25Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati INTRODUZIONE La realizzazione di una strategia di vacci- nazione comporta il consumo non solo del vac- cino stesso, ma anche di altre risorse economi- che che possono rappresentare, talvolta, un costo non trascurabile. Per l’ambulatorio pre- posto, in particolare, ogni strategia di vaccina- zione viene implementata grazie al lavoro di più figure professionali. Preparazione, somministrazione e vigilanza, infatti, incidono più di quanto si è tenuti a credere e possono essere anche superiori al costo di acquisto del vaccino stesso [1]. I fattori di costo diretto sanitario associati ad una vaccinazione sono mostrati in tabella 1. Dalla tabella 1 risulta immediatamente evi- dente che il costo di acquisto del vaccino è solo uno dei fattori di costo delle vaccinazione a carico delle organizzazioni sanitarie preposte (per esempio, poliambulatori ASL). Il costo di acquisto è ovviamente un fattore ineliminabile ed è talmente impresso nella mente di tutti gli operatori che spesso viene assimilato al costo di vaccinazione. I costi rappresentati nella ta- bella 1 non sono sempre tutti presenti in ogni tipo di vaccinazione, ma è comunque corretto prendere in considerazione tutte le possibili componenti di costo di un certo vaccino, per comprendere quali possono essere le differen- ze in termini di costo complessivo fra diversi vaccini destinati allo stesso utilizzo. Una voce di costo sempre presente in una strategia di vaccinazione è rappresentata dal costo del la- voro del personale che opera nell’organizza- zione sanitaria erogatrice. Il lavoro è una com- ponente necessaria in ogni operazione che ri- guarda direttamente l’effettuazione di una vac- cinazione. Esso comprende ovviamente la somministrazione del vaccino per le vie scelte, ma anche l’eventuale preparazione di soluzio- ni, sospensioni e miscele estemporanee in si- ringhe o flaconi, l’osservazione o vigilanza dell’andamento degli effetti immediati della vaccinazione e la cura delle reazioni avverse. Il Costi sanitari di un programma vaccinale: analisi di minimizzazione dei costi G. L. Colombo*, A. Muzio*, R. Giordani§ * S.A.V.E. Studi Analisi Valutazioni Economiche, Milano § Azienda USL Bologna Sud ABSTRACT The global cost of a vaccination program is made up by many more cost components than the acquisition expense, although the former is the first cost usually taken into consideration when comparing two or more alternatives. The present article analyses the economical impact consequent to the use of two different hexavalent vaccine formulations (Hexavac, liquid ready for injection, and Infanrix Hexa, dry, to be re-hydrated) available on the Italian market for the mandatory vaccination of newborns during their first year of life. The cost minimization analysis was conducted considering only differential costs, i.e. those costs than can differ with the use of one of the two products, and not those common to the two competing products, such as acquisition cost (33 euro in average for both), the costs for the organization, the call of the infants to be vaccinated, etc.. The differences among the considered alternatives detected by this study regard the work for the preparation and administration of the vaccines, the quantity of special waste they produce and the incidence of serious febrile reactions leading to pharmacological treatment and physician consultation (body temperature > 40°C). The liquid formulation resulted more convenient in terms of cost for nurse work (0,63 euro saved per patient), waste disposal, and adverse reactions management. The robustness of these results was confirmed by sensitivity analysis and an estimate of the global saving for the Italian health system associated with the universal utilization of the liquid formulation is furnished. Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1): 25-32 ANALISI ECONOMICA 26 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati lavoro è presente anche in altre voci di costo rappresentate in tabella 1: lo stoccaggio richie- de lavoro da parte del personale della farma- cia, lo smaltimento rifiuti richiede lavoro del personale di aziende di servizi esterne, il monitoraggio generale richiede lavoro da par- te del personale medico e paramedico di vari ambulatori, del pediatra/medico di famiglia o strutture sanitarie ospedaliere, le reazioni av- verse e l’insuccesso terapeutico inducono maggior lavoro diagnostico e terapeutico del personale sanitario nel suo complesso. Obiettivo del presente articolo è quello di presentare le conseguenze economiche dei tempi e dei costi di preparazione, somministra- zione e di controllo degli eventuali effetti collaterali di due strategie vaccinali, facendo particolare riferimento a due analoghi vaccini esavalenti uno in forma liquida, l’altro liofilo da ricostituire al momento (Hexavac vs Infanrix Hexa) impiegati nella vaccinazione primaria obbligatoria dei nuovi nati. A tal fine si svilup- perà un lavoro che, da una parte, considera i fattori di costo diretto associati a una strategia vaccinale, e dall’altra, cercherà di evidenziare come l’impiego del vaccino in forma liquida consenta di modificare il percorso organizzativo della struttura pubblica, con con- seguenti risparmi di risorse per il SSN. MATERIALI E METODI In questo lavoro, come accennato in pre- cedenza, si farà riferimento alle sole voci di costo presenti nell’implementazione di una stra- tegia vaccinale che possano differire fra un vaccino e l’altro (analisi a costi differenziali); per questo motivo il costo della organizzazio- ne della strategia vaccinale, così come il costo della chiamata attiva, quello di acquisto del vaccino e quello di stoccaggio non verranno presi in considerazioni in quanto non eliminabili o modificabili dall’uso di un vaccino piuttosto che dell’altro. Si è potuto osservare come il vaccino già commercializzato in forma liquida venga ven- duto in una confezione molto più piccola di quello da ricostituire (circa 2,5 volte più picco- lo), questo potrebbe portare differenti costi di stoccaggio e di gestione del magazzino, nel seguito dell’analisi questo aspetto, che pure può comportare dei costi aggiuntivi di con- trollo delle scorte, non verrà comunque preso in considerazione in quanto si può ipotizzare una differente gestione degli ordini per soppe- rire alla diversa capacità di stoccaggio dei due diversi vaccini. In particolare un’analisi dei dati di mercato delle aste pubbliche della Regione Lazio ha mostrato come il prezzo di acquisto dei due vaccini, oggetto di analisi, sia sostanzialmente lo stesso con un valore medio (ponderato sul- le quantità) dei prezzi per il 2002 di circa 33 euro. Tuttavia, la diversa forma farmaceutica dei due vaccini in questione, fa sì che si pos- sano riscontrare notevoli differenze nel tempo necessario alla preparazione del vaccino. Per l’individuazione di questi elementi dif- ferenziali e la stima della quantità di lavoro ne- cessario si è scelto di interpellare una ASL cam- pione (Azienda ASL Bologna Sud), nella quale vengono effettuate correntemente le vaccina- zioni. L’invio al responsabile medico di tale ASL di alcuni campioni dei vaccini oggetto di anali- si, ha permesso una prima stima del tempo ne- cessario alla preparazione e alla somministrazione: sono state analizzate e scorporate tutte le fasi necessarie alla vacci- nazione individuando quelle che risultavano Tabella 1 Fattori di costo diretto associati ad una vaccinazione Costi sanitari di un programma vaccinale: analisi di minimizzazione dei costi .1 .2 .3 .4 .5 .6 .7 .8 .9 )a )b - - - - ;enoizaniccavidaigetartsalledenoizazzinagroalledotsoC avittaatamaihcalledotsoC ;oniccavledotsiuqcaidotsoC ;oiggaccotsidotsoC ;iniccaviedenoizartsinimmosaleenoizaraperpalrepilairetamiedotsoC ;ituifirotnemitlamsolledotsoC :iniccaviedenoizartsinimmosaleenoizaraperpalreporovalledotsoC ).cce,ireimrefnio/eitsicamraf(elecsimidenoizaraperp )icidemo/eereimrefni(enoizartsinimmos elarenegoiggarotinomledotsoC enoizaniccavalledenoizartsigeR elaniccavarutrepocalledoiggarotinoM oniccavladetuneverpevittefnieittalamelledoiggarotinoM aigetartsalledotnemaugedairelautnevE idacitsongaid,avisnetniaiparet,oreiladepsoorevocir(esrevvainoizaerelledotsoC .)etrom,etnenamrepàtidilavni,ocificepsotnemattart,elatnemurtseoirotarobal 27Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati essere differenti per i due tipi di vaccini. Su tali fasi di lavoro sono quindi concentrati gli sforzi di quantificazione e di valorizzazione del tem- po necessario alle diverse figure professionali coinvolte nella vaccinazione. La quantificazione del costo del personale infermieristico è stata fatta sulla base del co- sto/minuto della stessa: il costo medio annuo di un infermiere professionale per la struttura è di circa 39.000 euro, tale cifra è stata rapportata a 1.512 ore (36h per 42 settimane), per ottenere il costo orario, cifra poi rapportata al minuto lavorato (unità di misura utilizzata per la deter- minazione delle differenze). Il costo/minuto così elaborato è risultato essere di 0,83 euro. Altra voce di costo differenziale è risultata essere quella legata alla produzione, e quindi smaltimento, dei rifiuti ospedalieri trattati (ROT), che è stata stimata in circa 0,9606 euro/Kg (IVA compresa). Un ulteriore elemento differenziale impie- gato nella valutazione dei due vaccini esavalenti si è dimostrata l’incidenza degli effetti collaterali, queste informazioni sono state desunte da un’analisi della letteratura scienti- fica di riferimento [elaborazioni da schede tec- niche, 2, 3, 4]. Le modalità di intervento su tali effetti collaterali è stata determinata sulla base della pratica clinica comunemente adottata nell’ASL campione per far fronte a tali effetti collaterali. Nei casi di febbre superiore ai 40° C, si è ipotizzato un consumo di paracetamolo somministrato in due dosi, a cui si deve però aggiungere una probabilità dell’80% dei casi di una visita pediatrica domiciliare (valutata 30 euro), e nel restante 20% l’accesso al Pronto Soccorso (valutato 35 euro). In Italia, la strategia di vaccinazione con vaccini esavalenti prevede la somministrazione di tre dosi entro il primo anno di vita (normal- mente tra i 3 e 5 mesi di vita del bambino), con un intervallo tra le prime due dosi di almeno un mese, e una dose di richiamo (booster) da ef- fettuare al 12° mese di vita del bambino. In questo lavoro, per l’esposizione dei risultati ci si è concentrati, in una prima fase, sui costi differenziali della singola somministrazione, per poi stimare successivamente il costo comples- sivo dell’intero ciclo di vaccinazione primaria, accanto al costo associato alla cura degli even- tuali effetti collaterali. I dati unitari della singola somministrazione sono stati infine rapportati a tutta la popola- zione dei nuovi nati sul territorio italiano che i dati ISTAT mostrano al 2001 una popolazione di riferimento di 542.368 nuovi nati. G. L. Colombo, A. Muzio, R. Giordani Figura 1 Le fasi di preparazione alla somministrazione di due vaccini esavalenti a confronto 28 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati RISULTATI Le operazioni svolte per la vaccinazione Nella Figura 1 riportiamo uno schema delle operazioni che vengono eseguite nelle fasi di preparazione e somministrazione di vaccini esavalenti, con particolare attenzione alle dif- ferenze fra i due vaccini analizzati: Infanrix Hexa e Hexavac. Iniziamo definendo con precisione cosa intendiamo per fase di preparazione e di somministrazione e quali operazioni includia- mo in ciascuna fase. La fase di