2005 6(1) 161Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3) © SEEd Tutti i diritti riservati E. Filippelli, G. Biricolti, C. Scarano, F. Russo, L. Luciano Il trattamento dei disturbi psicotici con olanzapina, risperidone e neurolettici tipici: una valutazione comparativa di costo/efficacia in una realtà psichiatrica locale Egidio Filippelli*, Giovanni Biricolti§, Cinzia Scarano**, Federico Russo**, Lucio Luciano* ABSTRACT BACKGROUND: Several clinical trials demonstrated that atypical antipsychotics are more effective but also more expensive (as drug cost) compared with the typical neuroleptics by treating psychotic disorders. The present study aimed to evaluate this result using an observational approach which better reflects the real clinical practice. OBJECTIVE: To evaluate clinical effectiveness (including work and social functioning) and overall direct costs in a group of patients affected by psychotic disorders (schizophrenia and bipolar) and treated with typical and atypical (olanzapine and risperidone) antipsychotics. METHODS: With a multicentre observational design - two years long - 89 patients (in charge by Psychiatric Centers of Regione Campania - Italy) were assessed using CGI (Clinical Global Impression) and GAF (Global Assessment of Functioning) scales. Moreover economic data were collected with reference to pharmacological and non-pharmacological (hospitalization, medical/nurse visits, etc.) resources consumption. The pharmacoeconomic analysis were conducted choosing the perspective of the local Psychiatric Services for costs attribution. RESULTS: Considering the treatment outcomes, the use of the atypical drugs provided better performances with reference to the patients quality of life. The results in terms of work and social functioning indicated an advantage in the olanzapine group of patients. Overall direct costs of treatment (drugs and healthcare resources) didn’t generate significant differences among the groups of therapy despite the pharmacological cost evidentiated an economic advantage (p<0,05) in the typical group due to the cheaper cost of these drugs. The use of olanzapine was associated to a lower number of hospitalizations and showed a general reduction (- 16%) of total treatment costs between 1st and 2nd year of observation. CONCLUSIONS: The lack of side effects, the improvement in work and social functioning, associated to a more efficient use of total healthcare resources seems to be at the basis of the better pharmacoeconomic profile for olanzapine compared with the other antipsychotic therapies. Keywords: olanzapine, risperidone, typical neuroleptics, pharmacoeconomic analysis Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3): 161-168 RICERCA ORIGINALE *Dipartimento Salute Mentale ASL BN/1 § Health Outcomes Research - Eli Lilly Italia **Area Farmaceutica ASL BN/1 INTRODUZIONE Gli antipsicotici atipici sono una scelta si- cura ed efficace per il trattamento dei disturbi psicotici e della schizofrenia in particolare. Molti studi in doppio cieco hanno dimostrato i loro vantaggi clinici ed economici rispetto ai più tradizionali neurolettici tipici. Esistono anche ricerche che hanno comparato diretta- mente antipsicotici atipici tra di loro. Tuttavia la maggior parte di questi studi ha prodotto dati inconsistenti se trasferiti alla pratica clini- ca quotidiana, a causa dei limiti di selezione dei pazienti e della metodologia imposti dal di- segno sperimentale in doppio cieco controlla- to, teso soprattutto a misurare differenze di efficacia e sicurezza [1,2]. Questa insufficienza descrittiva della real- tà emerge soprattutto quando