25© SEEd Tutti i diritti riservatiFarmeconomia e percorsi terapeutici 2011;12(Suppl 2) valutazione dei processi assistenziali e del carico economico dei soggetti con ospedalizzazione incidente di infarto acuto del miocardio mediante il Data Warehouse DENALI cui il 23% sono donne e il 21% uomini [3]. In Italia la prevalenza di infarto miocardico acuto in soggetti con età compresa tra 35 e 74 anni è pari all’1,5% negli uomini e 0,4% nelle donne, mentre la prevalenza di angina varia tra il 3,3% e il 3,9% in funzione del sesso [4]. Le malattie coronariche portano a disabilità fisica e perdita di produttività e contribuiscono a causare costi sempre crescenti in sanità [5]. La gestione del paziente coronaropatico, infatti, è lunga e costosa ed è quindi associata a elevati costi per il servizio sanitario e per la società. In Europa si stimano costi per le coronaropatie pari a più di 45 miliardi di euro all’anno [3], di cui il 51% è rappresentato dai costi sanitari diret- ti, il 34% dalla perdita di produttività e il 15% dall’assistenza non specializzata. La conoscenza dei costi di medio/lungo termine associati agli eventi cardiovascola- INTRODuZIONE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte tra gli adulti nel mon- do. Dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si evince che più di 16 milioni di morti nel mondo sono attribuibili a tali malattie, che da sole rappresentano un terzo di tutte le morti [1]. Dati del 2003 mostrano come negli Stati Uniti le MCV siano la principale (37%) causa di morte [2]. In Europa le sole malattie del sistema cardiocircolatorio causano 4,35 milioni di morti ogni anno e circa la metà di queste morti (49%) sono causate da malattie cardiovascolari (55% nelle donne e 43% negli uomini). La forma principale di MCV sono le coro- naropatie e l’ictus, che causano rispettivamente la metà e un terzo delle morti. Solo le malattie coronariche sono la principale causa di morte in Europa con 1,95 milioni di morti l’anno di ABSTRACT Aims: this study wants to estimate the economic burden of incident Acute Myocardial Infarction (AMI) regis- tered in Lombardy (about 9.2 million residents). Method and results: a longitudinal study was conducted using a Data Warehouse (DENALI) that organised Healthcare Administrative databases of Lombardy related to eligibility criteria, hospital discharges (HDs), pharmaceutical and outpatient claims of citizens. All individuals with a HD for a first event of AMI during 2003 were identified and followed for 12 months. During 2003 12,049 individuals (64% males, mean age 70 +/-13 y.o.) had a HD for incident AMI. The total cost during the first year was € 163 million, corresponding to the 1% of the healthca re budget of Lombardy. The monthly cost in the first year was € 1,249 per person (77% attributable to HDs, 15% to pharmaceuticals and 8% to outpatient care). While most of the uptake of drugs used in secondary prevention was quick and happened in the first 3 months after the index event, the phenom- enon of non persistence at 12 months was relevant. Conclusion: this large study on the burden of AMI shows the epidemiologic, economic and clinical impact of the disease. DENALI, with its large population followed over time, is a powerful and dynamic tool for epide- miologic and health economic research. keywords: incident Acute Myocardial Infarction (AMI), economic burden, Lombardy Farmeconomia e percorsi terapeutici 2011; 12(Suppl 2): 25-28 Lorenzo G. Mantovani (1,2), Carla Fornari (1), Fabiana Madotto (1), Michele A. Riva (1), Luca Merlino (3), Virginio Chiodini (1), Giancarlo Cesana (1) (1)CESP, Università di Milano Bicocca, Monza (2)CIRFF, Università degli Studi di Napoli Federico II, Napoli (3)Direzione Generale Sanità, Regione Lombardia, Milano 26 © SEEd Tutti i diritti riservati Farmeconomia e percorsi terapeutici 2011;12(Suppl 2) Valutazione dei processi assistenziali e del carico economico dei soggetti con ospedalizzazione incidente di infarto ri (CVD), incluso l’infarto miocardico acuto (IMA), rimane scarsa e sparsa. Obiettivo