Farmeco 2012;13(Suppl 2)37-39.html Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 2012; 13(Suppl 2): 37-39 Lazio Lazio Roberto Gasparini 1, Donatella Panatto 1,una Dirodi 2, Rosa Prato 3, Gianni Amunni 4,Valter Turello 5, Luigi Sudano 6, Paolo Cristoforoni 7, Sara Boccalini 8, Paolo Bonanni 8 1 Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova 2 Direzione Access to Medicine, GlaxoSmithKline, Verona 3 Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università degli Studi di Foggia 4 Dipartimento di Ginecologia, Perinatologia e Riproduzione Umana, Università di Firenze 5 Dipartimento di Prevenzione U.O. Igiene e Sanità Pubblica, Azienda USL 3 Genova 6 Assessorato Sanità, Salute e Politiche Sociali, Servizio Igiene, Sanità Pubblica, Veterinaria e degli Ambienti di lavoro 7 Dipartimento di Oncologia Ginecologica, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova 8 Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze Abstract In Lazio region 79% of women (aged 24-64) are screened regularly, meaning every 3 years. The analysis on cross-protective activity exercised by bivalent and quadrivalent vaccines shows that the bivalent vaccine could prevent more pre-cancerous lesions and cases of cervicocarcinoma than quadrivalent, and that the latter could prevent genital warts that are not prevented by bivalent. The major number of cases avoided by the bivalent make it possible to fully offset the cost savings related to warts associated with the quadrivalent vaccine. Furthermore, a cost-effectiveness analysis shows that, considering regional tariffs, the multiple cohort (12-year-old + 25-year-old women) vaccination strategy with a 90% coverage could prevent 51 cases of cervicocarcinoma and 23 related deaths more than the vaccination of only 12-year-old girls, and thus proves to be cost-effective (8,555 €/QALY). Keywords HPV; Vaccination strategy; Screening; Lazio; Cost-effectiveness analysis Corresponding author Roberto Gasparini gasparini@unige.it Disclosure Il presente supplemento è stato realizzato con il finanziamento integrale di GlaxoSmithKline Spa Ricorso allo screening Il dato di copertura di screening per la regione Lazio è stato estrapolato dal report PASSI 2007-08 (Tabella I [1]) Frequenza dello screening Tasso di copertura (%) Regolare (ogni 3 anni) 79 Irregolare (> 3 anni) 11 Mai 10 Tabella I. Copertura di screening [1] Analisi sull’attività di cross-protezione dei vaccini bivalente e quadrivalente I risultati contenuti in Tabella II mostrano che entrambi i vaccini, bivalente e quadrivalente, apportano benefici clinici rispetto alla non vaccinazione. In particolare, si eviterebbero con il quadrivalente e il bivalente, rispettivamente da 2.565 a 3.350 casi di pap test anomali, da 2.127 a 2.186 lesioni CIN1, da 725 a 904 CIN2/3, da 220 a 249 casi di CCU (cancro della cervice uterina), e circa 2.500 casi di condilomi (questi ultimi dovuti esclusivamente all’azione del quadrivalente). I casi evitati in più dal bivalente di lesioni precancerose e CCU permetterebbero di compensare completamente i risparmi sui costi relativi ai condilomi associati al vaccino quadrivalente. Infatti i costi totali annui evitati sono di € 4.807.011 per il bivalente e € 4.572.381 per il quadrivalente. Tipo di vaccino Pap test anomali CIN1 Condilomi CIN2/3 Cancro Casi prevenibili (n/anno)* 15.088 4.381 3.017 1.178 288 Costo unitario (€/caso) 81 306 146 992 11.922 Efficacia del vaccino (%) Bivalente 22,2 49,9 0,0 76,8 86,5 Quadrivalente 17,0 48,5 84,3 61,5 76,5 Casi evitati (n) Bivalente 3.350 2.186 0 904 249 Quadrivalente 2.565 2.127 2.542 725 220 Costi evitati (€) Bivalente 271.349 668.856 0 896.833 2.969.973 Quadrivalente 207.790 650.764 370.564 718.683 2.624.580 Totale costi evitati (€/anno) Bivalente 4.807.011 Quadrivalente 4.572.381 Differenza 234.630 Tabella II. Analisi dei costi dei vaccini bivalente e quadrivalente * In base all’età di vaccinazione Popolazione femminile 25-64 anni = 1.653.681 