tra gli obiettivi di studio viene posta la valutazione economi- ca dei trattamenti a confronto. Infatti la valu- tazione di efficacia e la valutazione economi- 162 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3)© SEEd Tutti i diritti riservati Il trattamento dei disturbi psicotici con olanzapina, risperidone e neurolettici tipici ca sono spesso in conflitto metodologico, avendo la prima necessità di operare su po- polazioni di pazienti rigidamente selezionate, tanto da non poter essere facilmente rintrac- ciabili in un contesto di quotidianità, mentre la seconda ha bisogno di un approccio più naturalistico per produrre valutazioni aderenti alla reale pratica clinica. Per questo motivo si è ritenuto opportuno promuovere uno studio che seguisse un ap- proccio naturalistico, senza prevedere struttu- razioni di intervento e senza eccessive limita- zioni in termini di selezione del campione. Se- guendo questa impostazione sono stati ana- lizzati i dati dell’attività svolta all’interno di al- cune Strutture Psichiatriche della Regione Campania con lo scopo di confrontare costi ed efficacia associati al trattamento di pazienti psicotici in terapia con i nuovi farmaci “atipici” o con i “tipici” di vecchia generazione. OBIETTIVI E PROSPETTIVA DI ANALISI I nuovi antipsicotici atipici sono caratteriz- zati da un costo di acquisizione significativa- mente più alto dei tradizionali neurolettici tipi- ci. Nell’ambito della presente analisi si vuole tuttavia focalizzare l’attenzione sui costi glo- bali di trattamento dei pazienti psicotici che includono, oltre al costo per i farmaci, anche il ricorso alle prestazioni psichiatriche territoriali e ai ricoveri resi necessari durante le fasi di riacutizzazione della patologia. In virtù di ciò l’obiettivo principale di que- sto studio è confrontare costi globali ed effi- cacia associati a due anni (2003-2004) di tratta- mento di pazienti psicotici in regime di terapia con farmaci atipici (olanzapina e risperidone) o neurolettici tipici e in carico presso alcune Strut- ture Psichiatriche della Regione Campania. L’analisi costo/efficacia è stata condotta nella prospettiva della ASL e in particolare del- le Strutture erogatrici delle prestazioni psichia- triche. In tal senso si sono considerati solo i costi di produzione ed erogazione dei tratta- menti psichiatrici da parte delle Strutture pub- bliche, nonché i soli farmaci a carico del SSN. METODOLOGIA La presente valutazione farmacoeconomica deriva da uno studio osservazionale multicentrico della durata di due anni condot- to su 89 pazienti affetti da disturbi psicotici (schizofrenici e bipolari), in trattamento con farmaci tipici e atipici e seguiti dai Centri Psi- chiatrici di Benevento, Morcone e Puglianello appartenenti all’ASL BN/1. L’osservazione è stata condotta, per l’anno 2003, in senso retrospettivo racco- gliendo dati relativi alle prestazioni psichia- triche territoriali, alle ospedalizzazioni e al consumo di farmaci impiegati per il tratta- m e n t o c o n o l a n z a p i n a , r i s p e r i d o n e o neurolettici tipici di pazienti psicotici in ca- rico presso l’ASL BN/1. I pazienti osservati nel 2003 sono stati poi seguiti, in senso prospettico, anche nel 2004 ove, oltre a raccogliere gli stessi dati di assor- bimento di risorse sanitarie, si è proceduto anche a valutare l’outcome clinico associato ai diversi trattamenti attraverso la somministra- zione delle scale di valutazione psichiatrica CGI (Clinical Global Impression) e GAF (Global Assessment of Functioning). I test di valuta- zione psichiatrica sono stati somministrati ai pazienti in corrispondenza della baseline (gen- naio 04) e a tre successivi follow-up intervalla- ti ciascuno da un periodo di quattro mesi (mag 04 – set 04 – dic 04). Sono stati arruolati pazienti affetti da di- sturbi psicotici (diagnosi confermata secondo ICD9) e trattati con neurolettici tipici (30 pa- zienti), olanzapina (29 pazienti) e risperidone (30 pazienti). L’inclusione dei pazienti nei tre gruppi (olanzapina, risperidone, neurolettici tipici) è stata guidata dalla terapia antipsicotica principale che, in corrispondenza dell’arruola- mento, doveva essere prescritta da almeno un anno, fase retrospettiva compresa. Il campione osservato era costituito da 61 maschi e 28 femmine con un’età media di 41,5 anni (range 19-66). Le diagnosi osservate secondo l’ICD9 sono state: sindrome affettiva bipolare (8 pa- zienti) psicosi schizofreniche (81 pazienti). La Tabella I evidenzia il tipo di trattamento attua- to in rapporto alle due diagnosi rilevate nello studio. I pazienti osservati sono stati inseriti nei tre bracci di trattamento in modo che ciascun gruppo fosse confrontabile per età e gravità media della patologia. A tal proposito, non es- sendo stato possibile ricostruire retrospetti- vamente la gravità clinica dei pazienti, si è po- sto attenzione al fatto che il numero medio per paziente di episodi di ricovero nell’anno pre- cedente l’inizio dell’osservazione retrospetti- va (ovvero nell’anno 2002) fosse confrontabile fra i tre gruppi (Tabella II). isongaiD otnemattarT itneizap°N % eralopibobrutsiD anipaznalO enodirepsiR icipiT elatoT 3 1 4 8 %5,73 %5,21 %0,05 %001 isocisP ehcinerfozihcs anipaznalO enodirepsiR icipiT elatoT 62 92 62 18 %1,23 %8,53 %1,23 %001 Tabella I Tipologia di trattamento attuato in relazione alla diagnosi rilevata 163Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3) © SEEd Tutti i diritti riservati E. Filippelli, G. Biricolti, C. Scarano, F. Russo, L. Luciano Dal momento che l’efficacia dei trattamenti è stata misurata anche con riferimento alla loro capacità di ri-avviamento all’attività lavorati- va, si è posta particolare attenzione alla condi- zione lavorativa dei pazienti nei tre bracci di trattamento, verificando la sovrapponibilità nei gruppi delle categorie sociali “lavoratore”, “disabile”, “pensionato”, “disoccupato”, etc. Inoltre, sempre per garantire la massima confrontabilità fra i tre gruppi, nel braccio “neurolettici tipici” non sono stati inseriti pa- zienti in terapia principale con formulazioni depot. La mancanza infatti di formulazioni long-acting per gli antipsicotici atipici ha obbligato necessa- riamente il confronto sul versante delle formula- zioni orali ad assunzione quotidiana, al fine di non alterare il peso della variabile compliance. TIPOLOGIA DI DATI RACCOLTI Nel corso dei due anni di osservazione del presente lavoro sono stati raccolti dati riguar- danti sia l’efficacia che i costi totali di tratta- mento dei pazienti psicotici associati alle diver- se strategie terapeutiche poste a confronto. Sul versante economico si è focalizzata l’at- tenzione sulla misurazione dei costi diretti, re- lativi cioè al consumo da parte del paziente psicotico di tutte le prestazioni sanitarie attribuibili direttamente alla patologia. A tal ri- guardo si è proceduto a raccogliere, in entram- bi gli anni di osservazione, dati sui consumi di farmaci per il trattamento della patologia psi- chiatrica (antipsicotici principale ed associati, antidepressivi, anticolinergici, stabilizzatori dell’umore), sulle ospedalizzazioni e sulle pre- stazioni psichiatriche territoriali quali: a) visite specialistiche, b) interventi infermieristici domiciliari e in struttura, c) interventi