Farmeco 2012;13(Suppl 2)16-18.html
Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 2012; 13(Suppl 2): 16-18
Abruzzo
Abruzzo
Roberto Gasparini 1, Donatella Panatto 1,una Dirodi 2, Rosa Prato 3, Gianni Amunni 4,Valter Turello 5, Luigi Sudano 6, Paolo Cristoforoni 7, Sara Boccalini 8, Paolo Bonanni 8
1 Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova
2 Direzione Access to Medicine, GlaxoSmithKline, Verona
3 Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università degli Studi di Foggia
4 Dipartimento di Ginecologia, Perinatologia e Riproduzione Umana, Università di Firenze
5 Dipartimento di Prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica, Azienda USL 3 Genova
6 Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, Servizio Igiene, Sanità Pubblica, Veterinaria e degli Ambienti di lavoro
7 Dipartimento di Oncologia Ginecologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova
8 Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze
Abstract
In Abruzzo region 71% of women (aged 24-64) are screened regularly, meaning every 3 years. The analysis on cross-protective activity exercised by bivalent and quadrivalent vaccines shows that the bivalent vaccine could prevent more pre-cancerous lesions and cases of cervicocarcinoma than quadrivalent, and that the latter could prevent genital warts that are not prevented by bivalent. The major number of cases avoided by the bivalent make it possible to fully offset the cost savings related to warts associated with the quadrivalent vaccine. Furthermore, a cost-effectiveness analysis shows that, considering regional tariffs, the multiple cohort (12-year-old + 25-year-old women) vaccination strategy with a 90% coverage could prevent 16 cases of cervicocarcinoma and 7 related deaths more than the vaccination of only 12-year-old girls, and thus proves to be cost-effective (10,393 €/QALY).
Keywords
HPV; Vaccination strategy; Screening; Abruzzo; Cost-effectiveness analysis
Corresponding author
Roberto Gasparini
gasparini@unige.it
Disclosure
Il presente supplemento è stato realizzato con il finanziamento integrale di GlaxoSmithKline Spa
Ricorso allo screening
Il dato di copertura di screening per la regione Abruzzo è stato estrapolato dal report PASSI 2007 (Tabella I [1]).
Frequenza dello screening
Tasso di copertura (%)
Regolare (ogni 3 anni)
71
Irregolare (> 3 anni)
13
Mai
16
Tabella I. Copertura dello screening [1]
Analisi sull’attività di cross-protezione dei vaccini bivalente e quadrivalente
I risultati contenuti in Tabella II mostrano che entrambi i vaccini, bivalente e quadrivalente, apportano benefici clinici rispetto alla non vaccinazione. In particolare, si eviterebbero con il quadrivalente e il bivalente, rispettivamente da 564 a 737 casi di pap test anomali, da 468 a 481 CIN1, da 159 a 199 CIN2/3, da 48 a 55 casi di CCU (cancro della cervice uterina), e circa 560 casi di condilomi (questi ultimi dovuti esclusivamente all’azione del quadrivalente). I casi evitati in più dal bivalente di lesioni precancerose e CCU permetterebbero di compensare completamente i risparmi sui costi relativi ai condilomi associati al vaccino quadrivalente. Infatti i costi totali annui evitati sono di € 1.057.273 per il bivalente e € 1.005.667 per il quadrivalente.
Tipo di vaccino
Pap test anomali
CIN1
Condilomi
CIN2/3
Cancro
Casi prevenibili (n/anno)*
3.319
964
664
259
63
Costo unitario (€/caso)
81
306
146
992
11.922
Efficacia del vaccino (%)
Bivalente
22,2
49,9
0,0
76,8
86,5
Quadrivalente
17,0
48,5
84,3
61,5
76,5
Casi evitati (n)
Bivalente
737
481
0
199
55
Quadrivalente
564
468
559
159
48
Costi evitati (€)
Bivalente
59.682
147.111
0
197.253
653.227
Quadrivalente
45.702
143.131
81.503
158.070
577.260
Totale costi evitati (€/anno)
Bivalente
1.057.273
Quadrivalente
1.005.667
Differenza
51.606
Tabella II. Analisi dei costi dei vaccini bivalente e quadrivalente
* In base all’età di vaccinazione
Popolazione femminile 25-64 anni = 363.717
Analisi sull’introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte
La campagna vaccinale
La Tabella III confronta i dati per la vaccinazione di una coorte singola e di una coorte multipla.
