Nuovo-1 11Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati INTRODUZIONE L’influenza è un’infezione virale acuta che colpisce le vie respiratorie e la cui diffusione è caratterizzata dal ripetersi di epidemie e pandemie i. Per l’entità del suo impatto sociale, misurabile in termini di eccesso di morbilità, ospedalizzazione e mortalità, essa costituisce un serio problema sanitario pubblico, a livello mondiale (Perez-Tirse et al., 1992; Levy, 1996; Postma et al., 2000). Negli Stati Uniti, ad esempio, durante epi- demie influenzali normali è stata stimata un’in- cidenza del 10-20% della popolazione (Klimonov et al., 1999); le conseguenze si sono ogni volta tradotte in un sovraccarico delle strut- ture sanitarie (visite mediche, ricoveri), in un sensibile assenteismo dal lavoro per indisposi- zione e in un tasso di mortalità che è stato valu- tato mediamente attorno agli 8 decessi per 100.000 abitanti (Sullivan, 1996). Tassi d’incidenza del 10-15% sono stati re- centemente stimati anche per l’Italia (Pregliasco et al., 1999). Qui l’influenza rappresenta la terza causa di morte per patologia infettiva, dopo l’AIDS e la tubercolosi (Ministero della Sanità, 1998). MATERIALI E METODI Il presente lavoro si basa su dati clinici pro- venienti dallo Studio 606ii, il primo che, nella conoscenza della malattia influenzale, abbia per- messo di passare in Italia dallo stadio presuntivo (senza alternative fino a tutto il 1999) a quello osservazionale, su un duplice piano: - clinico; - incidenza della malattia, diagnosticata con pa- rametri clinici; - presenza di eventuali complicanze, identifica- te in tipologia e numero; - economico; - consumo di risorse sanitarie (visite mediche e specialistiche, diagnostica, ospedalizzazione, farmaci); - perdite di produttività per assenza dal lavoro causata dalla malattia. Lo Studio 606 è stato progettato e realizza- to dalla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG)iii, coinvolgendo circa 200 medici di me- dicina generale (MMG) in due regioni campio- ne, Lombardia e Puglia; la fase di rilevamento si è svolta dal 15 dicembre 1998 al 15 marzo 1999. Per le finalità di tale fase, l’influenza dia- gnosticata secondo parametri clinici è stata definita come presenza contemporanea di: - febbre > 38° C; - almeno un sintomo sistemico tra: cefalea, ma- lessere, mialgia/artralgia, sensazione di febbre RICERCA ORIGINALE ABSTRACT The influenza is an acute viral infection that strikes respiratory tract and its diffusion is characteristic of epidemic and pandemic reoccurence. Globally the influenza represents, for the entity of its social impact (measurable in terms of morbility, hospitalization and mortality), a heavy healt care problem. In Italy the estimated incidence is 10-15%: the influenza is the third death cause for infectiuos disease, after AIDS and tubercolosis. This study is based on the Studio 606, the first italian study that allow us to pass from the presumptive phase to the observational one. The Studio 606 has been projected and realized by the Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), involving about 200 general practitioners (MMG) in two sample region, Lombardia and Puglia. The study has been developed between December the 15th, 1998 and March the 15th, 1999. The influenza causes especially indirect costs: most of people affected with influenza doesn’t go to work for about five days and these absences create an average cost per capita of £558.000. This indirect cost represents 87% of total average cost of one single influenza event. Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1): 11-18 I costi dell’influenza in Italia C. Lucioni¤, B. Costa¥, A. Sessa§ ¤ Istituto di Economia Sanitaria, Milano ¥ Direzione Medica Glaxo-Wellcome, Vero- na § Società Italiana di Me- dicina Generale (SIMG, Firenze) Nota i L’elevato tasso di mu- tazione di cui sono do- tati i virus responsabili di questa malattia por- ta a eludere la risposta immune dell’ospite do- vuta a precedenti infe- zioni; da qui, il susse- guirsi ciclico di epide- mie/pandemie, storica- mente documentate fin da tempi remoti. 12 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati (sudorazione, brividi), astenia; - almeno un sintomo respiratorio tra: tosse, mal di gola, congestione nasale/rinorrea. Nel periodo di rilevamento, ogni MMG ha registrato tutte le visite (ambulatoriali e domiciliari) effettuate, segnalando quali di que- ste avevano portato alla diagnosi di influenza. Nel corso dello stesso periodo, per ciascun mese considerato sono stati individuati i primi 10 pazienti consecutivi visitati dal MMG con diagnosi di influenza e per ognuno di questi sono stati registrati: - età, sesso, professione; - sintomatologia; - patologie concomitanti; - eventuali complicanze; - eventuali altre visite (mediche o specialisti- che); - eventuali indagini diagnostiche (rx, esami ematochimici, ecc.); - eventuali ricoveri ospedalieri; - farmaci prescritti e/o autoprescritti; - numero delle giornate lavorative (o di scuola) eventualmente perse. Sono state effettuate circa 197.000 visite e sono stati registrati più 6.000 pazienti con in- fluenza clinica. Un ampio resoconto della parte clinica del- lo Studio 606 è già stato pubblicato (Sessa et al., 2000); se ne è fatta una presentazione an- che nel corso di un recente convegno interna- zionale (Costa et al., 2000). La parte economica dello studio viene trat- tata nel presente lavoro. A questo proposito, per la valorizzazione delle risorse sanitarie uti- lizzate dai pazienti, sono stati adottati i seguen- ti costi unitari. Visita medica. Dato che i MMG sono pagati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) con un sistema a capitazione, l’importo su cui ci si è orientati (21.800 lire a visita) è un costo medio ottenuto dividendo l’ammontare complessivo (6.900 mi- liardi di lire) pagato nel 1997 ai circa 60.000 MMG convenzionati col SSN (Ministero del Tesoro, 1998) per il numero totale delle visite effettuate, pari a 316 milioni (IMS, 1998). Visita specialistica. Mentre un mercato privato dei MMG è pra- ticamente inesistente in Italia, in campo specia- listico la presenza di un mercato privato paral- lelo (a prezzi ben più alti di quello pubblico) ha un suo peso nel determinare il costo sociale complessivo del servizio. Per semplicità (e co- munque ottenendo un dato più conservativo) abbiamo però trascurato questa considerazio- ne, adottando come costo unitario quello della tariffa pubblica: 40.000 lire (Ministero della Sa- nità, 1996). Indagini diagnostiche. Anche per queste si sono utilizzate le spe- cifiche tariffe del SSN (Ministero della Sanità, 1996). Ricoveri ospedalieri. Sono stati valorizzati con le tariffe dei DRG (Ministero della Sanità, 1997) corrispondenti alle complicanze per cui erano stati effettuati i rico- veri (ad esempio: infezione AVR, polmonite, ecc.). Farmaci. I consumi farmacologici (fuori ospedale, beninteso) non antibiotici sono stati valorizza- ti a prezzi al pubblico a fine 1998 (L’Informato- re Farmaceutico, 1999), ipotizzando, secondo i casi, che il trattamento si protraesse media- mente per 3 giorni, oppure che venisse utilizza- ta tutta la confezione. Il consumo di antibiotici, invece, non essendo il principio attivo di que- sti ultimi sempre precisato nella rilevazione, è stato da noi stimato sulla base del mix di merca- to nazionale per le diagnosi di influenza (IMS, 1999) nella stagione influenzale 1998-99; per ciascun farmaco è stato calcolato il prezzo al pubblico della rispettiva DDD e ipotizzata una durata di trattamento media di 4 giorni. Per quanto riguarda, infine, la valutazione dei costi