medici domiciliari, d) interventi di psicoterapia. Coerentemente con la prospettiva di anali- si di questo lavoro, la valorizzazione dei con- sumi di risorse sanitarie da parte dei pazienti psicotici è stata effettuata utilizzando i costi reali di erogazione delle prestazioni sostenuti dalle Strutture Psichiatriche pubbliche. Tali co- sti sono stati tratti da alcune recenti pubblica- zioni a carattere psichiatrico e attualizzati al- l’anno 2005 [3,4]. La valutazione dei costi ospedalieri è stata effettuata utilizzando i dati di costo per giornata di ricovero in SPDC (Ser- vizio Psichiatrico Diagnosi e Cura). I consumi farmacologici sono stati valoriz- zati utilizzando i prezzi riportati dall’Informato- re Farmaceutico Italiano, anno 2004. Sul piano dell’efficacia l’outcome associato ai diversi trattamenti è stato misurato utilizzan- do la variabile ricoveri durante la fase retrospet- tiva dello studio (anno 2003) mentre in sede di valutazione prospettica (anno 2004) i risultati associati alle diverse terapie sono scaturiti dalla somministrazione ai pazienti delle scale CGI (Clinical Global Impression - #028) e GAF (Global Assessment of Functioning - #320) ad intervalli di tempo di quattro mesi ciascuno, al fine di integrare i dati di valutazione clinica (CGI) con quelli di funzionamento sociale (GAF) [5]. Durante entrambi gli anni di osservazione è stata inoltre valutata anche la capacità di cia- scun trattamento di ripristinare le normali fun- zioni psico-fisiche dei pazienti, misurando in particolare il loro re-inserimento nell’ambiente lavorativo o addirittura il ritorno ad attività di studio (università, corsi professionali, etc.). Il parametro con cui si sono valutati questi risul- tati è rappresentato dal numero medio annuo per paziente di giornate dedicate all’attività la- vorativa/studio. Esso è sintomatico non solo della qualità della vita associata a ciascun trat- tamento ma anche del miglioramento del qua- dro clinico del paziente espresso al suo re-in- serimento nel “tessuto sociale”. RISULTATI Valutazione dell’efficacia L’analisi della Tabella III ci permette di rile- vare una riduzione della gravità alla CGI in tutti e tre i bracci nel corso del 2004 con una significatività statistica nel gruppo atipici (olan- zapina p<0,001; risperidone p=0,018). itneizap°N ididosipe°N 2002orevocir irevociridoidem°N 2002etneizapa anipaznalO 92 5 71,0 enodirepsiR 03 4 31,0 icipiT 03 4 31,0 Tabella II Numero medio a paziente di episodi ricovero per tipo di trattamento nell’anno 2002 4002IGC )àtivarg( 40020t 40023t .ffiD eulavp anipaznalO 38,3 84,3 53,0- 100,0< enodirepsiR 00,4 37,3 72,0- 810,0 icipiT 00,4 39,3 70,0- 324,0 Tabella III Punteggio medio gravità CGI per tipo di terapia: differenze fra baseline e III follow-up 4002FAG 40020t 40023t .ffiD eulavp anipaznalO 42,26 09,56 66,3 630,0 enodirepsiR 75,95 75,16 00,2 121,0 icipiT 04,26 08,46 04,2 830,0 Tabella IV Punteggio medio GAF per tipo di terapia: differenze fra baseline e III follow-up 164 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3)© SEEd Tutti i diritti riservati Il trattamento dei disturbi psicotici con olanzapina, risperidone e neurolettici tipici La significatività statistica del miglioramen- to rilevato con la GAF nel 2004 la si riscontra nei gruppi olanzapina (p=0,036) e in quello trat- tato con tipici (p=0,038) (Tabella IV). Sono stati inoltre raggruppati gli item di gra- vità della CGI in due cluster: gravità medio/alta (moderata, marcata, grave) e gravità bassa (lie- ve, molto lieve). Nel primo cluster al t0 si rileva- vano 22 pazienti trattati con olanzapina, 23 con risperidone e 25 con tipici; nel