prin- cipale di questo studio osservazionale è valu- tare il costo dell’infarto miocardico acuto nella Regione Lombardia. In questa analisi abbiamo cercato di valutare in termini monetari le risorse sanitarie spese per trattare i soggetti colpiti da primo IMA (costi diretti), ovvero i costi legati alla diagnosi, alla terapia e alla riabilitazione per i primi dodici mesi successivi l’evento, unitamente alle modalità di trattamento dei soggetti stessi. METODI Al fine di perseguire gli obiettivi dello studio è stato condotto uno studio di coorte, longitu- dinale, retrospettivo di epidemiologia dell’assi- stenza sanitaria e di burden of disease. La popolazione in studio è rappresentata dagli assistiti nella Regione Lombardia che nel corso del 2003 hanno avuto un’ospeda- lizzazione per IMA: codice ICD9-CM 410. XX (infarto miocardico acuto) in almeno una delle diagnosi con esclusione del codice 410. X2 (ricovero successivo all’episodio iniziale di assistenza ed effettuato entro le otto setti- mane dall’evento acuto). Il primo evento oc- corso nel 2003 rappresenta l’evento indice. La popolazione in studio è stata ristretta ai soggetti assistiti nella Regione Lombardia da almeno un anno dall’evento indice. I soggetti sono stati seguiti per 12 mesi dopo l’evento indice registrando i movimenti anagrafici, i ricoveri, le prescrizioni farmaceutiche e le prestazioni ambulatoriali avvenute nella Re- gione Lombardia. Le informazioni necessarie all’analisi sono state estratte dal Data Warehouse DENALI, considerando due definizioni della popolazione in studio: la prima deriva dall’utilizzo del record linkage deterministico per l’integrazione dei database (DB) sanitari (anagrafe assistiti, rico- veri, farmaceutica, ambulatoriale) e la seconda dall’uso del record linkage probabilistico. I costi sono stati valutati per entrambe le definizioni e confrontati. Sono stati calcolati il costo totale e i costi medi mensili per soggetto (± errore standard) nei primi dodici mesi dopo l’evento indice. Il costo medio mensile si definisce come il rap- porto tra importo totale e mesi di osservazione. I costi sono stati suddivisi in costi imputabili alle sole ospedalizzazioni, alle prescrizioni farmaceutiche e alle visite e indagini ambula- toriali e sono stati quantificati in termini mo- netari nella prospettiva del Servizio Sanitario Regionale. Sono state successivamente analizzate le prescrizioni di alcune categorie di farmaci car- diovascolari. In particolare, per i soggetti che sono so- pravvissuti all’evento indice e che hanno avuto almeno tre mesi di osservazione successiva alla data indice, è stato calcolato il tempo alla pri- ma prescrizione e la persistenza a un anno per i seguenti farmaci: antitrombotici/antiaggreganti; - beta-bloccanti; - calcio-antagonisti; - ACE-inibitori; - statine. - RISuLTATI Popolazione in studio La popolazione con ricovero per IMA nel 2003, individuata con la procedura di record linkage probabilistico per l’integrazione tra le banche dati, è costituita da 17.443 soggetti. Dei 17.443 soggetti identificati, 16.464 (94,4%) non presentano dati incongruenti, cioè l’evento di IMA si verifica durante il periodo di iscrizione all’anagrafe assistiti del soggetto che è assistito da almeno un anno. Dei soggetti così identifica- ti, 4.415 sono risultati avere avuto un pregresso IMA. La popolazione del presente studio è co- stituita da 12.049 individui. Nella Tabella I sono presenti le caratteristi- che demografiche della popolazione in studio. La maggior parte dei pazienti è costituita da ma- schi (63,3%) e l’età media della popolazione è di 70 (± 13) anni. Si osservano differenze d’età tra maschi e femmine: le donne hanno un’età media di 77 anni, mentre gli uomini di 67. La proporzione più elevata di donne infartuate si osserva tra 70 e 89 anni, mentre negli uomini tra 60 e 79 anni. Costi diretti Nel primo anno la spesa totale media mensi- le per soggetto è pari a circa 1.250 euro (Tabella Femmine Maschi Totale N 4.416 7.633 12.049 Età media (anni ± DS) 76.627 ± 11.540 66.779 ± 12.356 