Analisi sull’introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte La campagna vaccinale La Tabella III confronta i dati per la vaccinazione di una coorte singola e di una coorte multipla. Strategia vaccinale Coorte singola Coorte multipla Coorte da vaccinare 12enni 12enni + 25enni Dimensione coorte (n)* 26.092 53.235 Copertura attesa (%) 90 90 Tabella III. Dati da considerare per l’ipotesi di introduzione di una seconda coorte di giovani donne adulte * Dati Demo_ISTAT [2] per le ragazze al 12° e 25° anno di età, aggiornati al 1 gennaio 2011 Costi I costi di screening e trattamento sono riportati nella Tabella IV. Interventi Oggetto Costo (€) Screening e trattamento CIN(primo anno) Screening negativo (pap test) 5,16 Trattamento CIN1 237,44 Trattamento CIN2/3 990,63 Follow up delle CIN (anni successivi) Follow up CIN1 29,53 Follow up CIN2/3 59,06 Trattamento cancro (complessivo) Cancro (media pesata dei vari stadi) 10.955 Vaccino 1 ciclo completo di vaccinazione 3 × 50,00 + 7,25 (costo vaccino + costo somministrazione) Tabella IV. Costi regionali dei trattamenti In Tabella V sono riportati i benefici clinici e i risultati farmacoeconomici calcolati seguendo le singole coorti per tutta la vita. Benefici clinici Casi evitati vaccinando le 12enni Casi evitati vaccinando12enni + 25enni Benefici da vaccinazione delle due coorti (12enni + 25enni) Casi di CCU (n) 71 122 51 Morti da CCU (n) 31 54 23 Lesioni CIN2/3 (n) 794 1.245 451 Risultati farmacoeconomici* Vaccinazione12enni Vaccinazione12enni + 25enni Differenza Rapporto incrementale (€/QALY) Costi totali (€) 5.409.545 11.873.004 6.463.459 Anni di vita guadagnati 780,146 1.535,692 755,546 8.554 (ICER) QALY 780,070 1.535,500 755,430 8.555 (ICUR) Tabella V. Coorte singola: benefici clinici e analisi economica * I risultati farmacoeconomici sono scontati annualmente del 3% Nelle prime due colonne sono indicati i casi che potrebbero essere evitati vaccinando solo le 12enni e vaccinando le 12enni + 25enni; l’ultima colonna rappresenta i benefici clinici evitati in più dalla vaccinazione delle due coorti, rispetto alla vaccinazione della singola coorte. Per la regione Lazio si eviterebbero in più 451 lesioni CIN2/3, 51 casi di CCU e 23 morti da cervicocarcinoma. In Tabella V è mostrato anche l’impatto finanziario della vaccinazione in termini di costi totali associati alla strategia screening + vaccinazione. Il maggior impegno di budget richiesto per la strategia multicoorte è da considerarsi sino a saldatura delle coorti, per poi continuare a vaccinare solo le 12enni. Anche prendendo in considerazione i valori di ICER (Incremental Cost-Effectiveness Ratio) e ICUR (Incremental Cost-Utility Ratio) si evidenzia come entrambi siano favorevoli all’aggiunta della seconda coorte. Conclusioni Da entrambe le analisi effettuate si evince che la vaccinazione, sia essa indirizzata a una singola o multipla coorte, è costo-efficace e apporta numerosi benefici di salute in termini di riduzione delle lesioni precancerose e dei casi di CCU. La strategia vaccinale multicoorte implica un maggiore investimento economico da parte della regione Lazio, ma le lesioni CIN2/3 e i casi di cervicocarcinoma evitati costituiscono, per il servizio sanitario regionale, un risparmio in termini di costi diretti associati alla patologia. Infatti, come mostra la prima analisi, che fa riferimento a un periodo di un anno, allo steady state, cioè quando l’intera coorte sia stata vaccinata, le lesioni precancerose e i CCU evitati si traducono in termini economici in un risparmio importante di € 4.807.011 dovuti al bivalente e € 4.572.381 dovuti al quadrivalente. Bibliografia 1. Istituto Superiore di Sanità. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Disponibile all’indirizzo: http://www.epicentro.iss.it/passi/sorvRisultatiRegionale.asp (ultimo accesso settembre 2012) 2. Istat. Demografia in cifre. Disponibile all’indirizzo: http://demo.istat.it/ (ultimo accesso settembre 2012)