secondo cluster 7 ad olanzapina, 7 a risperidone e 5 a tipici. Alla valutazione finale dello studio t3 si ri- levava la seguente situazione circa il passagio dei pazienti dalla prima alla seconda fascia (gra- vità medio/alta > gravità bassa): olanzapina 10 pazienti, risperidone 3 pazienti, tipici 1 pazien- te (Tabella V). La valutazione del funzionamento sociale acquista un particolare valore alla luce degli al- tissimi costi sostenuti per il trattamento di una patologia devastante quale quella schizofreni- ca. In una recente analisi si è stimato che circa il 70% di tali costi è rappresentato da quelli indi- retti: perdita di produttività, interventi assisten- ziali da parte dello stato, carico familiare [6]. A tal proposito il nostro studio ha eviden- ziato che circa l’84% dei pazienti osservati (89) non è stato in grado di svolgere alcun tipo di attività lavorativa o di studio durante il bien- nio di osservazione. Del 16% (19 pazienti) che ha invece svolto attività lavorativa nel 2003, 6 erano presenti nel braccio olanzapina, 7 nel braccio risperidone, 6 nel braccio tipici. A fine osservazione (t3 2004) 6 erano nel braccio olan- zapina, 4 nel braccio risperidone, 7 nel braccio tipici (Figura 1). Si è riscontrato inoltre che l’attività lavora- tiva associata ai pazienti inseriti nel braccio tipici è stata esclusivamente di tipo manuale. Nella valutazione dell’attività lavorativa abbiamo incluso la frequenza di corsi di studi, anche di tipo universitario. La percentuale media di universitari sul totale di pazienti attivi nel biennio di osservazione è stata la seguen- te: 67% nel gruppo olanzapina; 14% nel grup- po risperidone; 0% nel gruppo tipici (Figura 2). Probabilmente ciò è indice del diverso im- patto sul funzionamento cognitivo degli antipsicotici confrontati. Per frequenza di un corso universitario si è inteso la partecipazione alle attività didattiche e il superamento degli esami da parte dei pa- zienti. A tal riguardo nel gruppo universitari trattati con olanzapina il 70% era prossimo alla conclusione del corso di studi (meno di 4 esa- mi alla laurea). Valutazione dei costi Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l’efficacia degli antipsicotici atipici è net- tamente superiore rispetto a quella dei neurolettici tradizionali nel ridurre i sintomi positivi e negativi della schizofrenia e nel de- terminare minori effetti collaterali severi [7]. A fronte di questa maggiore efficacia, gli atipici presentano tuttavia un costo di acquisto no- tevolmente superiore. La Tabella VI mostra i dati sui costi per far- maci rilevati nel corso dell’osservazione pro- spettica (anno 2004). 4002IGC atla-oidemàtivarG evarg-atacram-ataredom assabàtivarG eveilotlom-eveil 40020t 40023t .ffiD 40020t 40023t .ffiD anipaznalO 22 21 01- 7 71 01 enodirepsiR 32 02 3- 7 01 3 icipiT 52 42 1- 5 6 1 Tabella V Distribuzione pazienti per fasce di gravità CGI e per tipo di trattamento: differenze fra baseline e III follow-up 3 4 4 4 1 1 1 1 1 1 1 1 2 1 1 2 5 5 5 3 6 6 6 7 0 1 2 3 4 5 6 7 8 2003 T1 T2 T3 2003 T1 T2 T3 2003 T1 T2 T3 Olanzapina Università Corso regionale Inf. Prof. Lavoro manuale Risperidone Tipici Figura 1 Numero di pazienti che hanno svolto attività lavorativa/studio nel biennio 2003- 04 per tipo di terapia 67% 14% 0% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Olanzapina Risperidone Tipici Figura 2 Percentuale media di universitari su totale pazienti attivi nel biennio 2003-04 per tipo di terapia 165Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3) © SEEd Tutti i diritti riservati E. Filippelli, G. Biricolti, C. Scarano, F. Russo, L. Luciano La Figura 3 riporta