indiretti dovuti alle assenze dal lavoro per malattia, va premesso che a ciascun giorno di assenza individuale viene generalmente at- tribuito un valore economico corrispondente all’avvenuta perdita di produzione – valore che, secondo la teoria del capitale umano, si assu- me uguale al costo totale del lavoro per lo stes- so periodo di tempo (Weinstein et al., 1997)iv. In mancanza di specifiche rilevazioni cam- pionarie, tale costo è stato da noi stimato pari a 240.000 lire, importo ottenuto dividendo il dato medio annuo dei redditi da lavoro per unità di lavoro a prezzi correnti 1998 (Banca d’Italia, 1999) per il numero convenzionalmente accet- tato di 220 giornate lavorative all’anno. Si è ritenuto opportuno attribuire, sia pure a titolo più che altro indicativo, un peso econo- mico anche alle assenze da scuola, soprattutto perché a queste corrisponde una quota del ser- vizio educativo offerto dal settore scolastico che rimane risorsa inutilizzata, e quindi costitui- sce un puro costo senza rientro. Tale costo è stato ricondotto a quella quota di produzione didattica dell’insegnante di clas- se che non può essere utilizzata dall’allievo in quanto assente. Per valutare monetariamente tale quota, il reddito medio annuo pro-capite da lavoro dipendente nella Pubblica Ammini- strazione (Banca d’Italia, 1999), adottato come proxy del valore della produzione didattica in- dividuale in capo a un anno, è stato suddiviso su 205 giorni - numero minimo di durata di un anno scolastico - e poi su 20 alunni (cioè a metà I costi dell’influenza in Italia Nota ii Studio SEIOSEI (606): Studio Epidemiologico sull’Influenza e gli Outcomes della Sindro- me influenzale E del- l’Influenza. Nota iii La ricerca si è resa possibile anche grazie a un supporto econo- mico e metodologico da parte di Glaxo Wellcome. Nota iv Spesso, si ipotizza an- che che, trascorso un certo periodo frizionale (necessario al reperimento e alla for- mazione di nuovo per- sonale), il lavoratore assente possa venire sostituito senza ulterio- ri perdite di produzio- ne; indicativamente, la durata di tale periodo potrebbe essere di tre mesi (Koopmanschap et al., 1994). Peraltro, essendo emerso dai dati campionari dello studio che l’assenteismo medio individuale per influen- za era di 4-5 giorni al- l’anno (quindi ben al di sotto della durata sud- detta) non si è posto il problema di tenere conto di alcun periodo frizionale. Nota v Col termine di costo opportunità si è inteso indicare il ritorno eco- nomico che si sarebbe conseguito impiegando alternativamente e in modo altrettanto con- veniente gli investimen- ti fatti nel settore sco- lastico. 13Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati tra un minimo di 15 e un massimo di 25 per clas- se). In definitiva, per ogni giorno di assenza da scuola compiuta da un paziente è stato valuta- to un costo opportunità di circa 15.000 lire vi. La prospettiva economica di analisi del pre- sente lavoro è orientata alla collettività (a esclu- sivo carico della quale sono tipicamente i costi indiretti); le tariffe (del nomenclatore e dei DRG) sono state usate come proxy dei costi reali. Tutti i valori monetari sono riferiti al 1998. RISULTATI Nell’influenza, a differenza di altre patologie, i costi indiretti sono preponderanti rispetto a quelli diretti (89% contro 11%, rispettivamen- te): è ciò che innanzitutto risulta dalla Tabella 1, dove sono sintetizzati i risultati economici del- lo studio. I costi indiretti per paziente, pari a circa 569 mila lire, sono essenzialmente dovuti all’assen- za per alcuni giorni dal lavoro in conseguenza della malattia. I costi diretti (69 mila lire circa) sono costituiti per poco più di un terzo (35%) da quelli per le visite mediche e specialistiche, per una parte analoga dal costo dei ricoveri e per il rimanente dal