Strategia vaccinale
Coorte singola
Coorte multipla
Coorte da vaccinare
12enni
12enni + 25enni
Dimensione coorte (n)*
5.634
12.233
Copertura attesa (%)
90
90
Tabella III. Dati da considerare per l’ipotesi di introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte
* Dati Demo_ISTAT [2] per le ragazze al 12° e 25° anno di età, aggiornati al 1 gennaio 2011
Costi
I costi di screening e trattamento sono riportati nella Tabella IV.
Interventi
Oggetto
Costo (€)
Screening e trattamento CIN(primo anno)
Screening negativo (pap test)
13,74
Trattamento CIN1
261,38
Trattamento CIN2/3
981,21
Follow up delle CIN (anni successivi)
Follow up CIN1
45,14
Follow up CIN2/3
90,28
Trattamento cancro (complessivo)
Cancro (media pesata dei vari stadi)
10.251
Vaccino
1 ciclo completo di vaccinazione
3 × 50,00 + 7,25 (costo vaccino + costo somministrazione)
Tabella IV. Costi regionali dei trattamenti
In Tabella V sono riportati i benefici clinici e i risultati farmacoeconomici calcolati seguendo le singole coorti per tutta la vita.
Benefici clinici
Casi evitati vaccinando le 12enni
Casi evitati vaccinando12enni + 25enni
Benefici da vaccinazione delle due coorti (12enni + 25enni)
Casi di CCU (n)
19
35
16
Morti da CCU (n)
8
15
7
Lesioni CIN2/3 (n)
174
286
112
Risultati farmacoeconomici*
Vaccinazione12enni
Vaccinazione12enni + 25enni
Differenza
Rapporto incrementale (€/QALY)
Costi totali (€)
1.360.185
3.268.832
1.908.647
Anni di vita guadagnati
168,453
352,131
183,678
10.391 (ICER)
QALY
168,436
352,084
183,648
10.393 (ICUR)
Tabella V. Coorte singola e multipla: benefici clinici e analisi economica
* I risultati farmacoeconomici sono scontati annualmente del 3%
Nelle prime due colonne sono indicati i casi che potrebbero essere evitati vaccinando solo le 12enni e vaccinando le 12enni + 25enni; l’ultima colonna rappresenta i benefici clinici evitati in più dalla vaccinazione delle due coorti, rispetto alla vaccinazione della singola coorte. Per la regione Abruzzo si eviterebbero in più 112 lesioni CIN2/3, 16 casi di CCU e 7 morti da cervicocarcinoma.
In Tabella V è mostrato anche l’impatto finanziario della vaccinazione in termini di costi totali associati alla strategia screening + vaccinazione. Il maggior impegno di budget richiesto per la strategia multicoorte è da considerarsi sino a saldatura delle coorti, per poi continuare a vaccinare solo le 12enni. Anche prendendo in considerazione i valori di ICER (Incremental Cost-Effectiveness Ratio) e ICUR (Incremental Cost-Utility Ratio) si evidenzia come entrambi siano favorevoli all’aggiunta della seconda coorte.
Conclusioni
Da entrambe le analisi effettuate si evince che la vaccinazione, sia essa indirizzata a una singola o multipla coorte, è costo-efficace e apporta numerosi benefici di salute in termini di riduzione delle lesioni precancerose e dei casi di CCU. La strategia vaccinale multicoorte implica un maggiore investimento economico da parte della regione Abruzzo, ma le lesioni CIN2/3 e i casi di cervicocarcinoma evitati costituiscono, per il servizio sanitario regionale, un risparmio in termini di costi diretti associati alla patologia.
Infatti, come mostra la prima analisi, che fa riferimento a un periodo di un anno, allo steady state, cioè quando l’intera coorte sia stata vaccinata, le lesioni precancerose e i CCU evitati si traducono in termini economici in un risparmio importante di € 1.057.273 dovuti al bivalente e € 1.005.667 dovuti al quadrivalente.
Bibliografia
1. Istituto Superiore di Sanità. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Disponibile all’indirizzo: http://www.epicentro.iss.it/passi/sorvRisultatiRegionale.asp">http://www.epicentro.iss.it/passi/sorvRisultatiRegionale.asp (ultimo accesso settembre 2012)
2. Istat. Demografia in cifre. Disponibile all’indirizzo: http://demo.istat.it/ (ultimo accesso settembre 2012)