preparazione, come anche quel- la di somministrazione, vede nell’infermiere professionale la figura principale su cui rica- dono le operazioni necessarie. Il compito principale dell’infermiere consi- ste nel preparare materialmente le singole dosi (monodosi) dei vari vaccini da somministrare a ciascun paziente. Questo tipo di operazione può variare molto in rapporto alla forma farma- ceutica e alle modalità di somministrazione. Infatti, come evidenziato dalla figura 1, la tipologia di confezione e la procedura di somministrazione influenzano il tempo neces- sario per la vaccinazione e di conseguenza il costo ad essa associato. I due vaccini analizzati presentano impor- tanti differenze in termini di manipolazioni ne- cessarie per la preparazione alla somministra- zione: come illustrato sono necessarie cinque distinte operazioni per la preparazione del vac- cino Infanrix Hexa, mentre la tipologia di con- fezione di Hexavac permette di ridurre al mini- mo le operazioni preparatorie all’iniezione del vaccino: è sufficiente estrarre la siringa dalla confezione, liberare l’ago dalla protezione e procedere alla iniezione. Il medico normalmente non partecipa alle operazioni della fase di preparazione se non nei casi in cui è richiesta una funzione diagnostica ai fini di prevenire incidenti da reazioni allergi- che o idiosincrasie: ciò si risolve per lo più in una accurata indagine anamnestica. Ai fini di questo studio verrà preso in considerazione solo il lavoro dell’infermiere professionale che prepara e somministra il vaccino, in quanto l’eventuale intervento del medico non è ricon- ducibile all’uso di un vaccino piuttosto che l’al- tro (mentre la fase di somministrazione del vac- cino non è stata considerata in quanto costan- te per entrambe le alternative confrontate). Differenze fra le due alternative considerate: Infanrix Hexa vs. Hexavac La tabella 2 evidenzia le differenze in termi- ni di lavoro dedicato alla preparazione del vac- cino e di materiale da smaltire al termine delle operazioni, tutte le altre voci di costo viste anche in precedenza (ad esempio il costo della chiamata vaccinale) non presentano differen- ze fra i due vaccini e quindi non vengono con- siderate non fornendo informazioni utili ai fini di uno studio di cost minimization. Come ben rappresentato dalla Tabella 2 e anticipato dalla Figura 1, dalla rilevazione con- dotta presso l’ASL di riferimento emerge una diversa procedura da eseguire per la prepara- zione del vaccino e quindi implica una diffe- renza nei tempi e nei costi del lavoro necessa- rio per effettuare una singola vaccinazione; queste differenze vengono infine rapportate ai circa 540.000 nuovi nati ogni anno in Italia (ta- bella 2). Oltre al tempo impiegato per la prepa- razione del vaccino, l’altra voce di costo che caratterizza univocamente un vaccino dall’al- tro è il costo di smaltimento rifiuti, in quanto uno dei due vaccini (Hexavac) produce circa la metà dei rifiuti rispetto all’altro. Nel complesso si è stimato in 0,63 euro il risparmio per pazien- te vaccinato con Hexavac vs Infanrix Hexa, tale cifra diventa oltre 340 mila euro se rapportata a tutti i nuovi nati che vengono sottoposti a queste vaccinazioni. Effetti collaterali Così come è stato fatto in precedenza per le altre voci di costo, anche per il trattamento degli eventuali effetti collaterali si è stimata la differenza esistente fra i due vaccini; l’evento avverso che si è dimostrato significativo in termini di consumo di risorse è la febbre supe- riore ai 40° C, in quanto comporta normalmen- Tabella 2 Analisi delle differenze nei costi di somministrazione e smaltimento rifiuti dei due vaccini axeHxirnafnI oruEàtinU cavaxeH oruEàtinU aznereffiD oruE )idnoces(enoizaraperpidopmeT 06 38,0 51 12,0 )immarg(ituifirotnemitlamS 02 20,0 01 10,0 elanigramotsocelatoT 58,0 22,0 36,0 itanivoun000.045repelanigramotsoC 