costo dei farmaci (quello per la diagnostica è marginale: solo il 2%). La Tabella 2 permette di esaminare i costi diretti in dettaglio. Innanzitutto, per quanto riguarda le visite mediche, su 6.057 pazienti campionari ci sono state soltanto 22 visite specialistiche: ciò si- gnifica che, in caso d’influenza, questo tipo di C. Lucioni , B. Costa, A. Sessa risorsa è poco utilizzato. Al contrario, il nume- ro di visite di medicina generale (6.679) indica che qualcuno dei pazienti ha ricevuto anche più di una visita. Tra gli esami diagnostici, quello di gran lun- ga più praticato (164 volte su 229 diagnosi in tutto) è stato la radiografia toracica, che viene così a incidere mediamente per quasi mille (812) lire sul costo del singolo paziente. Il ricovero ospedaliero di maggior frequen- za (7 volte) e contemporaneamente a tariffa più elevata (7.685.000 lire) è stato quello per pol- monite con complicanze. Nel complesso, si noti che, dato l’altissimo costo unitario della risor- sa, (solo) 26 ricoveri su 6.057 pazienti sono sta- ti sufficienti a dar luogo a più di un terzo di tutti i costi diretti. Ci sono state 13.321 terapie farmacologiche (quindi, mediamente, più di 2 per paziente), di cui quella antibiotica arriva a costituire un ter- zo del costo dei farmaci (6.349 lire su 18.692). I pazienti che hanno assunto antibiotici rappre- sentano il 35% del totale – percentuale peraltro uguale a quella dei pazienti con complicanze. I costi indiretti sono documentati nella Ta- bella 3. Ben quasi la metà dei pazienti (2.927 su 6.057) è stata costretta dall’influenza a rimanere a casa dal lavoro per circa cinque (4,8) giornivi. Valo- rizzando il monte complessivo delle giornate di assenza e suddividendolo su tutti i pazienti (as- senti o no) si ottiene il costo che un episodio di influenza comporta mediamente in termini di produttività perduta: più di mezzo milione (558.177) di lirevii. Tabella 1 COSTI MEDI DELL'INFLUENZA PER PAZIENTE (lire) % % COSTI DIRETTI Visite 24.184 35% Diagnostica 1.098 2% Ricoveri 24.571 36% Farmaci 18.692 27% totale costi diretti 68.545 100% 11% COSTI INDIRETTI Assenze dal lavoro 558.177 98% Assenze da scuola 11.080 2% totale costi indiretti 569.257 100% 89% totale costi 637.802 100% Nota vi Naturalmente, anche altri pazienti sono stati costretti a letto; ma dato che essi non erano in condizioni lavorative (perché casalinghe, pensionati, ecc.), non era certo il caso di te- nerne conto agli effetti dei costi indiretti qui considerati. Nota vii Il costo medio di un singolo episodio di assenteismo dal lavoro legato all’influenza è, invece, di 1.152.000 lire. 14 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati In termini di costi-opportunità scolastici, in- vece, il danno economico risulta molto più con- tenuto: circa 11 mila lire. Tornando ai costi diretti, è interessante con- frontare quelli relativi ai pazienti a rischio con quelli dei pazienti non a rischio, intendendo per i primi coloro che hanno più di 65 anni di età o presentano patologie concomitanti (Tabella 4). Circa un paziente influenzato su sei è a ri- schio. In questo caso, i suoi costi diretti sono complessivamente più del triplo dei quelli di un paziente non a rischio (154.979 contro 47.412); ma il divario più evidente si manifesta a livello dei costi di ricovero, che, sempre nei pazienti a rischio, sono di 21 volte maggiori. DISCUSSIONE La notevole numerosità del campione (più di 6.000 pazienti), la sua collocazione geografi- ca differenziata e, infine, il criterio di casualità seguito nell’assegnazione dei pazienti allo stu- dio, autorizzano a considerare le proporzioni campionarie riscontrate (ad es. nel ricorso alle diverse risorse sanitarie, oppure nelle assenze I costi dell’influenza in Italia Tabella 2 COSTI DIRETTI DELL'INFLUENZA Visite N° visite costo/ visita (lire) N° pazienti costo medio/ paziente (lire) MMG 6.679 21.800 6.057 24.039 Specialista 22 40.000 6.057 145 totale 6.701 24.184 Diagnostica N° esami tariffa/esame (lire) N° pazienti costo medio/paziente (lire) Rx torace 164 30.000 6.057 812 Rx seni paranasali 9 43.000 6.057 64 Rx cranio 2 43.000 6.057 14 Rx non specif. 