invece le variazioni di costo farmacologico per tipo di terapia riscon- trate nell’anno 2004 rispetto al 2003. Probabilmente il miglioramento delle con- dizioni psicopatologiche dei pazienti trattati con atipici ha consentito l’utilizzo di un minor dosaggio degli stessi nel 2004 rispetto al 2003 e quindi una riduzione dei relativi costi. Il dato sui tipici riflette invece probabilmente la ne- cessità di variazioni, in aumento, del dosaggio o di associazioni con altri farmaci. La diminuzione dei costi totali di terapia farmacologica per gli atipici è avvenuta nono- stante l’associazione con farmaci complessi quali gli stabilizzanti dell’umore. La possibilità di associare olanzapina a molecole quali il litio, il valproato, la carbamazepina ci porta a due ordine di considerazioni: a) uso di olanzapina in condizioni cliniche complesse; b) maneggevolezza della molecola in associazio- ne con farmaci di non facile gestione. La valutazione dei costi degli interventi sanitari per tipo di trattamento fa rilevare, nel 2004, un risparmio di circa il 70% nel gruppo olanzapina rispetto ai tipici e di circa il 40% di risperidone rispetto ai tipici (Figura 4). Questo fenomeno è attribuibile principal- mente alla variabile ricoveri, come evidenziato in Tabella VII. Il numero medio annuo a paziente di giorna- te di ricovero si è azzerato per olanzapina nel 2004, mentre invece ha mostrato un trend in crescita per risperidone e tipici come dimostra- to dal relativo andamento dei costi in Figura 5. Il mix di costo totale medio annuo di tratta- mento per il paziente psicotico rilevato nel biennio 2003-04 è gravato dalla voce ricoveri per il 72% nel gruppo tipici, per il 50% nel gruppo risperidone e solo per il 4% nel gruppo olanzapina (Figura 6). La valutazione dei costi globali di tratta- mento (farmaci+interventi sanitari) mostra in conclusione che il maggior costo per farmaci rilevato nel gruppo atipici è più che bilanciato dal minor ricorso all’utilizzo di altre risorse sa- nitarie (ricoveri in primis) rispetto ai neurolettici tipici. I dati evidenziati in Tabella VIII mostra- no differenze non significative fra le terapie in termini di costi totali di trattamento, nonostante si rilevi un trend positivo in favore degli atipici. icittelorueN ivisserpeditnA icigrenilocitnA irotazzilibatS eromU elatoT icamraF anipaznalO 843.2 35 1 56 764.2 enodirepsiR 883.1 81 1 91 624.1 icipiT 622 72 1 81 272 àtivitacifingiS R-O 1000,0< sn sn sn 1000,0< T-O 1000,0< sn sn sn 1000,0< T-R 1000,0< sn sn sn 1000,0< Tabella VI Costi farmacologici medi annui a paziente per tipo di terapia (anno 2004-dati in euro) Figura 3 Variazione percentuale costo terapia farmacologica 2004 vs 2003 per tipo di trattamento 1.703 3.142 5.279 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 Olanzapina Risperidone Tipici Figura 4 Costo medio a paziente per interventi sanitari non farmacologici per tipo di terapia (anno 2004-dati in euro) 3002 4002 id.gg°n orevocir otsoc )orue( id.gg°n orevocir otsoc )orue( anipaznalO 2,1 633 0,0 0 enodirepsiR 3,7 201.2 5,8 734.2 icipiT 3,71 467.2 7,12 950.4 Tabella VII Numero medio annuo di giorni di ricovero a paziente per tipo di terapia e relativi costi (biennio 2003-04) -10% -9% 93% -20% 0% 20% 40% 60% 80% 100% Olanzapina Risperidone Tipici 166 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3)© SEEd Tutti i diritti riservati Il trattamento dei disturbi psicotici con olanzapina, risperidone e neurolettici tipici Analisi costo/efficacia Quando la valutazione economica non si ferma unicamente al versante dei costi ma si spinge anche a quello dei risultati, la farmaco- economia suggerisce