000.954 008.811 002.043 Costi sanitari di un programma vaccinale: analisi di minimizzazione dei costi 29Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati te, oltre al consumo di farmaci (antipiretici) vi- site pediatriche domiciliari o possibili accessi al Pronto Soccorso. Per i casi di febbre superiore ai 40° C si è potuta osservare la somministrazione di far- maco antipiretico (essenzialmente Paracetamolo nel dosaggio da 125 mg per due dosi) a cui va aggiunto nell’80% dei casi visita pediatrica domiciliare e nel restante 20% si ricorre a un accesso al PS. La valorizzazione del consumo di risorse sanitarie e la stima fatta sull’ipotesi di vaccinazione di 540.000 nuovi nati è rappre- sentata nella tabella 3, nella quale si mostra che il costo totale sostenuto per questo tipo di interventi è nettamente inferiore nel caso del vaccino Hexavac (poco più di 17.000 euro) con- tro oltre 34.000 euro nel caso di Infanrix Hexa, differenza dovuta essenzialmente al costo del- l’accesso al PS e delle visite domiciliari. La valorizzazione degli effetti collaterali è stata condotta partendo dall’incidenza dell’evento piretico acuto (superiore ai 40°C), con riferi- mento all’intero ciclo di vaccinazione primaria, tuttavia tale procedura non è in grado di tene- re conto del comportamento della pratica me- dica che prevede il cambio del vaccino utilizza- to qualora si riscontri nel bambino febbre su- periore ai 40°C. I due vaccini esaminati nel presente lavoro richiedono, per un ciclo di immunizzazione pri- maria, due somministrazioni (normalmente a 3 e 5 mesi di età), da far seguire a distanza di alcuni mesi (mediamente fra l’11° e il 13° mese) da una dose di richiamo (booster). Nell’analisi condotta si sono stimati i costi differenziali di una singola somministrazione, nella tabella 4 vengono uniti i risultati ottenuti in termini di costo di preparazione e smaltimento rifiuti, con- siderato ora per l’intero ciclo di vaccinazione primaria (tre somministrazioni del vaccino) con quelli dell’intervento sugli effetti collaterali (le cui probabilità sono già riferite all’intero ciclo). Analisi di sensibilità Per verificare la validità dei risultati ottenu- ti e la consistenza del risparmio che può dare l’adozione su larga scala del vaccino Hexavac, si sono fatti variare i valori medi del tempo di preparazione e del materiale da smaltire entro un intervallo di ± 25% (tabella 5). Queste varia- zioni non modificano la conclusione per cui Hexavac risulta più economico rispetto al con- corrente e forniscono un intervallo del rispar- mio previsto che va da oltre 248 mila a oltre 426 mila euro. Complessivamente il costo del lavo- ro e dello smaltimento dei rifiuti legato alla vac- cinazione varia fra 0,63 e 1,06 euro nel caso dell’uso di Infanrix Hexa, mentre tra 0,17 e 0,27 euro con l’uso di Hexavac; con un risparmio per soggetto vaccinato che va da 0,46 euro a 0,79 euro. Tabella 3 Eventi avversi e costo di trattamento Tabella 4 Totale costo marginale in un ciclo completo di vaccinazione (valori in euro) axeHxirnafnI oruE*n.borp cavaxeH oruE*n.borp aznereffiD oruE airamirpenoizaniccaV 04>erbbeF %2,0 0801 862.43 %1,0 045 431.71 431.71 icamraF erailicimodatisiV osroccosotnorplaosseccA 0801 468 612 887 029.52 065.7 045 234 801 493 069.21 087.3 eraniccavaditanivoun000.045usotaloclacitneizapidoremuN* aznereffiDcavaxeHaxeHxirnafnI elatoTosacrePelatoTosacrePelatoTosacreP )idnoces(enoizaraperpidopmeT )immarg(ituifirotnemitlamS enoizaniccavanuelatoT 38,0 20,0 58,0 002.844 008.01 000.954 12,0 10,0 22,0 004.311 004.5 008.811 26,0 10,0 36,0 008.433 004.5 002.043 *)isod3n(enoizaniccavidolcicelatoT **ilaretallocitteffeotsoC elanigramotsocelatoT 55,2 60,0 16,2 000.773.1 862.43 862.114.1 66,0 30,0 96,0 004.653 431.71 435.373 98,1 30,0 29,1 006.020.1 431.71 437.730.1 )retsoob(omaihciridanueoiramirpolciclirepeud,inoizartsinimmosertidelatotnuaredisnociS* otneve'lledaznegrosniidàtilibaborpesrevidellaesabni,itanivoun000.045repotaloclacotsoC** G. L. Colombo, A. Muzio, R. Giordani 30 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati DISCUSSIONE Il presente articolo ha mostrato le conse- guenze economiche dei tempi e dei costi di preparazione, somministrazione e trattamento degli eventuali effetti collaterali di Hexavac vs Infanrix Hexa, due analoghi vaccini esavalenti impiegati nella vaccinazione primaria obbliga- toria dei nuovi nati. Nell’analisi proposta si è fatto riferimento alle sole voci di costo presen- ti nell’implementazione di una strategia vacci- nale che possano differire fra un vaccino e l’al- tro (analisi a costi differenziali); per questo motivo il costo della strategia organizzativa, così come il costo di acquisto del vaccino quel- lo della chiamata attiva e quello di stoccaggio non sono stati presi in considerazioni in quan- to non eliminabili o modificabili dall’uso di un vaccino piuttosto che dell’altro. Occorre esse- re consapevoli che tale modalità di analisi ha permesso di ricostruire non il costo del lavoro complessivo incluso nelle strategie di vacci- nazione, ma solo una parte di esso. Per l’individuazione di questi elementi dif- ferenziali e la stima della quantità di lavoro ne- cessario si è scelto di interpellare una ASL cam- pione (Azienda USL Bologna Sud), nella quale vengono effettuate correntemente le vaccina- zioni. L’invio al responsabile medico di tale ASL di alcuni campioni dei vaccini oggetto di anali- si, ha permesso una prima stima del tempo ne- cessario alla preparazione e alla somministrazione. L’analisi condotta ha evidenziato una di- versa procedura da eseguire per la preparazio- ne Hexavac vs. Infanrix Hexa, con conseguen- te differenza nei tempi e nei costi del lavoro necessario per effettuare una singola vaccina- zione. Oltre al tempo impiegato per la prepara- zione del vaccino, l’altra voce di costo che ca- ratterizza univocamente un vaccino dall’altro è il costo di smaltimento rifiuti, in quanto uno dei due vaccini (Hexavac) produce circa la metà dei rifiuti rispetto all’altro. Nel complesso si è stimato in 0,63 euro il risparmio per paziente vaccinato con Hexavac vs Infanrix Hexa, tale cifra diventa di oltre 340 mila Euro se rapporta- ta a tutti i nuovi nati (circa 540.000) che vengo- no sottoposti a queste vaccinazioni. I risultati emersi mostrano un considere- vole risparmio, garantito essenzialmente dalla rapidità di preparazione alla somministrazione del vaccino Hexavac (venduto già pronto per essere somministrato) vs Infanrix Hexa (la cui preparazione prevede invece 5 diverse mani- polazioni); oltre 1.000.000 di euro di ipotetico risparmio dato dall’uso di Hexavac in sostitu- zione a Infanrix Hexa, corrispondono, consi- derando che il costo del vaccino nel 2002 era di circa 33 euro, a circa 30.000 nuove dosi di vaccinazione. Occorre tuttavia ricordare in sede di discus- sione alcuni problemi che si incontrano nel calcolo di tempi e costi del lavoro. Innanzitutto, per quanto riguarda i tempi, è opportuno ricor- dare che si tratta di tempi indicativi, seppure ottenuti dalla collaborazione di un medico che ha testato le fasi di preparazioni dei due vacci- ni in questione (il medico ha cronometrato il tempo necessario alle varie fasi preparatorie alla iniezione del vaccino). È pertanto chiaro che i tempi riportati in tabella 2 non sono il risultato di estese sperimentazioni sul campo, in ambiti organizzativi differenziati (non hanno perciò il significato di medie statistiche asso- lute), né presentano le caratteristiche di valori standard, cioè di valori giudicati “normali” od “ottimali” in predefiniti contesti organizzativi. Detto in altre parole, essi hanno carattere esem- plificativo e vengono qui proposti come utile punto di partenza per applicazioni sperimenta- li, per