, spot-check ecc.). Abbiamo seguito, per la selezione, i criteri di precedenti studi12-14. Un altro problema con la metodica Delphi è la scelta del livello di consenso: potrebbe esser arbitrario e c’è un’ampia variabilità in studi precedenti. Per questo studio fu scelto il più alto e usato un cut-off indicato dalla letteratura: ≥ 80%12,14,16. I limiti relativi a una diffusione e a un uso del metodo TEM v2 sono: • sino a ora solo il TEM v1, e non il TEM v 2, è stato testato per la validità e affidabilità; • il TEM v2 è ancora complesso da usare specialmente per la tabella associata: potrebbe essere utile un software per ren- dere più semplice e rapida la consultazione. In conclusione, a quanto ci risulta, questo è il primo studio che misura l’accordo su un metodo di triage italiano usando un metodo tipo Delphi. I nostri dati suggeriscono che il metodo a quattro livelli, TEM v2, nell’attuale versione potrebbe rag- giungere un largo consenso tra esperti di triage italiani. Perciò sembra ragionevole e auspicabile valutare la sua performance e la sua validità in un vasto studio multicentrico. Al momento stiamo sviluppando un programma che semplifichi la sua con- sultazione e il suo utilizzo. Ringraziamenti Tutti gli esperti di triage reclutati in questo studio: Dall’Osso I, Granellini A, Brighi M, Cutispoto G, Arban M, Bramuzzo C, Gad- da G, Bruschini L, Farina M, Lando D, Busato C, Giacomelli E, Gamberoni ML, Bello M, Vacca E, Cerrina O, Feroce D, Fabrizio I. assistenzaÊ infermieristica em er ge nc y ca re jo ur na l - o rg an iz za zi o ne , c lin ic a, r ic er ca • A nn o V II nu m er o 3 • S et te m br e 20 11 • w w w .e cj .it MaterialeÊ protettoÊ daÊ copyright.Ê NonÊ fotocopiareÊ oÊ distribuireÊ elettronicamenteÊ senzaÊ lÕ autorizzazioneÊ scrittaÊ dellÕ editore. 34 Bibliografia 1. Thompson J, Dains J. Comprehensive Triage. Reston Publi- shing Company Inc., 1982. 2. Standards Committee Council. National Triage Scale. J Emerg Med 1994; 6: 145-146. 3. Beveridge R. CAEP issues. The Canadian triage and Acuity Scale: a new and critical element in health care reform. Cana- dian Association of Emergency Physician. J Emerg Med 1998; 16: 507-511. 4. Manchester Triage Group. 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