6 36.500 6.057 36 emocromo 13 6.200 6.057 13 VES 13 3.500 6.057 8 espettorato 13 52.600 6.057 113 ECG 5 22.500 6.057 19 emogasanalisi 2 31.250 6.057 10 tampone faringeo 1 11.200 6.057 2 es. audiometrico 1 40.000 6.057 7 totale 229 1.098 Ricoveri N° ricoveri DRG tariffa/ ricovero (lire) N° pazienti costo medio/paziente (lire) infezione AVR 4 069 3.476.000 6.057 2.296 bronchite 1 097 3.609.000 6.057 596 polmonite sc 5 090 5.128.000 6.057 4.233 polmonite cc 7 089 7.685.000 6.057 8.881 BPCO 5 088 5.587.000 6.057 4.612 insuff. cardiaca 4 127 5.986.000 6.057 3.953 totale 26 24.571 Farmaci N° terapie costo medio/ terapia (lire) N° pazienti costo medio/paziente (lire) paracetamolo 4.605 4.247 6.057 3.229 ASA 1.967 5.400 6.057 1.754 antitosse 2.626 11.617 6.057 5.036 FANS 1.967 7.155 6.057 2.324 antibiotici 2.156 17.838 6.057 6.349 totale 13.321 18.692 totale costi diretti -> 68.545 15Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati C. Lucioni , B. Costa, A. Sessa o no dal lavoro per malattia) come effettiva- mente rappresentative della generalità delle si- tuazioni. I risultati economici, ottenuti integran- do tali indicazioni con i costi unitari in massima parte di natura tariffaria, poggiano dunque su una base empirica solida. Abbiamo comunque ritenuto interessante fare qualche raffronto con risultati ottenuti in altri lavori. In uno studio francese (Livartowski et al., 1998) sono state effettuate delle valutazioni sui costi dell’influenza ricorrendo a dati pubblicati (sull’incidenza) e a due indagini ad hoc: una presso un campione di MMG, per raccogliere gli standard delle prescrizioni farmacologiche in caso di influenza, e una con un gruppo di 142 pazienti (tutti con influenza confermata da pre- lievo virologico) ai quali sono state chieste in- formazioni circa il numero delle visite mediche, la frequenza delle complicanze e dei ricoveri, la durata e la frequenza delle assenze dal lavoro. Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, si è cercato un aumento significativo del numero di ammissioni nel corso dell’epidemia del 1997-98 e degli anni precedenti. Non essendo stata tro- vata tale significatività, si è rinunciato a quan- tificare i costi relativi a questo tipo di risorsa. Il valore economico di una giornata di lavo- ro perduta è stato rapportato all’indennità di malattia giornaliera in Francia, vale a dire l’equi- valente di 69.400 lire (al 1998). Come mostra la Tabella 5, i risultati dello studio francese (convertiti, per confronto, in lire 1998) si discostano alquanto da quelli cui è pervenuto il presente lavoro. Nello studio francese, i costi diretti di un caso (98 mila lire circa) ammontano a quasi una volta e mezzo quelli riportati nel nostro studio – da notare, oltretutto, che non vi è compresa la componente del costo per ricoveri in ospe- dale, i quali danno invece luogo a più di un terzo dei costi diretti italiani. Il costo medio delle assenze dal lavoro do- vute all’influenza (147 mila lire circa), all’inver- so, figura nello studio francese meno di un ter- zo dell’analogo nel nostro studio. Risulta pe- raltro, dalla documentazione che accompagna quello studio, che in Francia la durata media di un’assenza è paragonabile a quella riscontrata in Italia (5,1 contro 4,8 giorni) e così pure la percentuale di assenze da parte di pazienti in posizione lavorativa su tutta la popolazione in- fluenzata (41,6% contro 48,3%); la spiegazione della differenza sta unicamente nel valore eco- nomico attribuito nello