2004 5 (1).p65 25Farmeconomia e percorsi terapeutici 2004; 5 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati * Dipartimento Tute- la della Salute Men- tale, ASL1 Umbria, Città di Castello (PG) ** Health Outcomes Research, Eli Lilly Italia S.p.A., Sesto Fiorentino (FI) *** Centro Salute , ASL 1 Umbria, Città di Castello (PG) RICERCA ORIGINALE ABSTRACT Objective of the present work is to evaluate the economic impact caused by the attendance of the Local Health Care Unit Diurnal Center (DC) by Alzheimer disease patients. 21 Alzheimer patients were observed prospec- tively during 8 months: 2 months before DC attendance (period 1), 4 months during DC attendance (period 2) and finally 2 months after DC discharge (period 3). Data collected were analyzed and average resources con- sumption was translated into monetary costs according to the Local Health Care Unit point of view and family burden. Our analysis showed a significant cost reduction during DC attendance in respect to period 1 and 3, both on Local Health Care Unit and family sides. During period 2 (DC attendance) patients showed a significant clinical improvement too, as demonstrated by MMSE (Mini Mental State Examination), ADL (Activity of Daily Leav- ing), IADL (Instrumental Activity of Daily Leaving) scales. Finally our work demonstrates that the DC is a valid and economically advantageous support for the health care assistance of Alzheimer patients on SSN side and that it is able to reduce the burden of continuous care giving for families. Farmeconomia e percorsi terapeutici 2004; 5 (1): 25-29 INTRODUZIONE I dati demografici inquadrano l’Italia come uno dei paesi a più rapido invecchiamento. Nel 1995 gli ultrasessantacinquenni rappresenta- vano il 16% della popolazione generale Italia- na, circa 9 milioni di individui, contro il 6% riconosciuto come media a livello mondiale. Le stime ISTAT di evoluzione e crescita della po- polazione italiana vedono un incremento della popolazione anziana, nel prossimo decennio, significativamente superiore a quella interna- zionale con un 20,6% di ultrasessantacinquenni nel 2010 e un tasso di crescita annuo del 16,3 per mille abitanti [1]. Attualmente si stima che circa 500.000 per- sone anziane siano affette da demenza in Ita- lia, per un costo complessivo di assistenza (a carico di SSN e famiglie) di circa 29.737 miliardi di lire (15,36 miliardi di euro) nel 1995 (1,47% del PIL) [2]. Il costo individuale medio della demenza nel nostro paese, stabilito dagli stes- si autori, è di circa 50.612,77 euro/anno. Una delle esperienze più recenti di valuta- zione cost of illness della demenza svolta nel nostro paese è rappresentata dallo studio Co.Dem. (Costi della Demenza) [6]. Questo studio longitudinale, condotto tra il 1994 e il 1999, ha analizzato il livello assisten- ziale resosi necessario per la gestione sanita- ria di 110 pazienti affetti da demenza. Il campio- ne di studio è stato stratificato secondo una serie di predittori clinici (livello di gravità della malattia, stato cognitivo e livello di autonomia funzionale), e ha analizzato il carico sia dell’as- sistenza formale sia di quella informale. Que- st’ultima, quasi esclusivamente a carico della famiglia, è risultata rappresentare oltre il 50% dei costi totali. Il rapporto tra costi per la fami- glia e costi per il Sistema Sanitario non cambia significativamente anche quando il paziente, a causa della gravità della malattia e della perdi- ta di autonomia funzionale, viene istituziona- lizzato. Le conclusioni dello studio Co.Dem. permettono di individuare nell’autonomia fun- zionale un importante predittore dei costi, da Impatto del centro diurno sui costi di assistenza di pazienti affetti da alzheimer probabile, un’esperienza della asl di Città di Castello Trequattrini* A., Guidi** L., Cestini*** R., Mezzetti*M., Ciappi* F. 26 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2004; 5 (1)© SEEd Tutti i diritti riservati mettersi, come lo stato cognitivo, in relazione all’incremento di sopravvivenza. Nel nostro studio invece ci siamo concen- trati particolarmente nel valutare quanto il ricor- so a strutture sanitarie di supporto come il Cen- tro Diurno consenta una ottimizzazione degli aspetti di gestione sanitaria e famigliare. Per i dati di utilizzo di risorse sanitarie e di assorbi- mento di quelle famigliari, ci siamo riferiti ad un recente studio osservazionale condotto su 21 pazienti affetti da demenza tipo Alzheimer pro- babile presso la ASL 1 di Città di Castello [5]. MATERIALI E METODI Lo studio osservazionale cui abbiamo fat- to riferimento per la nostra analisi [5] ha rac- colto prospetticamente dati relativi al consu- mo di risorse sanitarie per il trattamento di 21 pazienti affetti da demenza tipo Alzheimer pro- babile (secondo i criteri NINCDS-ADRDA), durante un periodo di 8 mesi. Di questi, 4 mesi erano di osservazione del trattamento sul terri- torio (2 mesi prima e 2 mesi dopo l’accesso al Centro Diurno), mentre 4 mesi erano di osser- vazione durante la frequentazione del Centro Diurno. Scopo della ricerca era definire il carico as- sistenziale in termini di numero di prestazioni sanitarie e di impegno della famiglia nelle fasi di assistenza sul territorio e durante la frequentazione del Centro Diurno della ASL e valutare l’impatto che questa struttura può avere sia sull’intensità di assistenza sia sulla progressione della malattia. L’evoluzione clinica dei pazienti era stata monitorata con le visite programmate nel pro- tocollo, durante le quali venivano somministra- ti i seguenti test clinici: MMSE (Mini Mental State Examination), ADL (Activity of Daily Leaving), IADL (Instrumental Activity of Daily Leaving). I dati di assistenza sanitaria raccolti nello studio erano costituiti da: visite mediche spe- cialistiche in ambulatorio e domiciliari, inter- venti infermieristici in ambulatorio e domiciliari, riabilitazione, psicoterapia, assistenza sociale, ricoveri ospedalieri e accesso al Centro Diur- no e carico familiare (espresso come giornate e ore dedicate al paziente assistito, in relazione alla posizione lavorativa del caregiver). Nella attuale analisi abbiamo convertito le prestazioni sanitarie sopraelencate in corrispettivi economici, assumendo il punto di vista della ASL e, cioè, attribuendo i reali costi di erogazione delle prestazioni sanitarie. Per i costi relativi alle prestazioni sanitarie del terri- torio e ospedaliere ci siamo riferiti alla lettera- tura che riporta i costi per il setting psichiatri- co e neurogeriatrico [3,4] , mentre per la valu- tazione del costo di gestione del Centro Diur- no ci siamo rifatti a dati di spesa della ASL 1 di Città di Castello (Tabella 1). eid/erO oirarootsoC )oruE( oiratinuotsoC )oruE( ounnaotsoC )oruE( aznetsissairotarepO 61 40,51 06,357.75 irotacudE 5,1 79,61 22,011.6 irotaminA 5,1 79,61 22,011.6 itsaP 65,683.31 eizilupairednavaL 47,890.3 eznetU 47,890.3 inoizarucissA 52,406 ovitartsinimmaotroppuS elaicose 47,890.3 itneizapiadatagapatteR )onroigingoitneizap8( 33,01- 06,338.91- ounnaotsocelatoT onruiDortneC 94,724.37 etneizaprepeid/otsoC )onruiDortneC( 51,52 onruiDortneCladitatipsoitneizap8ilauqiedonungorep,onna/042airapivitarovalinroiG Tabella 1 Costi di gestione del Centro Diurno presso la ASL di Città di Ca- stello Impatto del CD sui costi di assistenza di pazienti affetti da alzheimer probabile, un’esperienza 27Farmeconomia e percorsi terapeutici 2004; 5 (1) © SEEd Tutti i diritti riservati Nella Tabella 1 non compaiono i costi di affitto dei locali poiché questi sono stati con- cessi in comodato gratuito da una locale isti- tuzione. L’occupazione della struttura preve- de l’accesso quotidiano, per circa 240 giornate all’anno, di 8 pazienti. Ogni paziente può fre- quentare il Centro Diurno a giorni alterni die- tro la corresponsione di una retta quotidiana di 10,33 euro. Oltre ai costi sanitari abbiamo valutato an- che i costi di assistenza che ricadono sulle fa- miglie di questi pazienti. In particolare, abbia- mo considerato come costi il numero medio di giornate lavorative perse dal familiare caregiver e gli esborsi che si sono resi necessari da parte della famiglia per assistenza privata. RISULTATI In Tabella 2 riportiamo il numero di inter- venti sanitari effettuati nei tre periodi di osser- vazione, il relativo costo unitario e il bilancio economico per mese di osservazione [3,4]. Come presentato in Tabella 2, i costi per mese nei tre periodi di osservazione dimostra- no che il Centro Diurno, a fronte di un indub- bio vantaggio clinico testimoniato dalla varia- zione dei punteggi delle scale di valutazione MMSE (Mini Mental State Examination), ADL (Activity of Daily Leaving), IADL (Instrumental Activity of Daily Leaving) (Ta- bella 3), non determina un innalzamento dei costi rispetto all’assistenza territoriale. oidem.N etneizap/itnevretni otsoC otnevretni/oiratinu )oruE( orueniitsoC )etneizaprepaidem( 1T 2T 3T 3002 1T 2T 3T odoirepataruD )isem(enoizavresso 2 4 2 2 4 2 ehcidemetisiV ilairotalubma 68,1 50,1 34,2 68,86 88,721 03,27 22,761 irailicimodehcidemetisiV 92,1 00,0 02,1 36,571 18,522 00,0 67,012 icitsireimrefniitnevretnI irailicimod 00,2 38,0 50,2 90,15 81,201 85,24 16,401 elaicosaznetsissaotroppuS 67,1 00,1 00,2 61,28 99,441 61,28 23,461 enoizatilibaiR 33,7 00,4 52,7 40,461 49,202.1 51,656 72,981.1 *)inroig(italerrocirevociR 00,0 00,0 00,5 59,055.1 00,0 00,0 57,457.7 enoizatneuqerF **)inroig(onruiDortneC 00,0 00,06 00,0 51,52 00,0 87,805.1 00,0 elatoT 08,308.1 79,163.2 49,095.9 enoizavressoesem/elatoT 09,109 94,095 74,597.4 DCladenoissimidopodorevocirliodnedulcseenoizavressoesem/elatoT 09,109 94,095 90,819 inretlainroigaenoizatneuqerf**;aidepotroniinroig5idorevocir* enoizavresso'lledenif:3T;DCenoissimid:2T;DCossergni:1T 1T 2T 3T ESMM 7,41 *2,61 *7,21 LDA 4,2 *4,1 *8,2 LDAI 7,5 *9,4 *7,6 1Taottepsir50,0