l’utilizzo della tecnica denominata analisi di costo/efficacia [8]. Spesso in ambito sanitario la limitata di- sponibilità di risorse impone di operare delle scelte tra programmi terapeutici alternativi. In questo caso si ricorre frequentemente al cal- colo del rapporto medio costo/efficacia, e si ordinano i diversi programmi in base al rap- porto medio partendo da quelli con il valore più basso fino ad arrivare a quelli con il valo- re più alto. Sulla base delle risorse a disposizione (budget) si procederà quindi alla selezione del programma più efficiente ovvero che garanti- sca il miglior risultato di efficacia al costo più basso. Nelle Tabelle IX e X abbiamo inserito i co- sti totali medi di trattamento del paziente psicotico (2004) rapportandoli ai risultati di efficacia rilevati per ciascuna terapia a con- fronto sulle scale psichiatriche CGI e GAF, cal- colando così il “costo medio per il passaggio di un paziente da fasce di medio/alta gravità a fasce di bassa gravità CGI” e il “costo medio per punto di gravità ridotto su scala GAF”. DISCUSSIONE In questo studio abbiamo deciso di adot- tare un approccio di tipo osservazionale su pazienti normalmente afferenti a Strutture Psi- chiatriche territoriali al fine di ottenere una va- lutazione farmacoeconomica del trattamento dei disturbi psicotici il più possibile aderente alla reale pratica clinica. Il disturbo psicotico rappresenta da sem- pre un problema di complessa gestione per gli operatori sanitari e per la Società in generale, essendo caratterizzato da un lungo decorso, con fasi di riesacerbazioni che riducono signi- ficativamente la consapevolezza di malattia e l’aderenza alla terapia (compliance). Per tali motivi è stato valutato il consumo di risorse sanitarie da parte del paziente psicotico includendo nell’analisi visite specia- listiche, interventi medici domiciliari, interven- ti infermieristici domiciliari e in struttura, rico- veri, interventi di psicoterapia, oltre al costo di acquisto dei farmaci. La misurazione dell’efficacia dei trattamen- ti è stata invece effettuata utilizzando le scale psichiatriche CGI (Clinical Global Impression) e GAF (Global Assessment of Functioning). Esse sono tra loro complemen- tari nell’ottica di un giudizio complessivo sul paziente psicotico in quanto la prima consen- te una generale valutazione clinica, mentre la seconda è più orientata ad una rilevazione del funzionamento sociale. La scarsa numerosità del campione osser- vato (89 pazienti) unita alla non-inclusione nello spettro di analisi di altre terapie antipsicotiche potrebbero costituire potenziali bias del no- 336 2.102 2.764 0 2.437 4.059 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000 3.500 4.000 4.500 Olanzapina Risperidone Tipici 2003 2004 Figura 5 Trend costo medio annuo a paziente per giornate di ricovero per tipo di terapia (biennio 2003-04-dati in euro) 57% 33% 50% 72% 39% 17% 24% 4% 4% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Olanzapina Risperidone Tipici Farmaci Ricoveri Altri int. Figura 6 Mix costo totale medio annuo di trattamento per paziente psicotico nel biennio 2003-04 per tipo di terapia (dati in euro) icamraF itnevretnI iratinaS elatoT anipaznalO 764.2 307.1 071.4 enodirepsiR 624.1 241.3 865.4 icipiT 272 972.5 155.5 àtivitacifingiS R-O 1000,0< sn sn T-O 1000,0< sn sn T-R 1000,0< sn sn Tabella VIII Costi totali medi annui a paziente per tipo di terapia (anno 2004-dati in euro) 167Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3) © SEEd Tutti i diritti riservati E. Filippelli, G. Biricolti, C. Scarano, F. Russo, L. Luciano stro lavoro fornendo un quadro non completo di valutazione