studio francese a una giornata lavorativa, rispetto a quello da noi adottato (69.400 lire contro 240.000). In uno studio italiano di recente pubblica- zione (Gasparini et al., 2000) sono stati valutati i costi di un’epidemia influenzale in un periodo epidemico (1989/90) rispetto a un periodo di riferimento in una popolazione di 2.936 lavora- tori senesi. In particolare, si sono stimati i costi per ospedalizzazione, per prescrizioni farmaceu- Tabella 3 Tabella 4 COSTI DIRETTI DELL'INFLUENZA IN UN PAZIENTE A RISCHIO costi in un paziente a rischio(1) (N=1.190) costi in un paziente non a rischio (N=4.867) rapporto (lire) (lire) Visite 24.405 24.130 1.0 Esami 3.122 603 5.2 Ricoveri 104.650 4.991 21.0 Farmaci 22.802 17.687 1.3 totale 154.979 47.412 3.3 (1) età > 65 anni o presenza di patologie/condizioni concomitanti Costi indiretti dell'influenza N° medio giornate di assenza/ paziente N° pazienti assenti dal lavoro N° totale giornate di assenza valore/ giornata (lire) costo totale (milioni di lire) N° totale pazienti influenza costo/ paziente (lire) assenza dal lavoro 4.8 2.927 14.087 240.000 3.381 6.057 558.177 assenza da scuola 4.7 952 4.474 15.000 67 6.057 11.080 totale costi indiretti -> 569.257 16 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati tiche, per assenze lavorative. La stima dei costi relativi alle ospedalizzazioni legate all’epidemia influenza- le è stata effettuata sulla base dell’eccesso di ospedalizzazioni per malattie respiratorie e te- nuto conto della retta giornaliera e del periodo medio di ricovero per polmonite e bron- copolmonite. Il costo del maggior consumo di farmaci nel periodo epidemico è stato stimato con un’indagine telefonica condotta nelle far- macie di Siena (considerando il consumo di an- tibiotici e antipiretici selezionati la cui doman- da aumentava durante quel periodo) ed è stato valorizzato a prezzi al pubblico. La durata me- dia dell’assenza lavorativa per influenza è ri- sultata di 5 giorni. La stima del danno economi- co per un giorno di assenza è stato calcolato suddividendo il prodotto interno lordo (PIL) al netto degli ammortamenti per il numero di oc- cupati in Italia e poi dividendo per 230 giornate lavorative. Abbiamo attualizzato al 1998 i risultati dello studio in esame, raffrontandoli, nella Tabella 6, con quelli del nostro. I costi per ricoveri (64 mila lire circa) appa- iono 2-3 volte superiori a quelli riportati nel no- stro studio (forse anche in conseguenza del metodo di valorizzazione non su base DRG che là è stato seguito). Anche i costi per farmaci risultano superiori (ma in minor misura: del 50% circa); qui il ricorso all’intervista, invece di una rilevazione puntuale, potrebbe aver sovrastimato i consumi. Il maggior costo – rispetto a quello del no- stro studio – per assenze dal lavoro riportato dallo studio di Siena (1 milione 358 mila lire cir- ca) si spiega con due considerazioni: - quel dato è la stima di un vero e proprio episodio di assenza, non di un costo medio ri- partito su tutti i pazienti; come abbiamo messo più sopra in nota, il nostro dato analogo è di 1 milione 152 mila lire, quindi del tutto confrontabile con quello; - il valore di una giornata lavorativa è stato calcolato partendo dal PIL pro-capite; il divario tra i due rispettivi costi per episodio di assenza si sarebbe annullato se quel valore fosse stato calcolato sulla base dei redditi da lavoro (come è stato fatto nel nostro studio). CONCLUSIONI Le malattie infettive continuano a rappre- sentare una minaccia, anche per le società svi- luppate. Nonostante l’apparenza benigna, l’in- fluenza è parte di questa minaccia. Anche se i programmi di immunizzazione (in Italia, peraltro, a un livello di copertura ancora insufficiente) possono prevenire in parte la morbilità e la mortalità associate a questa ma- lattia, va