70.389 ± 12.962 N casi IMA per classi di età (%) < 40 22 (0,5) 114 (1,5) 136 (1,1) 40-49 106 (2,4) 628 (8,2) 734 (6,1) 50-59 270 (6,1) 1.515 (19,9) 1.785 (14,8) 60-69 651 (14,7) 2.140 (28,0) 2.791 (23,2) 70-79 1.456 (33,0) 2.102 (27,5) 3.558 (29,5) 80-89 1.464 (33,2) 975 (12,8) 2.439 (20,3) > 90 447 (10,1) 159 (2,1) 606 (5,0) Tabella I Caratteristiche della popolazione in studio DS = deviazione standard 27© SEEd Tutti i diritti riservatiFarmeconomia e percorsi terapeutici 2011;12(Suppl 2) L. G. Mantovani, C. fornari, f. Madotto, M. A. Riva, L. Merlino, V. Chiodini, G. Cesana II). La componente che influisce maggiormente sul costo medio mensile totale è imputabile alle ospedalizzazioni e rappresenta circa l’86%. La terapia farmacologica influisce sul costo me- dio mensile totale nella misura del 9% circa, mentre le visite e indagini strumentali in quel- la del 5%. Terapia farmacologica Per quanto riguarda l’analisi dell’uptake e della persistenza ad alcune terapia farmacolo- giche di prevenzione cardiovascolare, sono sta- ti considerati i 9.932 soggetti che avevano un follow up di almeno 3 mesi a partire dalla data dell’evento indice. Le Figure 1 e 2 mostrano l’uptake e la per- sistenza alla terapia. Si può notare come la terapia antiaggregan- te, gli ACE-inibitori e le statine risultino sia quelle maggiormente prescritte, sia quelle con la miglior persistenza terapeutica a un anno. CONCLuSIONI Riassumendo le numerose osservazioni ri- portate nei risultati, vale la pena di sottolineare alcuni punti: l’età media alquanto elevata della popola- - zione interessata, posticipata di un decennio esatto per le donne (77 anni) rispetto agli uomini (66 anni); Tipologia di costo Media (IC95%) Totale (€) Ospedalizzazioni (escluso evento indice) 583,89 (567,84-599,94) 69.458.874 Farmaci 115,38 (112,29-118,46) 13.679.325 Ambulatoriale e diagnostica 62,66 (59,25-66,07) 7.428.966 Costo complessivo (incluso evento indice) 1.248,96 (1.227,38-1.270,53) 163.129.496 Tabella II Costi medi mensili e totali Figura 1 Uptake di prescrizione territoriale di alcuni farmaci cardiovascolari Figura 2 Persistenza terapeutica ad alcune classi di farmaci cardiovascolari 28 © SEEd Tutti i diritti riservati Farmeconomia e percorsi terapeutici 2011;12(Suppl 2) Valutazione dei processi assistenziali e del carico economico dei soggetti con ospedalizzazione incidente di infarto l’alto costo complessivo dell’assistenza - corrispondente a oltre 160 milioni di euro nel primo anno, cifra che rappresenta circa l’1% del budget sanitario complessivo del- la regione; la prevalenza dei costi dell’ospedalizzazio- - ne, che ammontano all’86% durante il primo anno dopo l’evento; il rapido - uptake delle terapie indicate spe- cificamente per la prevenzione secondaria, soprattutto antiaggreganti, ACE-inibitori e statine; i livelli di persistenza sicuramente inferiori a - quelli riportati negli studi clinici randomiz- zati, ma superiori ai valori spesso riportati, soprattutto in prevenzione primaria. I dati qui presentati mettono in evidenza che sono possibili ulteriori approfondimenti e anali- si di dettaglio in relazione alle diverse esigenze di sanità pubblica e politica sanitaria. DENALI si conferma uno strumento unico per la conduzione di ricerche in ambito di epi- demiologia, sanità pubblica, politica ed econo- mia sanitaria. BIBLIOgRAFIA Mackay J, Mensah G. Atlas of heart disease and stroke. Washington, DC: WHO Press, September 20041. Thom T, Haase N, Rosamond W, Howard VJ, Rumsfeld J, Manolio T et al; American Heart Association Statistics 2. Committee and Stroke Statistics Subcommittee. Heart Disease and Stroke statistics - 2006 Update. Circulation 2006; 113: e85-e151 Petersen S, Peto V, Rayner M, Leal J, Luengo-Fernandez R, Gray A et al. European cardiovascular disease statistics. 3. London: British Heart Foundation, 2005 Giampaoli S, Gruppo di Ricerca dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare. Atlante Italiano delle Malattie 4. Cardiovascolari. II edizione. 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