economica del trattamento dei disturbi psicotici. In ogni caso la valutazione globale dei co- sti di trattamento (farmaci + risorse sanitarie) ha evidenziato i seguenti valori per ciascun tipo di terapia: - gruppo olanzapina: costo totale medio an- nuo per paziente (2004) pari a 4.170 euro; - gruppo risperidone: costo totale medio annuo per paziente (2004) pari a 4.568 euro; - gruppo neurolettici tipici: costo totale me- dio annuo per paziente (2004) pari a 5.551 euro. La Tabella XI completa tali dati con l’indi- cazione degli scostamenti percentuali sui co- sti totali associati alle terapie e rilevati tra il 2003 e il 2004. Questi risultati stanno ad indicare che il costo di acquisto del farmaco è solo una com- ponente del costo totale sostenuto dall’ASL per il trattamento di una patologia cronica quale la schizofrenia. I dati dimostrano che, con l’uti- lizzo degli atipici, al maggior costo di acquisto del farmaco corrisponde un minor consumo delle altre risorse sanitarie. Questo è da attri- buire probabilmente ad un uso più precoce degli atipici in tali patologie (farmaci di prima linea) e ad una loro maggiore efficacia. La Tabella XI evidenzia olanzapina come il farmaco con il miglior profilo economico. In termini di efficacia la stessa molecola è l’unica in grado di ridurre, in maniera statisticamente significativa, il punteggio di gravità su scala CGI e di ottenere contemporaneamente un mi- glioramento del funzionamento globale alla GAF (Tabelle III e IV), con indubbie positive ripercussioni sulla qualità della vita. Nel grup- po olanzapina infatti ben il 67% dei pazienti con attività lavorativa ha riscontrato una fre- elatototsoC ounnaoidem otnemattartid itneizapidoremuN aatla/oidemad IGCàtivargassab repoidemotsoC etneizapnueratsops atla/oidemad IGCàtivargassaba anipaznalO 071.4 01 714 enodirepsiR 865.4 3 325.1 icipiT 155.5 1 155.5 Tabella IX Costo medio per il passaggio di un paziente da fasce di medio/alta gravità a fasce di bassa gravità CGI (dati in euro) elatototsoC ounnaoidem otnemattartid idaznereffiD artFAGoiggetnup 3t-0tinoizavelir repoidemotsoC àtivargidotnup FAGalacsusottodir anipaznalO 071.4 66,3 931.1 enodirepsiR 865.4 00,2 482.2 icipiT 155.5 04,2 313.2 Tabella X Costo medio per punto di gravità ridotto su scala GAF (dati in euro) ilatotitsoC etneizapaiunnaidem %enoizairaV 3002sv4002 anipaznalO 071.4 %61- enodirepsiR 865.4 %1 icipiT 155.5 %14 Tabella XI Costi totali medi annui per paziente per tipo di terapia 2004 e variazioni percentuali su 2003 (dati in euro) BIBLIOGRAFIA 1. 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La scarsità di effetti collaterali, il miglio- ramento del funzionamento sociale e cogni- tivo, la maneggevolezza uniti all’affidabilità sul piano economico sembrerebbero alla base del miglior profilo di costo/efficacia per olanzapina. 168 Farmeconomia e percorsi terapeutici 2005; 6 (3)© SEEd Tutti i diritti riservati Il trattamento dei disturbi psicotici con olanzapina, risperidone e neurolettici tipici 6. Wyatt RJ, Henter I, Leary MC, Taylor E. An economic evaluation of schizophrenia; Soc. Psychiatry Psychiatr. Epidemiol.; 1991; 30, 196-205 7. Duggan L, Fenton M, Dardennes RM, El-Dosoky A, Indran S. Olanzapine for schizophrenia; Cochrane Library (1); 2000; 1-81 8. Tarricone R. Valutazioni economiche e management in sanità: applicazioni ai programmi e tecnologie sanitarie; Collana Management e Sanità; Mc Graw Hill, 2004 9. Fattore G. et al. I costi delle prestazioni in psichiatria, Epidemiologia e Psichiatria Sociale, 1997, 6(2): 139-147 10. L’Informatore farmaceutico 2004. 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