tenuto presente che essa comporta frequenti e gravi complicanze, soprattutto tra gli anziani. Rilevante sotto il profilo sanitario, l’influen- za comporta anche un notevole carico econo- mico e sociale. Infatti, anche se i costi diretti di un episodio di influenza possono non sembra- I costi dell’influenza in Italia Tabella 5 Costi medi dell'influenza per paziente - Confronto con uno studio francese Nostro studio Studio francese (1) (lire 1998) % % (lire 1998) (2) % % COSTI DIRETTI Visite 24.184 35% 48.484 49% Diagnostica 1.098 2% 7.376 8% Ricoveri 24.571 36% n.a. Farmaci 18.692 27% 42.491 43% totale costi diretti 68.545 100% 11% 98.350 100% 40% COSTI INDIRETTI Assenze dal lavoro 558.177 98% 147.083 100% Assenze da scuola 11.080 2% n.a. totale costi indiretti 569.257 100% 89% 147.083 100% 60% totale costi 637.802 100% 245.433 100% (1) Livartowski et al., 1998 (2) 1 FF = 294,43 lire (ISTAT, 1999) 17Farmeconomia e percorsi terapeutici 2001; 2 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati re elevati, ammontando mediamente a quasi 70 mila lire pro capite, l’elevata incidenza clinica di tale malattia, che colpisce ogni anno pur in as- senza di pandemie anche il 10-15% della popo- lazione, fa sì che ingenti costi gravino ogni anno sul SSN. L’influenza provoca però soprattutto costi indiretti: le assenze dal lavoro sono infatti fre- quenti tra coloro che vengono colpiti dalla ma- lattia in età lavorativa; della durata media di circa 5 giorni, esse sono per di più concentrate nel breve periodo temporale dell’epidemia, e quindi più difficilmente recuperabili con sosti- tuzioni o aggiustamenti della capacità produt- tiva. Il loro costo medio pro capite, di circa 558 mila lire, rappresenta l’87% del costo medio complessivo di un caso d’influenza. Il valore totale delle risorse destinate alla cura (costi diretti) o sottratte al sistema econo- mico (costi indiretti) è quindi ingente e pone l’influenza tra le patologie aventi forti implica- zioni economiche per la società. E questo pur senza considerare i costi intangibili legati al di- sagio o alla sofferenza causata dalla malattia, che incidono sulla qualità della vita del pazien- te o dei suoi familiari; costi che sono al momen- to difficilmente misurabili, anche per mancanza di una metodologia universalmente accettata. I risultati dello Studio 606, unitamente a dati tratti dalla letteratura soprattutto internaziona- le, ma non soltanto, evidenziano una realtà di costi economici che merita di essere ulterior- mente approfondita. C. Lucioni , B. Costa, A. Sessa Tabella 6 Costi medi dell'influenza per paziente - Confronto con uno altro studio italiano Nostro studio Gasparini et al. (lire 1998) % % (lire 1998) (1) % % COSTI DIRETTI Visite 24.184 35% n.a. Diagnostica 1.098 2% n.a. Ricoveri 24.571 36% 64.312 69% Farmaci 18.692 27% 28.533 31% totale costi diretti 68.545 100% 11% 92.845 100% 6% COSTI INDIRETTI Assenze dal lavoro 558.177 98% 1.358.306 100% Assenze da scuola 11.080 2% n.a. totale costi indiretti 569.257 100% 89% 1.358.306 100% 94% totale costi 637.802 100% 1.451.151 100% (1) 1 lira 1998 = 1 lira 1989 x 1,4611 (ISTAT, 1999) BIBLIOGRAFIA 1. Banca d’Italia: Assemblea Generale Ordinaria dei Partecipanti, Roma: Banca d’Italia 1999. 2. Costa B., Sessa A., Bettoncelli G., D’ambrosio G., Visona G., Bamfi F.: Epidemiological evaluation of the incidence, natural history and associated outcomes of influenza- like illness (ILI) and clinical influenza in Italy – Options for the Control of Influenza IV, Crete Sept 2000; 23-28, Poster n. P1/43. 3. Gasparini R., Pozzi T., Bonanni P., Fragapane E., Montomoli E., Lucioni C.: Giornale di Farmacoeconomia 2000; 4 (13), 3-9. 4. IMS: Il Mercato Farmaceutico 1998. 5. IMS: Servizio Prescrizioni Mediche 1998. 6. 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