realizzare le quali si richiedono ulteriori verifiche e rilevazioni puntuali, in funzione del- l’organizzazione del lavoro propria delle unità funzionali cui i dati si riferiscono. Un altro punto deve tuttavia essere evidenziato e discusso. Effettuare il calcolo con le modalità ora descritte significa assumere che tutto il tempo di lavoro del personale sia com- axeHxirnafnI oruEàtinU cavaxeH oruEàtinU aznereffiD oruE )idnoces(enoizaraperpidopmeT )immarg(ituifirotnemitlamS elanigramotsocelatoT itanivoun000.045repotsoC 54 51 26,0 10,0 36,0 000.043 52,11 5,7 61,0 10,0 71,0 008.19 64,0 004.842 )idnoces(enoizaraperpidopmeT )immarg(ituifirotnemitlamS elanigramotsocelatoT itanivoun000.045repotsoC 57 52 40,1 20,0 60,1 004.275 57,81 5,21 62,0 10,0 72,0 008.541 97,0 006.624 Tabella 5 Analisi di sensibilità sui costi di preparazione e smaltimento rifiuti Costi sanitari di un programma vaccinale: analisi di minimizzazione dei costi 31Farmeconomia e percorsi terapeutici 2003; 4 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati pletamente saturato da operazioni “produtti- ve”, nel senso di operazioni direttamente ri- volte alla cura dei pazienti, come lo è la somministrazione dei farmaci. In realtà le cose non stanno così. Le 1512 ore annue conven- zionali utilizzate come base per il calcolo dei costi unitari sono “lorde” e comprendono, ac- canto ai tempi dedicati a operazioni produttive nel senso sopra indicato, anche i tempi dedi- cati ad altre operazioni. Esse comprendono, infatti, anche i tempi di lavoro dedicati ad atti- vità generali (come l’aggiornamento professio- nale e le attività di coordinamento) e prepara- torie, i tempi morti (spesi nel passaggio tra un tipo e un altro di operazione), le pause fisiolo- giche di riposo e spesso quelle (meno fisiolo- giche) dovute a un’organizzazione poco effi- ciente del lavoro e così via. Queste premesse metodologiche sono necessarie ma non impe- discono di valutare il costo del personale se- condo la tecnica illustrata, in quanto fornisce comunque utili informazioni, soprattutto ai fini di un confronto fra diverse alternative. È quindi lecito, in conclusione, porsi la se- guente domanda: “Qual è l’utilità di conoscere e contenere il costo del lavoro di singole ope- razioni quando il costo del personale è, preva- lentemente, un costo fisso per l’azienda ASL ovvero indipendentemente dalle diverse atti- vità svolte” [5]. Nel nostro caso l’adozione di Hexavac vs Infanrix Hexa consente, senza au- mentare nessun tipo di costo, di liberare delle risorse di lavoro. L’impiego di Hexavac può ri- durre i tempi di preparazione della vaccinazio- ne. È naturale chiedersi se questi risparmi sia- no reali o potenziali, e la risposta dipende dal- l’uso che si farà dei tempi di lavoro così libera- ti. Infatti, solo nel caso in cui l’azienda ASL sia in grado di farne buon uso, si potrà affermare che tale risparmio potenziale si sia trasformato in risparmio effettivo [5]. Questo risulta parti- colarmente evidente se si considera che le ri- sorse umane, se ben gestite e valorizzate, sono il contributo più prezioso di cui dispone un ospedale, in quanto sono in grado di caratte- rizzare l’offerta dell’intera struttura cui appar- tengono. Questo studio è stato reso possibile da un fi- nanziamento messo a disposizione da Aventis Pastueur MSD Spa BIBLIOGRAFIA 1. Eandi M., Bondonio PV., Dirindin N., Farmacoeconomia e terapia antibiotica, ABE edizioni scientifiche, 1993, Milano 2. Mallet E, Fabre P, Pines E, Salomon H, Staub T, Schodel F, Mendelman P, Hessel L, Chryssomalis G, Vidor E, Hoffenbach A; Hexavalent Vaccine Trial Study Group.; Immunogenicity and safety of a new liquid hexavalent combined vaccine compared with separate administration of reference licensed vaccines in infants; Pediatr Infect Dis J 2000 Dec;19(12):1119-27. 3. 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